1 giugno 2010

La legge 180 ha trentadue anni: quali risultati?

di Franco Previte

13 maggio 1978 / 13 maggio 2010 per la malattia mentale 32 anni di disinteresse delle Istituzioni.
Il 13 maggio 1978 il Parlamento Italiano approvava la legge 180, “legge” ispirata dallo psichiatra veneziano Franco Basaglia, che sanzionava che il malato mentale è da curare ed il “manicomio” una istituzione da abbattere.
Viene approvata dal Parlamento Italiano sotto la spinta minacciosa di un referendum abrogativo nella convinzione che il “manicomio” avrebbe riportato una maggioranza schiacciante: tutti volevano la riforma, votò contro il MSI, mentre i liberali si astennero, determinando il passaggio dal concetto custodialistico a quello terapeutico.
La legge 180 è stata emanata priva del Regolamento d’Applicazione e non ha previsto strutture alternative ed adeguate, organizzazione dei servizi, perché non vi è stata una serena valutazione dei limiti terapeutici attuati nell’epoca, stabilendo che la malattia mentale è un problema sociale ed il “malato” assimilato all’emarginato, all’handicappato, all’anziano non autosufficiente.
Con l’entrata in vigore della “legge” 180 :
1.) per decenni Basaglia ha cercato di curare i malati psichici fuori dagli ospedali;
2.) viene vietata la riapertura e la costruzione di nuovi “manicomi”, introducendo la norma che “accertamenti e trattamenti sanitari sono volontari”;
3.) il TSO ( Trattamento Sanitario Obbligatorio) a base di farmaci antipsicotici dura solitamente 7 giorni e deve essere richiesto da uno psichiatra, firmato dal Sindaco e convalidato del giudice tutelare;
4.) tutti gli interventi relativi alla cura, prevenzione e riabilitazione devono essere attuati di norma dai servizi e dai presidi psichiatrici extraospedalieri.
In quel di norma si nota tutta la lacuna in cui la psichiatria ha vissuto e vive tutt’ora in aperta ambiguità perché :
a.) si dà il mandato al privato con costi elevati per cura;
b.) nei Reparti Ospedalieri a volte non esiste la presenza psichiatrica ed i pazienti vengono sottoposti a terapie massicce di farmaci tanto da renderli socialmente accettabili e poi dimessi , per essere riammessi qualche settimana o mese dopo.
In breve la legge ha due movimenti d’interpretazione, perché alcuni sostengono che :
1.) la legge 180 va rivista.
2.) bisogna potenziare i Dipartimenti di Salute Mentale; reinserimento lavorativo; prevenzione.
Per il punto 1) la 180 và rimodernata, mentre il privato copre il 50% delle esigenze del pubblico con alti costi.
Per il punto 2) siamo favorevoli al potenziamento dei Dipartimenti, ma contrari a quanti sostengono per nessun ricovero od ospedalizzazione pubblica, negando la cronicità (forse pensando di curare con la buona parola in alberghi a 5 stelle), favorendo in tal modo il lucro ed i business privati, come, forse, in atto sussiste.!
Onde consentire una più consona realizzazione delle strutture intermedie ed alternative previste dai “Progetti-Obiettivi della salute mentale” è opportuna la realizzazione di strutture territoriali di riabilitazione di lunga durata per i casi più difficili da riabilitare onde evitare che sulle famiglie gravino un carico insostenibile di disagi, costi e pericoli.
Chiediamo a gran voce : servizi specifici in strutture adeguate nel malato-persona da tutelare.
A 32 anni dall’emissione della legge 180, insiste una sola domanda: mentre le famiglie sono rimaste sole e con esse la società, su una realtà così sconvolgente, quali risultati qualitativi sono stati raggiunti?
Per le iniziative a favore di questo popolo di sofferenti non possiamo non ricordare le parole pronunciate con finalità pastorali etico-sociali dei Vescovi, dalla Santa Sede Apostolica con il Santo Padre Giovanni Paolo II° e da Papa Ratzingher su questo grave ed urgente disagio sociale
Un grazie di cuore ai Vescovi ed a Sua Santità da tutte le famiglie nelle quali insiste un handicappato psichico!
“Servire i malati nel corpo, nell’anima e nello spirito” sono la sintesi del Messaggio del S.Padre al XXIII° Congresso Mondiale della FIAMC (6/9 maggio 2010).
A futura memoria per Governo-Parlamento!

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