19 agosto 2011

I GIOVANI, UNA FONTE INESAURIBILE DI PACE, AMORE E SOLIDARIETA’

"Se sei venuto per aiutarmi stai perdendo il tuo tempo.
Ma se sei venuto perché pensi che la tua libertà sia legata alla mia, allora lavoriamo insieme!"
Lisa Watson, aborigena australiana

Di Antonio Imeneo
Viviamo con preoccupazione, per le sorti delle nostre comunità locali e di quella nazionale per il crescente distacco delle Istituzioni dai cittadini perché incapaci di fornire risposte credibili ed efficaci alla grande domanda di futuro soprattutto nei giovani.
Sono convinto che il crescente distacco tra giovani e Istituzioni possa costituire un pericolo per la democrazia e per il benessere di ciascuno alimentando e favorendo così l’insorgere di sentimenti come l’indifferenza, la perdita di valori etici, morali e cristiani, l’odio e l’intolleranza razziale.
La difficoltà delle istituzioni tutte e della società a fornire risposte credibili ed efficaci alla “società stessa”, indispensabili per interrompere la tendenza ad una lenta ma progressiva involuzione, è a tutti evidenti.
Per questo motivo non possiamo esimerci dal non chiamare a raccolta tutti coloro ed in particolare i giovani che sono animati dal sincero e disinteressato desiderio di impegnarsi per l'affermazione del Bene Comune, contrastando la cultura individualista che limita il sentimento di aggregazione delle nostre comunità.
La nostra storia basata sui valori cristiani, sulla famiglia e sul rispetto civico, non può essere travolta e/o cancellata da una politica rivolta e distratta da altri interessi anziché porsi a servizio vero di ogni cittadino.
E’ arrivato il momento di fare un appello a quanti ritengono oggi doveroso riscrivere una pagina nuova nella politica della gente per la gente, legata agli imprescindibili valori della famiglia, della pace, della solidarietà, del dialogo interreligioso, della fratellanza, per una equa economia ed una giusta sanità.
La gente, i giovani sono stanchi dei grandi discorsi, della facili promesse puntualmente disattese, il popolo ha fame di risposte concrete ai suoi problemi. Queste considerazioni sono giuste, logiche e conseguenziali che scaturiscono dal rifiuto per le chiacchiere vuote di quei politicanti che mirano solo al proprio potere personale.
Cosa possiamo, anzi cosa dobbiamo fare!!!!
In primis, dobbiamo riavvicinarci ai giovani, alle scuole, presentandoci con un “catalogo” di valori e ideali aggiornati in un linguaggio giovane, moderno dobbiamo presentare loro una nuova società come se fosse una sorta di “supermarket” dai cui scaffali attingere di volta in volta per ciò che è giusto, insegnando/spiegando/tralasciando ciò che è sbagliato con coraggio, amore, pazienza e dedizione, dobbiamo saper ascoltare quello che hanno da dire e saper comunicare loro i nostri si ed i nostri no, dobbiamo quindi semplicemente farci capire.
In secundis, non dobbiamo far piangere gli anziani e/o far rimpiangere loro i tempi passati, non dobbiamo mortificarli e umiliarli facendoli sentire un peso, loro sono il futuro, perché è dal loro passato che i giovani possono riscrivere il loro futuro, loro sono la storia, è grazie a loro se oggi noi possiamo festeggiare il 150° anno dell’unità d’Italia, loro sono l’enciclopedia di vita per i nostri giovani.
In tertiis, dobbiamo aver la voglia e la forza di stimolare i giovani riavvicinarli alla fede cattolica, è fondamentale ridare credibilità e onore alla chiesa cattolica, ai preti, alle associazioni del clero, di volontariato, ma anche ed allo stesso tempo dialogare e convivere con le altre fedi ed i loro “giovani fedeli”, dobbiamo instaurare un dialogo che avvicini e non divida, che dia pari dignità e uguaglianza alla oramai conclamata società multirazziale, multi religiosa, stimolando la convivenza tra i giovani di tutte le razze in una visione globale.
I giovani tutti debbono contribuire con la loro inventiva alla costruzione della nuova società, riconoscendo però alla fede un ruolo centrale, si rende quindi necessario anche ricordare che ad ogni diritto corrisponde un dovere, che dalla libertà consegue anche la responsabilità.
"Voi siete il sale della terra... Voi siete la luce del mondo"
GIOVANNI PAOLO II

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