18 luglio 2012

Chi è l’ECONAUTA?


ECONAUTI, personaggi illuminati da una più attenta osservazione della vita che ci circonda. Affida il loro futuro a precise regole che consentano di navigare verso un mondo più rispettoso di ogni forma di vita.

di Renato Piccioni

Da qualche tempo un neologismo, carico di novità arcana, è comparso e si sta affermando a quanti vogliono operare, con rispetto, con un modo innovativo di intendere il valore di un nuovo sentire l’ECOLOGIA.
 E’ doveroso operare per il miglioramento, con approfondito adeguamento alle leggi naturalistiche della biologia, che l’uomo, per puro egoismo, non ha mai rispettate, facendo scivolare il vivere verso una immane autodistruzione.
Ora, si è rivelato sempre più, fonte del rinnovamento, tornare alle radici che, da sempre, hanno governato, governano  e devono tornare a governare, il futuro con regole per una vita compatibile con, e per, tutte le creature fra loro, che devono innovarsi tornando a riabilitare il rispetto alle forze dell’origine, cui tutto si deve.
Ecco quindi apparire gli “ECONAUTI”, personaggi illuminati da una più attenta osservazione della vita che ci circonda, per apprendere come migliorare i rapporti di una “BIOLOGIA ETICA”, che affida il futuro a precise regole che consentano di “navigare verso un mondo più rispettoso di ogni forma di vita”.
Ogni intervento umano, nello stesso territorio dove convivono forme di vitale importanza per la vita dell’individuo “uomo”, dovrà quindi attuarsi con il principio basilare di una sana rispettosa convivenza, in maniera equa, nel rispetto per ogni forma di vita.
Per entrare nel concetto dell’uomo “Econauta”, bisogna che riprendiamo coscienza che tutto il creato si basa sul principio vitale dell’acqua.
La molecola dell’acqua è il principio vitale di ogni formazione corporea, animale o vegetale che sia, nondimeno che qualsiasi forma minerale.
Ogni elemento è quindi essenzialmente debitore alla molecola dell’acqua, che ne è stato, ed è, il principio basico della sua esistenza.
L’uomo è, per sua natura, principalmente formato di acqua, come dall’acqua prendono forma e vita, tutte le cellule che ne compongono il corpo nelle sue varianti e specificità.
Quindi, ognuno di noi umani, siamo in un contesto energizzante in quanto prende principio dalla stessa molecola che tutto forma e che, a tutto, fornisce energia vitale.
All’uomo è data la facoltà di essere acqua che naviga come un battello, sulla stessa acqua di cui è fatto.
Quindi siamo “Econauti” che, dovendo navigare nella materia da cui prende origine, dobbiamo fare il nostro viaggio senza lasciare traccia di una scia spumosa.
Se ciò non fosse, saremmo causa di sconvolgimenti e tempeste, dove invece dovremmo non lasciare traccia del nostro passaggio, che starebbe a significare il non adeguamento all’elemento di cui siamo fatti.
L’uomo  dovrebbe fare un viaggio a ritroso di quella che chiama con orgoglio, “progresso della civiltà”, tornare ad osservare come l’inizio della vita sul pianeta non è limitato all’umanità, alla fauna ed alla flora, come se ognuna di queste specie possa sentirsi in “diritto” di poter prevalere sulle altre senza che ne discenda la rovina dell’ambiente.
Se osserviamo le tradizioni di vita materiale, di qualsiasi popolo che riconosca di possedere anche una parallela vita energetica spirituale, vediamo che le antiche comunità dividevano il bio-ambiente in:

L’ARIA = Considerata e creduta, come “La Dea” che rappresentava la “Libertà”, in quanto è  un elemento che si installa dovunque liberamente, si muove liberamente, ha, e possiede inattese forze anche distruttive, ma essenziali alla biosfera, al suo mantenimento ed al suo divenire.
LA TERRA = Considerata e creduta, la “Dea Madre”, che possiede tutti i potenziali elementi che, nel comporsi fra loro con grande molteplicità di combinazioni e varietà, le permettono di generare la vita e quindi la “Biosfera”.
IL CIELO = Considerato e creduto “IL PADRE”, in quanto attraverso le “piogge” e quindi con la molecola dell’acqua, feconda i semi di cui La Madre Terra è il contenitore.
Che cosa rappresentava per quelle popolazioni primordiali la molecola dell’acqua? Essi la consideravano come il seme spermatico dell’uomo, che chiamavano pioggia di vita, che, attraverso il gesto sessuale con l’altra parte dell’umanità, la parte femminile, feconda in essa l’ovulo  che, periodicamente, produce nel suo ventre.

Ecco perché quei “primitivi” chiamavano il travaso delle sostanze spermatiche “La Pioggia”, correlandolo quale esemplificazione come la molecola dell’acqua componente l’elemento pioggia, che, attraverso la sua caduta sulla “Madre Terra”, faceva insorgere la fecondità dei semi in essa contenuti.
Tutto ciò che appartiene alla biosfera, è basicamente formato dalla “molecola-acqua”.
Non esiste corpo solido in cui, essendo la vita fattore di primaria importanza per l’ esistenza, che non abbia, il principale componente della sua formazione, la molecola dell’acqua, quale elemento di maggioranza, che si lega  ad altri elementi i cui atomi si combinano, a formare le diversità della vita animale, umana, materiale, e di ogni elemento che sia a sua volta produttore con l’energia che lo compone, del continuo rinnovarsi di tutte le specie viventi.
Ecco perché fra noi, persone sensibili a voler capire attraverso l’amore alla terra ed alla sua biosfera, si sono dati il nome di “ECONAUTA”, usando un neologismo centralizzato sul significato di “NAVIGATORE DELL’ACQUA”, quella ricchezza che è principio di vita.
Navigano nell’oceano senza sponde del sapere, per implementare la loro conoscenza tesa alla conoscenza, per meglio salvaguardare la vita del pianeta per il bene di tutte le forme di vita che lo abitano ora, pensando al miglioramento per un futuro rispettoso della Biosfera.
Si sta affacciando l’idea che, la molecola dell’acqua, energia della cellula vitale dei corpi appartenenti alla sfera biologica, possa contenere la mappatura della Terra.
Probabilmente nella stessa mappatura si racchiude il segreto, che, una volta ritrovata, letta e compresa, ci sarà rivelato il suggerimento per instaurare una vita simbiotica del nostro corpo con ogni corpo vivente, con il suggerimento di come salvare ed implementare il rapporto con tutta la biosfera per implementarne le potenzialità, anziché, come ora sta ancora accadendo l’uomo da l’impressione che sta vivendo nella maniera inconsulta che è ragione della distruzione del nostro stesso pianeta.
La ricerca in questo senso potrebbe affrancarci dall’ignoranza, ed avviare un nuovo metodo globale di vita, con e assieme ad ogni elemento vitale, e potremo avviare a salvare il pianeta e avere un vero lungo temporale avvenire per moltissime generazioni.

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