Urla la tua disperazione,
bimbo africano.
Lavano il tuo volto
lacrime di dolore.
Urla al mondo,
cieco e sordo, la tua fame.
Il tuo addome gonfio
del nulla,
la tua povera pelle tesa,
veste le tue tenere ossa.
I tuoi occhi,
sono aperti su un mondo
che non merita il tuo sguardo.
A te, tutto è negato.
La tua famiglia massacrata
dai signori della guerra,
e tu, che hai fame e sete
e non capisci
il perché
dell’atrocità dell’abbandono.
Sei un dono della creazione,
speranza di futuro,
ma quale futuro
se tutto ti è negato ?
Ti sarò compagno nel pianto,
e urlerò con te il tuo dolore
che diventa anche mio,
perché sono impotente
a cambiare il mondo,
e allora
ti riscalderò del mio amore
fin quando vita avrai,
per chiederti di perdonarmi.
Nessun commento:
Posta un commento