Anna Maria Bracale Ceruti
La pace, un bene che dovrebbe essere prerogativa di tutte le nazioni, di tutti gli uomini, di tutti i cuori, perché non c’è stato d’animo più appagante del sentirsi in pace con se stessi e con il prossimo. Chi coltiva la pace sorride, opera con gioia, la comunica. E’, così facendo, contribuisce al bene dell’umanità. Dovrebbe essere la nostra stessa condizione ad affratellarci e additarci sentieri verso convivenze pacifiche, pressati come siamo dalle urgenze del villaggio globale, realtà di questo millennio.
Il mio io si nutre di sentimenti profondi; non potrei scrivere se, al momento di riempire il foglio, il mio cuore ne fosse lontano. Infatti in poesia non si può barare, non esprimi solo le tue opinioni, ma emozioni che sono alimentate dai tuoi pensieri dalle tue riflessioni sul senso dell’esistere, filtrate dai sentimenti. L’ispirazione collima con le istanze del momento e con le voci della tua epoca. La presa di coscienza della situazione contingente del mondo guida la tua mano, e fa sì che tu possa essere interprete della storia.
Ogni epoca ha generato poeti che si sono ispirati alla pace. Voglio ricordarne uno, Carrera Andrade, voce altissima del mondo ispanoamericano del ‘900. I suoi versi mi fecero traboccare di passione quando li lessi, e per celebrarlo ho inserito una citazione nella mia poesia “Bandiera come Arcobaleno”.
La sua scrittura, pervasa di nostalgia per la sua terra, raggiunse il culmine nel periodo della seconda guerra mondiale. Egli lanciò un grande messaggio di fraternità, facendo sua l’ispirazione suprema dell’uomo alla pace universale, e additandola con l’incisività della parola poetica.
BANDIERA COME ARCOBALENO
Bandiera come arcobaleno
sventola l’annuncio
di altra guerra
sette i colori
le armi della pace
a ricomporre luce
batte come ali
in attesa di virare
quando interdette
tacciono le voci
ma altre incalzano
dai rotoli del tempo
una per tutte
è di Carrera Andrade
“Sobre mi corazòn firman los pueblos
un tratado de paz hasta la muerte”
di pace è fatto il cuore
e i suoi segreti.
Anna Maria Bracale Ceruti
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