Al Presidente della nostra Accademia Culturale
Sammarinese “Le Tre Castella, Renato Piccioni, che ha un bagaglio di vita
vissuta la maggior parte nel secolo XX°, chiediamo di ripescare tra i suoi
ricordi, quali e quanti gliene ha forniti la contemporaneità di aver vissuto il
successo della musica definita “Liscio di Romagna”, che l’illustre Maestro
SECONDO CASADEI, ha saputo creare e portare ad un successo che ha travalicato i
cinque continenti, ed ancora perdura.
Di Renato Picioni
Ringrazio l’amico Direttore di “Voci di Pace, Giorgio
Gasperoni, per la richiesta e, con molta gioia e partecipazione personale,
voglio rispondere, anche se succintamente.
Il successo del “Liscio di Romagna” ma soprattutto del M°
Secondo Casadei e la sua Orchestra, si concretizza subito nei primi anni del dopoguerra
(della Seconda Guerra Mondiale).
Il M° Casadei, aveva già un curriculum di autore di
musiche per il ballo, che poteva eseguire con la sua orchestra, nelle feste
paesane e, soprattutto, in occasione delle attività contadine come, il raccolto
del grano, la vendemmia, la lavorazione delle carni suine, nelle sagre paesane
dei Santi Patroni dei vari paesi della Romagna.
Ad imitazione di esempi carpiti dai film musicali
americani che mostravano complessi musicali, i cui componenti sfoggiavano
“uniformi” eleganti, diventando il contrassegno del prestigio del complesso, il
M° Casadei, volle che i suoi musicisti si distinguessero dalle orchestrine
locali.
Diede quindi inizio alla buona abitudine, di presentarsi
al pubblico dei ballerini, non solo come orchestra che li faceva ballare in
allegria, ma quale complesso orchestrale che, vestendo i suoi componenti con
eleganti uniformi, diventerà anche l’orchestra che, oltre le esecuzioni
musicali, facesse anche “spettacolo”, e fu un successo assoluto.
Oltre tutto l’Orchestra Casadei, si specializzò
nell’esecuzione di proprie musiche che, con i suoi valzer, one-step. mazurke,
polke, ma anche con i suoi “lenti” accattivanti, fu esattamente l’antitesi
dell’importato Boogie-Woogie, arrivato con le truppe americane, facendo
diventare il Casadei, “L’Uomo Che Sconfisse il Boogie”.
A suggello del grande successo dell’Orchestra di Secondo
Casadei, vorrei brevemente raccontarvi un episodio in cui mi trovai coinvolto,
per sottolineare il grande successo del “Liscio di Romagna” nel mondo,
soprattutto con il brano intitolato “Romagna Mia”, che con il tempo è diventato
l’inno delle terre di Romagna.
Erano gli anni 1980/90, quando per ragioni del mio lavoro
mi dovetti recare a Santo Domingo, che era un poco la capitale della musica “Latino/Americano/Caraibica”.
L’albergo, dove ero alloggiato, aveva già installato a
quei tempi, l’impianto di “Filodiffusione”, per cui, in ogni stanza, era
possibile ascoltare musiche fin dal risveglio al mattino, ma anche lungo le 24
ore della giornata.
Quella mattina, mentre ero in doccia, con mia sorpresa e
meraviglia, dall’alto-parlante della filodiffusione, improvvisamente vennero le
note, a me notissime, della canzone scritta dal M° Casadei, “Romagna Mia”.
Forse faranno fatica i lettori a capirmi, ma io al
sentire quelle note e la voce del cantante che eseguiva la canzone con il
consueto entusiasmo nei toni, mi bloccai e mi commossi.
Fin nell’altra parte dell’Oceano, quella musica, era
popolare come in Romagna, ed era ascoltata, ma anche cantata con un “italiano”
un po’ così, tanto per stare nella musica, e, a mio avviso, era la riprova che
il M° Secondo Casadei era già diventato una icona della musica popolare
italiana.
E quella volta, fu una delle volte che io mi sentii
orgoglioso di essere Italiano, vivendo in paesi diversi dal mio, ed a me parve
come se, in quel momento, ascoltassi l’Inno Nazionale della mia Patria
Romagnola.
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