17 luglio 2012

L'Africa Day a Monza


 Di Carlo Chierico,

Africa Day: questo il nome dell'incontro che si è tenuto venerdì 25 maggio alla Casa del Volontariato in via Correggio 59, a Monza. Un incontro informale, ma anche di semplice celebrazione, insieme ad esponenti delle varie comunità presenti sul territorio, riguardo alle tematiche del continente africano in occasione della giornata dedicata all'Africa dalle Nazioni Unite.
Un momento, quindi, per riflettere sulle sfide e le conquiste dei popoli dell'Africa e su come possiamo noi, qui dall'Italia e da Monza, interagire. La nostra partecipazione all'Africa Day, vuole essere anche un sostegno per la costruzione della pace, iniziando dal dialogo che porta ad una conoscenza reciproca.
La serata è iniziata con una breve introduzione sul significato della giornata dell'Africa Day (o African Liberation Day, come chiamato da altri) che segna la fondazione nel 1963 dell'Organizzazione dell'Unità Africana, oggi conosciuta come l'Unione Africana.
Le persone presenti, invitate per l'occasione dalla sezione monzese della UPF(Universal Peace Federation), hanno voluto dedicare a tutti i Paesi africani uno speciale brindisi per la pace e la concordia, bevendo una gustosa bevanda a base di Karkadè, preparata dalla signora senegalese Absatau Diom.
L'incontro è proseguito con un forte spirito di integrazione. Ha colpito la provenienza degli ospiti, oltre naturalmente a numerosi italiani, tra cui molti giovani, da tanti paesi africani: Marocco, Egitto, Senegal, Camerun, Ciad, Ghana, Burkina, Mali, Costa d'Avorio, Benin, Sudan, Somalia, Nigeria.
Sono emerse varie idee e proposte. Alberto Valli, l'educatore che segue, per conto della Cooperativa Aeris di Vimercate, un gruppo di profughi di varie origini africane, che lavoravano in Libia e al momento della caduta di Gheddafi sono stati trasferiti in Italia, ha illustrato la situazione di queste persone, e come si sta operando per inserirli in aziende del territorio per degli stage lavorativi gratuiti, grazie a dei fondi già reperiti, in modo che possano acquisire professionalità per facilitare il loro l'inserimento nel mondo lavorativo del nostro paese.
Edy Magne del Camerun ha proposto la creazione di un Centro Culturale Africano, come ce ne sono in altri paesi europei, mentre suo marito Alex Wafo ci ha invitati alla festa “Filafrica” che si terrà a Filago (BG) dal 5 all'8 luglio, dove oltre a vari stand ci saranno avvenimenti culturali e sportivi e la possibilità di esibirsi in canti e balli, con la novità di una sfilata con abiti tradizionali.
Idriss El Amalillah, di origine marocchina, dell'associazione dei Giovani Musulmani di Monza Brianza, ha proposto un torneo interetnico di pallavolo femminile, visto che abbiamo già il Trofeo della Pace, torneo interetnico di calcio. L'idea è piaciuta a tutti e sarà una delle prime cose che verranno realizzate.
Enrico Danili, preside di un istituto superiore di Vimercate (MB) si è messo a disposizione per stimolare i suoi studenti per ricerche ed incontri dedicati all'Africa, come già fatto in passato per altri paesi, come per la Birmania. Con la sua esperienza interculturale potrà aiutare a sviluppare progetti in questa direzione.
Kwaku Yeboah, dell'associazione ghanese, ha auspicato che ci si possa incontrare  con regolarità, almeno con cadenza bimestrale, per dare modo di costruire insieme un percorso condiviso e partecipato.
Molte altre sono state le idee proposte. Non c'è niente di meglio che operare insieme su progetti condivisi, il dialogo serve a ben poco se non porta ad una collaborazione concreta.
Infine l’UPF anche quest'anno si fa promotrice delle numerose giornate proclamate dall’ONU, insieme ad altre associazioni, come la “Settimana della Pace” che inizierà il 21 settembre con la veglia interreligiosa di preghiera per la pace nel mondo, che si terrà all'aperto davanti al Municipio di Monza per l'ottavo anno consecutivo.
Prendendo spunto dall'Africa Day, ci sentiamo tutti un po’ più africani.

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