ECONAUTI, personaggi
illuminati da una più attenta osservazione della vita che ci circonda. Affida
il loro futuro a precise regole che consentano di navigare verso un mondo più rispettoso di ogni forma di vita.
di Renato Piccioni
Da qualche tempo un neologismo,
carico di novità arcana, è comparso e si sta affermando a quanti vogliono
operare, con rispetto, con un modo innovativo di intendere il valore di un
nuovo sentire l’ECOLOGIA.
E’ doveroso operare per il miglioramento, con approfondito
adeguamento alle leggi naturalistiche della biologia, che l’uomo, per puro
egoismo, non ha mai rispettate, facendo scivolare il vivere verso una immane autodistruzione.
Ora, si è rivelato sempre più,
fonte del rinnovamento, tornare alle radici che, da sempre, hanno governato, governano e devono tornare a governare, il futuro con
regole per una vita compatibile con, e per, tutte le creature fra loro, che
devono innovarsi tornando a riabilitare il rispetto alle forze dell’origine,
cui tutto si deve.
Ecco quindi apparire gli
“ECONAUTI”, personaggi illuminati da una più attenta osservazione della vita
che ci circonda, per apprendere come migliorare i rapporti di una “BIOLOGIA
ETICA”, che affida il futuro a precise regole che consentano di “navigare verso un mondo più rispettoso di
ogni forma di vita”.
Ogni intervento umano, nello
stesso territorio dove convivono forme di vitale importanza per la vita
dell’individuo “uomo”, dovrà quindi attuarsi con il principio basilare di una
sana rispettosa convivenza, in maniera equa, nel rispetto per ogni forma di
vita.
La molecola dell’acqua è il
principio vitale di ogni formazione corporea, animale o vegetale che sia,
nondimeno che qualsiasi forma minerale.
Ogni elemento è quindi
essenzialmente debitore alla molecola dell’acqua, che ne è stato, ed è, il
principio basico della sua esistenza.
L’uomo è, per sua natura,
principalmente formato di acqua, come dall’acqua prendono forma e vita, tutte
le cellule che ne compongono il corpo nelle sue varianti e specificità.
Quindi, ognuno di noi umani,
siamo in un contesto energizzante in quanto prende principio dalla stessa
molecola che tutto forma e che, a tutto, fornisce energia vitale.
All’uomo è data la facoltà di
essere acqua che naviga come un battello, sulla stessa acqua di cui è fatto.
Quindi siamo “Econauti” che, dovendo navigare nella
materia da cui prende origine, dobbiamo fare il nostro viaggio senza lasciare
traccia di una scia spumosa.
Se ciò non fosse, saremmo
causa di sconvolgimenti e tempeste, dove invece dovremmo non lasciare traccia
del nostro passaggio, che starebbe a significare il non adeguamento
all’elemento di cui siamo fatti.
L’uomo dovrebbe fare un viaggio a ritroso di quella
che chiama con orgoglio, “progresso della
civiltà”, tornare ad osservare come l’inizio della vita sul pianeta non è
limitato all’umanità, alla fauna ed alla flora, come se ognuna di queste specie
possa sentirsi in “diritto” di poter
prevalere sulle altre senza che ne discenda la rovina dell’ambiente.
Se osserviamo le tradizioni di
vita materiale, di qualsiasi popolo che riconosca di possedere anche una
parallela vita energetica spirituale, vediamo che le antiche comunità
dividevano il bio-ambiente in:
L’ARIA = Considerata e
creduta, come “La Dea” che rappresentava la “Libertà”, in quanto è un elemento che si installa dovunque
liberamente, si muove liberamente, ha, e possiede inattese forze anche
distruttive, ma essenziali alla biosfera, al suo mantenimento ed al suo
divenire.
LA TERRA = Considerata e
creduta, la “Dea Madre”, che possiede tutti i potenziali elementi che, nel
comporsi fra loro con grande molteplicità di combinazioni e varietà, le
permettono di generare la vita e quindi la “Biosfera”.
IL CIELO = Considerato e
creduto “IL PADRE”, in quanto attraverso le “piogge” e quindi con la molecola
dell’acqua, feconda i semi di cui La Madre Terra è il contenitore.
Che cosa rappresentava per quelle
popolazioni primordiali la molecola dell’acqua? Essi la consideravano come il
seme spermatico dell’uomo, che chiamavano pioggia di vita, che, attraverso il
gesto sessuale con l’altra parte dell’umanità, la parte femminile, feconda in
essa l’ovulo che, periodicamente,
produce nel suo ventre.
Ecco perché quei “primitivi”
chiamavano il travaso delle sostanze spermatiche “La Pioggia”, correlandolo
quale esemplificazione come la molecola dell’acqua componente l’elemento
pioggia, che, attraverso la sua caduta sulla “Madre Terra”, faceva insorgere la
fecondità dei semi in essa contenuti.
Tutto ciò che appartiene alla
biosfera, è basicamente formato dalla “molecola-acqua”.
Non esiste corpo solido in
cui, essendo la vita fattore di primaria importanza per l’ esistenza, che non
abbia, il principale componente della sua formazione, la molecola dell’acqua,
quale elemento di maggioranza, che si lega
ad altri elementi i cui atomi si combinano, a formare le diversità della
vita animale, umana, materiale, e di ogni elemento che sia a sua volta
produttore con l’energia che lo compone, del continuo rinnovarsi di tutte le
specie viventi.
Ecco perché fra noi, persone
sensibili a voler capire attraverso l’amore alla terra ed alla sua biosfera, si
sono dati il nome di “ECONAUTA”, usando un neologismo centralizzato sul
significato di “NAVIGATORE DELL’ACQUA”, quella ricchezza che è principio di
vita.
Navigano nell’oceano senza
sponde del sapere, per implementare la loro conoscenza tesa alla conoscenza,
per meglio salvaguardare la vita del pianeta per il bene di tutte le forme di
vita che lo abitano ora, pensando al miglioramento per un futuro rispettoso
della Biosfera.
Si sta affacciando l’idea che,
la molecola dell’acqua, energia della cellula vitale dei corpi appartenenti
alla sfera biologica, possa contenere la mappatura della Terra.
Probabilmente nella
stessa mappatura si racchiude il segreto, che, una volta ritrovata, letta e
compresa, ci sarà rivelato il suggerimento per instaurare una vita simbiotica
del nostro corpo con ogni corpo vivente, con il suggerimento di come salvare ed
implementare il rapporto con tutta la biosfera per implementarne le
potenzialità, anziché, come ora sta ancora accadendo l’uomo da l’impressione
che sta vivendo nella maniera inconsulta che è ragione della distruzione del
nostro stesso pianeta.
La ricerca in questo senso
potrebbe affrancarci dall’ignoranza, ed avviare un nuovo metodo globale di
vita, con e assieme ad ogni elemento vitale, e potremo avviare a salvare il
pianeta e avere un vero lungo temporale avvenire per moltissime generazioni.
Nessun commento:
Posta un commento