1 novembre 2010

L’ACCADEMIA CULTURALE SAMMARINESE “LE TRE CASTELLA”

di Renato Piccioni

Correva l’anno 2004, quando, con alcuni amici, con molto entusiasmo, tanta abnegazione abbiamo voluto fondare: l’Accademia Culturale Sammarinese “le Tre Castella”.
Abbiamo ritenuto fosse giusto, oltre che doveroso, dare visibilità premiante, additandoli alla massima attenzione, a tutti coloro che hanno dedicato i loro studi, la loro professione, il loro sapere e la loro attività, impegnandosi per il miglioramento della società civile con il loro esempio ed operando a beneficio del prossimo.
Lo scopo base della nostra Accademia, è quello di portare una vivace ed attenta consapevolezza delle tradizioni, quale patrimonio inalienabile che, unitamente alla storia della comunità, costituiscono il nostro passato e hanno la forza di stimolarci ad operare per l’evoluzione della cultura e creare i fondamentali supporti per dare il via all’avventura del futuro che deve essere il risultato dell’impegno di chi possiede la conoscenza e che, pertanto, ha il dovere di adoperarsi per condividerla finalizzandola al bene del prossimo.
Il significato profondo del titolo di “Accademico”, io l’ho scoperto un giorno che, passeggiando nelle campagne del contado riminese, osservai un agricoltore che, avanzando fra i solchi del suo campo, spargeva a piene mani la semente che gli avrebbe dato un raccolto rigoglioso e significativo.
Allora ho messo a confronto, in un ideale parallelismo, l’Accademico ed il Seminatore, ed ho realizzato che entrambi sono gli operatori che hanno la capacità di spargere il seme della Conoscenza, l’uno, come del suo pane futuro, l’altro, ma entrambi a beneficio del prossimo perché possa saziare il desiderio del sapere come soddisfare quello delle necessità della sopravvivenza.
E non è il seme che produce il seme, ma esso produce l’albero che, a sua volta, fruttificando, potrà produrre una infinità di semenza in quantità altamente esponenziale, producendo tanto da soddisfare la fame del sapere come l’esigenza fisiologica del corpo.
Quindi gli Accademici della Cultura sono i “Seminatori” del sapere e di quei principi etici che sono alla base del viver civile di ogni comunità.
Ed ecco che creando l’Accademia, ci proponiamo di operare per evidenziare e praticare il profondo rispetto di ogni e qualsiasi credo religioso, di qualsiasi indirizzo politico, in modo trasversale ed ecumenico, restando al disopra delle fazioni, riservandoci di far nostri solamente tutti quei principi etici, e quei valori moralmente sani, che possono contribuire ad elevare l’Uomo dalle sue miserie terrene.
E faremo nostri, quale dottrina e guida, anche quei bellissimi versi dell’Alighieri, con cui, nella sua “Commedia”, fa dire ad Ulisse rivolto ai suoi compagni sfiduciati, nel canto XXVI° dell’Inferno, dal verso 118 e seguenti :-

“ … … Considerate la vostra semenza :
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza … …”

Ed ecco che l’essere innovativi sarà dovere di ognuno, e riusciremo bene nell’intento, solo se poggeremo le nostre, sulla fondamenta del passato per emendarci e sentirci sollecitati al miglioramento di un futuro che sia soprattutto di Pacificazione per tutta l’Umanità.
Il sentire profondamente nel nostro animo quale dovere primario, e imprescindibile, l’impegno di educare le giovani generazioni sulla base dei principi che portano al desiderio della conquista della Pace con convincimento e partecipazione, diventa nostra aspirazione morale.
La meta prefissata, sarà quella di portare la futura Umanità tesa alla creazione del benessere comune eradicando i bassi istinti nefasti che, assieme all’ignoranza, hanno fatto insorgere gli egoismi e, con questi, lo sfruttamento dell’Uomo sull’Uomo, anziché impegnarsi nella fondamentale ricerca della Cooperazione fra gli Uomini.
Se mi chiedete con quali armi potremo raggiungere questi risultati, risponderò senza esitare.
Lo potremo fare solo con le valide armi che si chiamano “rispetto” per ogni Creatura e “amore” verso ognuno, e con l’ “esempio della propria nostra vita”, perché queste sono le sole componenti di base per instaurare la “libertà ” dello spirito e del corpo.
E sarà attraverso l’Amore, quello vero, che nulla chiede in cambio del suo dare, che si potranno attuare i principi che porteranno alla realizzazione della “vera libertà ” , ma solo se ci impegneremo tutti ad attuare il progetto partendo dal rispetto, con la generosità che ne consegue, di ognuno per ognuno, in quanto ogni creatura rappresenta la sacra espressione del creato.
Con questo basilare principio, se attuato nella pratica del quotidiano, abbatteremo anche quei preconcetti che hanno fatto delle “Etnie”, non una diversità dovuta alle differenze climatiche ed ambientali dei luoghi di origine e nascita dei soggetti di una popolazione, ma quell’aberrante concetto che storicamente é stato fonte di gravi incomprensioni e pregiudizi, fino ad essere la vera causa di ignobili genocidi di intere comunità umane giustificati con l’orrendo epiteto di “razzismo”.
È questo il vero fomentatore di quei fondamentalismi che furono la causa di tanti dolorosissimi eventi esecrabili in ogni epoca della storia dell’Umanità e che. purtroppo, persistono ancora ai giorni nostri.
L’Accademia nasce ed è, Sammarinese, ma vuole, tuttavia, contemplare fra le tante sue specifiche attività statuite, anche quella di portare la sua attenzione, non meno impegnativa, anche a livello internazionale.
Il Senato Accademico, quindi, ha voluto onorare anche quelle personalità che al di là dei confini del Titano, si sono distinte per essersi sempre adoperate per indicare con il loro esempio la via al miglioramento dell’Umanità.
In sintesi il programma Accademico è ben evidenziato nel motto che è stato adottato e che recita :-“vero amore, vera libertà, vera pace”.
Questo motto è l’indicatore ed il sostegno dell’impegno che dovrà sempre distinguere ogni attività dell’Accademia e dei suoi Illustri Membri che questo motto faranno proprio eleggendolo a guida della formazione etica della loro vita e stimolo per l’esempio che si impegnano a dare, partendo da se stessi, prima, dal proprio nucleo familiare poi, e con forza centripeta espanderanno esemplarmente nella Società e, quindi, nella Nazione, per poi allargare al mondo, adoperandosi per attuare la realizzazione di tutte le riconciliazioni fra tutti i popoli per il trionfo e la restaurazione di un mondo di pace.
Tutto ciò può sembrare utopico, ma è soltanto un programma irto di grandi difficoltà, ma non sarà per questo che saremo rinunciatari aprioristicamente, anziché persistere, adoperandoci con caparbietà, per la sua realizzazione.
Fornirà con la sua organizzazione le occasioni, gli incontri, per lo scambio di conoscenze e si adopererà per dare visibilità a coloro che, altrimenti, non avrebbero altra occasione di emergere alla notorietà, ma soprattutto, potrebbero rischiare di restare voci sopite in un anonimato infecondo e, questo, è un lusso che nessun popolo può permettersi.
Nelle attività previste dal programma che l’Accademia si è data, saranno organizzate conferenze informative e di divulgazione, che potranno essere tenute da nostri Accademici su loro proposta.
Abbiamo promosso Premi Letterari Internazionali di poesia e prosa, siamo fattivi e presenti nell’attività importantissima della educazione alla Pace. Nel settembre del 2010 abbiamo organizzato il 6° Premio Internazionale di Poesia e Prosa Titano 2010.
i 35 premiati provenivano da molte regioni d'Italia.

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