31 agosto 2011

NEL RISPETTO DI OGNI CREDO RELIGIOSO

di Renato Piccioni

Specialmente negli ultimi anni, da quando S.S. Papa Giovanni Paolo II° ha iniziato a parlare, praticandolo, di “ecumenismo” fra tutte le religioni monoteistiche, le maggiori Religioni Monoteistiche, hanno imboccato la strada dello studio per la ricerca, all’interno della propria dottrina, per capire come arrivare ad abbattere le barriere erette, fra le diverse credenze in tanti secoli, soprattutto con l’uso di quelle che furono definite per comodo, e, a falsa giustificazione, “Le Guerre Sante”.
Con il passare dei secoli, e specialmente nei primi anni duemila, molti di quei regni o stati governati da ferree teocrazie, sono andati sfaldandosi a causa di ribellioni, rivoluzioni e lotte fratricide, e sono diventati potentati laici, moltissimi dei quali con i loro governi democratici, hanno instaurato particolari rapporti con le chiese dominanti nel territorio con particolari “concordati”.
Ma ancora oggi, e siamo agli albori del terzo millennio, persistono territori che hanno tratto dalle scritture della fede di affiliazione maggioritaria le leggi per regolare, sia la vita spirituale che amministrativa nell’ambito civile, per cui sono rimasti solo quelli, gli stati assolutamente teocratici e quel che è peggio, “fondamentalisti”.
Tutti gli stati laici sono diventati tali in seguito all’essersi affrancati dalla teocrazia che li amministrava, perché si sono dati una “Costituzione Laica” e una serie di Codici di Leggi Laiche con cui gestire la vita di quei popoli, mentre, nel rispetto della fede religiosa che i loro cittadini liberamente accettano di professare, in quei casi sono stati hanno lasciati liberi di farlo, nel doppio rispetto, e delle leggi delle loro religioni, ma con la preminenza dei codici che regolano la laicità dello stato.
S.S. Papa Giovanni Paolo II°, fin dal 1999, con il raduno ecumenico di tutti i grandi rappresentanti delle varie religioni in quel di Assisi, ha proclamato, dimostrandola, la possibilità della convivenza pacifica fra le varie convinzioni di fede cui compete il compito principale di formare le genti alla attuazione di quei valori morali ed etici, che fanno di ogni uomo, un elemento di promozione della Pace quale meta comune tesa alla conquista del buon vivere in fratellanza fra tutte le componenti etniche dell’umanità.
Il tentativo di Sua Santità, Papa Giovanni Paolo II° di voler fondere il Cristianesimo unificando tutte le chiese cristiane, è come aver gettato un ponte di pace fra la riva cristiana e non, per una fusione sincretica di tutte le teosofie fino a ritenere affratellate sia le religioni monoteistiche, che quelle che praticano solo principi teosofici basati sul principio dell’altruismo, o della pratica di una vita di servizio per il bene del prossimo da parte di ognuno.
Il sincretismo fra ogni fede, se e quando sarà raggiunto nella realtà ma, soprattutto, nella consapevolezza di ogni creatura, potrebbe sembrare una speranza “utopica”, ma l’umanità è debitrice delle grandi filosofie-utopiche che, nei secoli passati, sono poi diventate il principio di base per elevare la vita dell’uomo dal suo abbrutimento e portarlo allo stato di creatura dotata di spirito eletto, la cui paternità la si riconosce nell’atto della Creazione che impone di instaurare la fratellanza fra tutti gli uomini.
Molte sono state, nei secoli trascorsi, le figure di spicco che con la loro ispirazione ma anche con il loro percorrere gli anni della loro vita dedicandosi alla predicazione di quello che ancora oggi andiamo cercando, e cioè, l’instaurazione della “Vera Fratellanza per un Mondo di Pace”, e molti sono ancora oggi, in ogni continente di questo mondo, coloro che ispirati in modo da diventare i “Messaggeri” dell’ecumenismo religioso, si parlano e trasmettono il giusto messaggio perché si prenda atto che ogni fede, nella sua essenza, tende al miglioramento della creatura “UOMO” per farne un portatore di Pace.
Negli anni del secolo XX°, abbiamo avuto personaggi illuminati, di fede cristiana e non, presenti in ogni continente, che sia pure con linguaggi diversi, sia pure con modalità sottilmente diverse, hanno tentato di aprirci gli occhi del cuore.
Ma l’umanità ha tenuto chiusi gli occhi del cuore, ed ha camminato le vie del mondo perseguendo la traccia dell’egoismo, della durezza di cuore, della speculazione, della prevaricazione, e dell’appiattimento di una vita che ignorasse il dualismo insito nella creazione.
Ogni cosa del creato soggiace alla legge principale della creazione che è il “dualismo”.
Per cui abbiamo :- Uomo-Donna, Buono-Cattivo, Giusto-Ingiusto, Vero-Falso etc.etc.
Per semplificare questo concetto, le religioni orientali hanno definito questo dualismo in Ying e Yang per cui si capisce che non può esserci l’uno senza l’altro.
Ma su tutto resta imperante il desiderio dell’uomo che deve essere formato dall’amore, per l’amore e con l’amore, per se e per l’altro, per le cose e per quanto il Creatore ha inteso ci fosse per il bene delle sue creature per le quali tutto Egli ha creato.
Al principio di tutto ci fu l’Eden, poi il peccato della disubbidienza ha trascinato per secoli l’umanità a vivere nel buio della conoscenza, ma la punizione venne con il lavacro del Diluvio, che il Creatore inviò per riportare il Creato alla dimensione del suo disegno.
E sono trascorsi i millenni, ma l’UOMO, ha ripreso a percorrere la strada sbagliata della inimicizia, del vizio, dell’egoismo e delle peggiori malefatte contro se stesso e contro la natura che lo circonda.
Quindi, solo se l’umanità si ravvede e cerca nel pentimento degli errori, la via al miglioramento, nella cooperazione ecumenica fra tutte le fazioni che oggi dividono, ma che unite, possono portare alla elevazione della persona-uomo, del suo habitat e, di quanto di meglio, una epoca di pace può far realizzare con la condivisione fra tutte le creature.
Ma la via, il Creatore, l’ha tracciata fin dal “Principio”, ed è la sola via che una volta imboccata e mantenuta con costanza dall’Uomo può finalmente fargli realizzare un mondo di Pace.
Questa unica via si chiama : “Amore”.
Percorriamola, insistiamo a camminare con coraggio per superare ogni difficoltà, perché sarà con l’esempio di vita di ogni probo che potremo ognuno trascinare alla convinzione che l’Amore è la ragione prima della vita così come ci è stata donata.

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