1 giugno 2010

Democrazia ed Individualismo

di Giorgio Gasperoni
Negli articoli delle due prime sessioni vogliamo esaminare alcuni elementi chiave dello sviluppo storico dei diritti fondamentali della persona e che ha dato nascita alle democrazie moderne e in particolare riconsiderare la situazione di crisi del mondo democratico alla luce di quei fondamentali principi religiosi che hanno sostenuto la nascita e lo sviluppo della democrazia moderna.
Le democrazie moderne, ponendo sempre più enfasi sui diritti dell'individuo si sono paradossalmente via via staccate dalle loro radici religiose, sostituendo Dio con l'uomo quale punto centrale dell'universo.
La democrazia è stata così condizionata da un processo di secolarizzazione in cui la scala di valori è determinata quasi esclusivamente dal materialismo; inoltre un travisato senso della libertà sta facendo crescere un individualismo che intaccando la famiglia, intacca il fondamentale nucleo sociale. Senza quasi rendersene conto, l'uomo occidentale sta, perciò, estraniandosi dalle sue fonti di vita, che sono in sintesi i valori religiosi basilari: Dio e il prossimo. Guardando anche al problema da una prospettiva razionale, più che religiosa, l'individuo è per sua natura un essere sociale che si realizza in quanto parte attiva della vita di una comunità. E una comunità non è semplicemente una forma associativa di protezione a cui gli individui si uniscono per poter tranquillamente perseguire i propri interessi privati; una comunità è caratterizzata da una condivisione di credenze e valori ed è tale perché rifiuta certi atteggiamenti e ne accetta altri sulla base di un giudizio morale. Una democrazia non può sopravvivere, in definitiva, senza che i suoi cittadini abbiano un sufficiente livello di virtù civili.
Oggi tutti questi valori morali si stanno disintegrando. All'evidente fallimento sociale del pensiero materialista si affianca una forte perdita di fiducia nella possibilità di stabilire un qualsiasi codice morale anche perché i valori dettati dalla religione, fino a non molti anni fa punto di riferimento assoluto per buona parte degli uomini, sono anch'essi messi sempre più in discussione. Il relativismo, nascosto spesso dietro la più piacevole maschera di "pluralismo e tolleranza", è diventato verità morale oggettiva su cui gli uomini debbono concordare; tutte le opinioni e i desideri sono moralmente sullo stesso piano e dovrebbero essere considerati uguali di fronte alla legge. Le conseguenze di questo crollo di regole morali le abbiamo sotto gli occhi: corruzione diffusa, pornografia, pedofilia, proposte di liberalizzazione della droga, libero aborto, e si potrebbe continuare fino da aspetti che rappresentano già i limiti estremi della degradazione umana.
Di fronte a queste considerazioni diventa evidente come il trovare soluzioni ai problemi dell'uomo non significa solo porre riparo a situazioni critiche materiali, come la fame e o le malattie, ma, e direi prioritariamente, significa trovare dei valori su cui concordare e su cui basarsi per ridare significato all'individuo e nuova vita al mondo.

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