15 dicembre 2025

Settimana decisiva per l’UE: la credibilità si misura sui “bulloni” della politica

Tra asset russi, Ucraina, auto, agricoltura e Mercosur: l’Europa capisce se sa trasformare principi in capacità.

Questa settimana (15–20 dicembre 2025) l’Unione europea non è chiamata a “dire” che cosa pensa del mondo: è chiamata a dimostrare che cosa sa fare nel mondo. Il calendario: incontro a Berlino oggi 15 dicembre, pacchetto automotive il 16, Consiglio europeo il 18–19, diretta di Putin il 19, Mercosur il 20, con la protesta agricola che incombe su Bruxelles.  

Il filo che unisce tutto è semplice: credibilità. Abbiamo parlato di Europa “peacemaker” non come figura neutrale, ma come attore capace di far accadere cose: garantire aiuti, sostenere alleati, imporre costi a chi viola regole, rendere verificabili gli accordi. Ora quella stessa credibilità viene stressata su tre piani contemporanei.

Primo piano: Ucraina e asset russi immobilizzati. In questi giorni l’UE sta consolidando la scelta di congelare in modo stabile gli asset sovrani russi (evitando il rito del rinnovo periodico che apre al ricatto politico) e di usarne i proventi o le disponibilità come base per strumenti finanziari a sostegno di Kiev.  La reazione russa, infatti, non è teorica: oggi Reuters segnala l’azione della Banca centrale russa contro Euroclear in un tribunale di Mosca, un messaggio chiaro su quanto questo dossier sia diventato una guerra di diritto, finanza e deterrenza.  

14 dicembre 2025

Luci che ci uniscono

Un messaggio di Hanukkah della Universal Peace Federation su dignità, solidarietà e costruzione della pace

Hanukkah inizia al tramonto del 14 dicembre 2025 e si conclude alla notte del 22 dicembre 2025. Radicata nella storia e nella fede ebraica, questa festa ricorda la ridedicazione del Tempio ed è segnata dall’accensione della menorah: ogni fiamma è una testimonianza di perseveranza, memoria e della ferma convinzione che la luce possa vincere le tenebre.

Pur avendo origini profondamente particolari, Hanukkah possiede una risonanza universale. In tutte le culture e tradizioni, il simbolismo della luce afferma la speranza di fronte alle avversità e la responsabilità morale di difendere la dignità umana. In questo senso, Hanukkah parla non solo al popolo ebraico, ma a tutti coloro che cercano libertà, giustizia e pace.

Quest’anno Hanukkah è celebrata poco dopo la Giornata dei Diritti Umani del 10 dicembre e vicino alla Giornata Internazionale della Solidarietà Umana del 20 dicembre. Questa convergenza invita a riflettere sulle fondamenta etiche condivise che sorreggono tanto le tradizioni religiose quanto le norme internazionali. L’eredità della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, che afferma come la dignità umana sia il fondamento della libertà, della giustizia e della pace, trova un naturale eco nel messaggio di Hanukkah sulla resilienza e sul coraggio morale.

12 dicembre 2025

Europa come peacemaker: la credibilità non nasce dai discorsi

Nel linguaggio comune “peacemaker” è quasi sinonimo di neutralità. Ma per chi vive una guerra la domanda è più ruvida: questo attore può davvero far accadere qualcosa? Aprire corridoi umanitari, garantire scambi di prigionieri, far arrivare fondi, imporre costi a chi bara, offrire un minimo di sicurezza. Se non può, resta un commentatore con bandiera.

di Giorgio Gasperoni

Da qui la distinzione chiave: imparzialità di metodo, non equidistanza sui principi. Un facilitatore serio deve essere corretto nelle procedure (ascolto, regole del tavolo, trasparenza, verifica), ma non può trattare come “simmetriche” violazioni gravi di norme che proteggono i civili e tengono in piedi l’ordine internazionale. Altrimenti non media: normalizza.

Che cosa rende l’Unione europea credibile agli occhi degli attori in guerra? Sette fattori, molto concreti.

Primo: unità politica visibile. Se Commissione, Consiglio e capitali principali dicono la stessa cosa (obiettivi, linee rosse, incentivi), l’UE diventa un interlocutore. Se prevalgono i veti o le “diplomazie parallele”, le crepe vengono sfruttate.

11 dicembre 2025

Salvaguardare i bambini e le comunità del Mozambico

Un appello della UPF per la protezione, la dignità umana e il peacebuilding cooperativo

La Universal Peace Federation pubblica questa dichiarazione mentre violenze e sfollamenti continuano a intensificarsi nel nord del Mozambico. I rapporti delle Nazioni Unite – tramite UN News, la panoramica umanitaria di OCHA e gli aggiornamenti dell’UNHCR – descrivono attacchi ripetuti che hanno costretto più di 107.000 persone a fuggire nel giro di poche settimane e oltre 1,3 milioni dal 2017. Molte famiglie sono state costrette a fuggire più volte nel corso del 2025, poiché la violenza si è estesa anche in aree precedentemente più sicure della provincia di Nampula.

I bambini sono al centro di questa crisi. Secondo i rapporti dell’UNICEF, quasi due terzi dei nuovi sfollati sono minorenni, molti dei quali arrivano esausti, traumatizzati e separati dai loro familiari. L’UNHCR e i suoi partner documentano un aumento dei rischi di violenza sessuale e di genere nei rifugi temporanei sovraffollati. Scuole e strutture sanitarie sono sotto forte pressione, mentre le comunità cercano di assorbire ondate successive di famiglie sfollate.

Illuminare il cammino della giustizia e della dignità umana

L’8ª settimana della Seconda Campagna, dal 12 al 18 dicembre, è dedicata ai diritti umani, allo stato di diritto e alla solidarietà con le comunità sfollate e vulnerabili, in armonia con l’agenda globale sui diritti umani.

Sebbene la Giornata dei Diritti Umani del 10 dicembre cada immediatamente prima di questa settimana del calendario, il suo messaggio ispira l’intera ottava settimana della campagna. La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, adottata nel 1948, rimane una pietra angolare del sistema internazionale. Le Nazioni Unite e l’Ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani continuano a usare la Giornata dei Diritti Umani per richiamare a uguaglianza, libertà e giustizia per tutti, ricordando a governi e cittadini che i diritti non sono ideali astratti, ma impegni quotidiani. Si raccomanda ai capitoli UPF di mettere in luce come i cinque principi guida dell’UPF risuonino con questa carta universale, in particolare la convinzione che ogni persona possiede un valore innato che nessuno Stato o istituzione può sottrarre.

10 dicembre 2025

La dignità umana al cuore del nostro futuro comune

Dichiarazione della Universal Peace Federation per la Giornata dei Diritti Umani – 10 dicembre 2025

Il 10 dicembre la comunità internazionale celebra la Giornata dei Diritti Umani, che ricorda l’adozione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, a Parigi nel 1948, della Dichiarazione universale dei diritti umani (risoluzione 217 A). Per la prima volta la Dichiarazione stabilì uno standard comune di diritti e libertà fondamentali per tutte le persone e ha ispirato un ampio corpo di trattati e standard internazionali sui diritti umani, diventando un fondamento del diritto internazionale e della cooperazione contemporanei. Nel 2025 l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani pone l’accento sul tema “Our Everyday Essentials”, sottolineando che uguaglianza, giustizia, libertà e dignità devono plasmare non solo le istituzioni e le leggi, ma anche le scelte quotidiane, le relazioni e gli spazi digitali.  

8 dicembre 2025

Giovani, San Marino e l’Europa concreta

di Giorgio Gasperoni

Per molti giovani sammarinesi l’Europa non è un concetto astratto, ma una geografia della vita quotidiana: studiare in Italia o in Austria, lavorare in Germania, avere amici in Spagna, parenti nel Regno Unito o in Giappone.

In questo intreccio di biografie, la Repubblica del Titano sta vivendo una fase decisiva: l’Accordo di Associazione con l’Unione Europea promette di avvicinare ancora di più San Marino al mercato interno, ai programmi di mobilità, alle reti giovanili continentali.

Per le nuove generazioni significa, in concreto:

·     più opportunità di studio, tirocinio e lavoro in contesto europeo;

·     procedure più chiare per il riconoscimento di titoli e competenze;

·     una cornice più solida per restare “radicati” a San Marino senza rinunciare a un orizzonte internazionale.

In un tempo di incertezze, la piccola Repubblica diventa così un laboratorio interessante: un microstato che non difende la propria identità chiudendosi, ma cercando un posto attivo dentro l’Europa. È anche attraverso scelte come questa che possiamo misurare se l’Unione, oltre ai trattati, riesce ancora a parlare al futuro concreto dei giovani.

Ci riuscirà l’Europa?

Tra crisi, protezionismi e giovani generazioni: l’Unione alla prova della “calibrazione”

di Giorgio Gasperoni

La domanda non è più se l’Europa “serva” o no. La domanda vera è un’altra, più esigente: l’Europa ce la farà a restare protagonista in un mondo che corre verso nuove forme di potenza, di conflitto e di protezionismo?

Crisi finanziarie, pandemia, guerra in Ucraina, competizione tra Stati Uniti e Cina, instabilità ai confini: tutto chiede al progetto europeo di uscire dalla zona di comfort. Parole come autonomia strategicasovranità europeasicurezza economica sono entrate nel linguaggio quotidiano delle istituzioni.

Eppure, accanto a questo risveglio, vediamo veti incrociati, governi che si mettono di traverso, ribellioni contro proposte come il “Buy European”. È qui che serve una parola meno ideologica e molto concreta: calibrazione.

Calibrare significa trovare un equilibrio tra poli che si respingono: a) apertura e protezione, b) livello europeo e interessi nazionali, c) velocità decisionale e consenso democratico.

La grande domanda è proprio questa: l’Europa sarà capace di calibrare, o resterà prigioniera delle proprie contraddizioni?

7 dicembre 2025

Riparare la trama della vita

UPF e il Decennio ONU per il Ripristino degli Ecosistemi (2021–2030)


Nel 2021 le Nazioni Unite hanno lanciato il Decennio per il Ripristino degli Ecosistemi (2021–2030). L’Assemblea Generale lo ha proclamato con la risoluzione 73/284 e ha incaricato il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) e la FAO di guidarlo. L’obiettivo è chiaro e operativo: invitare i Paesi a prevenire, arrestare e invertire il degrado degli ecosistemi su ogni continente e in ogni oceano, e ripristinare almeno un miliardo di ettaridi terre e coste danneggiate. Il Decennio sostiene l’Agenda 2030 e in particolare gli SDG 13 (Azione per il clima), 14(Vita sott’acqua), 15 (Vita sulla terra), 2 (Fame zero) e 6 (Acqua pulita e servizi igienico-sanitari). Attraverso un portafoglio di World Restoration Flagships, il Decennio presenta interventi su larga scala a terra e in mare e invita nuovi partner a unirsi. La Universal Peace Federation accoglie questo quadro come via concreta per cui organizzazioni faith-based e società civile possano affiancare i governi e contribuire a obiettivi condivisi di sicurezza ambientale e umana.  

6 dicembre 2025

Accompagnare il Sudan nel lungo cammino verso la pace

Dichiarazione della Universal Peace Federation sulla crisi in evoluzione in Sudan

Nel settembre 2025 la Universal Peace Federation ha diffuso il messaggio “From Forgotten to Forefront” per richiamare l’attenzione del mondo sull’immensa sofferenza del popolo sudanese. Da allora, il conflitto armato iniziato il 15 aprile 2023 tra le Forze Armate Sudanesi (SAF) e le Rapid Support Forces (RSF) non ha fatto che intensificarsi ed estendersi in nuove regioni. Fonti delle Nazioni Unite e organizzazioni umanitarie stimano oggi almeno 40.000 mortioltre 12 milioni di sfollati dentro e fuori dal Sudan, e decine di milioni di persone bisognose di assistenza umanitaria, molte delle quali affrontano grave insicurezza alimentare e rischio di carestia. Nell’aprile 2025 la conferenza di Londra sul Sudan—ospitata dal Regno Unito e copresieduta con la Francia—ha promesso ulteriori risorse per il Piano di risposta umanitaria delle Nazioni Unite; tuttavia quel piano rimane finanziato per meno della metà e i convogli di aiuti faticano ancora a raggiungere le persone intrappolate dai combattimenti o dall’insicurezza.

5 dicembre 2025

Ghana: summit di esperti per un'Intelligenza Artificiale a servizio dell'umanità

Accra, Ghana – In occasione della Giornata Internazionale della Pace, il 21 settembre 2025, Universal 
Peace Federation del Ghana ha organizzato il Summit University Peace Talks, un incontro virtuale di alto livello che ha analizzato il ruolo dell’Intelligenza Artificiale (IA) nello sviluppo della pace mondiale. 

L'evento ha condotto alla formulazione di un Protocollo di Pace Digitale (DPP), un progetto innovativo volto a promuovere l'utilizzo etico dell'IA e l’impiego pacifico dei nuovi media.

Con il focus sul tema "Agire ora per un mondo pacifico: utilizzare l'intelligenza artificiale per promuovere l'armonia globale", il summit ha riunito venti partecipanti, tra cui esperti di tecnologie digitali, specialisti di IA e attivisti per la pace, con l’obiettivo di delineare nuove prospettive per il nostro futuro collettivo.

Psiche e società: perché le malattie mentali sono l'emergenza del XXI secolo

Berlino, Germania - Il crescente problema delle malattie mentali, che colpisce individui, famiglie e società in tutto il mondo, è stato il tema dell’incontro organizzato da Universal Peace Federation a Berlino, nel corso del quale due relatori hanno condiviso le proprie conoscenze ed esperienze sull’argomento.

L'iniziativa si è svolta l'11 ottobre 2025, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, per richiamare l'attenzione sulla crescente diffusione dei disturbi mentali e per diffondere una maggiore comprensione delle sfide quotidiane affrontate dalle persone affette da tali disturbi. 

I disagi mentali sono una condizione che affligge l'umanità da millenni, e che spesso sono stati oggetto di trattamenti caratterizzati da durezza e disumanità. Attraverso questa riunione, i partecipanti hanno cercato di acquisire una comprensione più profonda di queste realtà, con l'obiettivo di avvicinarsi alle persone colpite e alle loro famiglie con maggiore saggezza e compassione.

Costruire la pace: le donne protagoniste al Forum di Ginevra

 Ginevra, Svizzera – Il tema "Non c'è pace senza donne: niente più guerra - Possiamo?" è stato al 
centro del convegno organizzato dalla Women's Federation for World Peace International (WFWPI) e dall’ Universal Peace Federation (UPF), che si è svolto al Palais des Nations di Ginevra il 16 ottobre 2025.

Tra i partner dell’evento figuravano organizzazioni di rilievo come UN Women; il Comitato ONG sullo Status delle Donne di Ginevra; il Consiglio Mondiale delle Chiese; Global 100 Women; l'Associazione Internazionale delle First Ladies per la Pace; Soroptimist International; l'Associazione Internazionale dei Giovani e degli Studenti per la Pace; LDS Charities; e l'Alleanza Interreligiosa Interculturale di Ginevra.

L'evento ha riunito due autorevoli panel composti da funzionari delle Nazioni Unite, rappresentanti governativi, giornalisti e leader della società civile, che hanno posto l’accento sul ruolo fondamentale delle donne e delle organizzazioni confessionali nella costruzione della pace e nella prevenzione della guerra.

Tecnologie digitali e fiducia: le prospettive degli esperti del Regno Unito

Londra, Regno Unito – In che modo l'intelligenza artificiale (IA), la blockchain e la sicurezza 
informatica possono favorire lo sviluppo di un'economia digitale più affidabile e incentrata sulle persone? 

Questo interrogativo è stato al centro di un evento di grande rilievo organizzato dall'Associazione Internazionale per la Pace e lo Sviluppo Economico (IAED-UK), un progetto promosso da Universal Peace Federation UK, il 22 ottobre 2025, a Londra.

 L'incontro, dal titolo "Costruire la fiducia nell'era digitale: blockchain, IA e sicurezza informatica", è stato guidato da Kostas Kapelas, presidente di IAED UK. 

ONU: 80 anni dopo, riforma o declino?

New York, Stati Uniti – In occasione dell'80° anniversario dell’ONU, il 24 ottobre 2025, diplomatici, 
esperti e ONG si sono riuniti per la Giornata Internazionale delle Nazioni Unite, per chiedere un rinnovamento dei principi fondanti della Carta delle Nazioni Unite: sovranità nazionale, dignità umana e centralità della famiglia. 

L’evento, sponsorizzato dalle missioni del Burundi e di Gibuti, si è svolto presso la sede delle Nazioni Unite a New York, ed è stato organizzato da C-Fam e Campaign Life Coalition, con il sostegno di Universal Peace Federation; Asociación La Familia Importa; Family Watch International; Global Center for Human Rights; e United Families International.

La sessione si è aperta con l’intervento dell’ambasciatore Zéphyrin Maniratanga del Burundi, il quale ha espresso preoccupazione riguardo alla "polarizzazione ideologica" attuale, evidenziando come questa possa compromettere la fiducia, la cooperazione e la pace. Ha esortato gli Stati membri a riaffermare il loro impegno verso i principi fondamentali della Carta, in particolare il rispetto della dignità umana, della sovranità nazionale e della famiglia come entità sociale fondamentale.

Potere e responsabilità dei media globali

La Settimana Mondiale dell'Alfabetizzazione Mediatica e Informativa delle Nazioni Unite, che si celebra ogni anno dal 24 al 31 ottobre, ricorda all'umanità che il potere di plasmare le idee e le società è ora nelle mani di tutti. Nell'era digitale gli strumenti di comunicazione sono diventati immensamente potenti, in grado di creare comprensione o causare confusione. Tale influenza richiede maturità personale, consapevolezza morale e senso di responsabilità nella produzione e nella condivisione delle informazioni.

Universal Peace Federation (UPF) afferma che l'alfabetizzazione autentica non è solo una competenza tecnica, ma anche una prospettiva morale, la capacità di riconoscere i valori, discernere il bene dal male e agire con integrità in un mondo saturo d'informazioni. Guidata dalla visione dei suoi fondatori, la dott.ssa Hak Ja Han e il compianto reverendo Sun Myung Moon, UPF ci ricorda che il vero progresso deve integrare la conoscenza con l'etica, affinché la libertà di comunicazione sostenga lo sviluppo umano anziché la divisione.

Giornalismo, libertà di parola e parzialità dei media in un mondo in rapido cambiamento

Relazione di Peter Zoehrer, direttore esecutivo del Forum for Religious Freedom Europe e coordinatore IMAP EUME.

Presentata al webinar dell'International Media Association for Peace (IMAP), 28 ottobre 2025

Buonasera a tutti gli stimati colleghi, operatori dei media, delegati di organizzazioni non governative di ispirazione religiosa e difensori delle libertà riuniti qui da ogni angolo del globo. 

In un'era caratterizzata da un eccesso di dati, le narrazioni che scegliamo di condividere – e quelle che decidiamo di omettere – influenzano non soltanto le conoscenze del pubblico, ma anche le sue convinzioni sulla realtà.

Due libertà, un unico destino. 

Il tema che tratterò stasera — Parzialità dei media e libertà democratiche: tutelare le minoranze religiose — va oltre la teoria e la dottrina. Tocca il nucleo della nostra convivenza. Quando una delle nostre due libertà gemelle — quella di credo e quella di espressione — viene meno, l'altra inevitabilmente la segue.

Etica e responsabilità nei media: webinar IMAP

IMAP, Stati UnitiIn un periodo di profondi cambiamenti, la richiesta di un giornalismo etico non è solo auspicabile, ma imprescindibile. Questo è il messaggio centrale emerso durante il webinar del 28 ottobre 2025, nel quale due esperti del settore mediatico hanno sottolineato l'urgenza di stabilire alleanze operative per garantire l’integrità dell’informazione.

L’evento intitolato 'Giornalismo, libertà di parola e parzialità dei media in un mondo in rapido cambiamento', è stato organizzato dall'International Media Association for Peace (IMAP) con l'obiettivo di sostenere i valori fondamentali della professione giornalistica nel panorama mediatico globale. 

A inaugurare la serie di interventi è stato Larry Moffitt, vicepresidente della Washington Times Foundation e segretario generale di UPF Nord America, il quale ha messo in evidenza come la distinzione tra fatti e opinioni stia diventando sempre più labile, un fenomeno che rappresenta una grave minaccia per la qualità e l'affidabilità dell'informazione.

4 dicembre 2025

Rafforzare le comunità attraverso l’azione volontaria

Dichiarazione ufficiale della Universal Peace Federation per la Giornata internazionale del Volontariato – 5 dicembre 2025

GIORNATA INTERNAZIONALE DEL VOLONTARIATO
Rafforzare le comunità attraverso l’azione volontaria

Ogni anno, il 5 dicembre, la comunità internazionale celebra la Giornata internazionale del Volontariato, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1985 per riconoscere il contributo dei volontari al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). Nel 2025 questa ricorrenza si svolge sul tema “Ogni contributo conta” e coincide con il lancio globale dell’Anno Internazionale dei Volontari per lo Sviluppo Sostenibile 2026(A/RES/78/127). In questo contesto, la Universal Peace Federation afferma che un volontariato ben organizzato contribuisce ad avanzare l’Agenda 2030 e sostiene la cooperazione continua tra persone e comunità di fronte a complesse sfide umanitarie, sociali e ambientali.  

Rafforzare la finanza etica per una crescita inclusiva

La Giornata internazionale delle banche, osservata ogni anno il 4 dicembre e istituita dall’Assemblea
Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione A/RES/74/245, sottolinea il ruolo delle istituzioni bancarie nello sviluppo economicoe nella cooperazione internazionale. Il quadro ONU—che include l’Addis Ababa Action Agenda sul finanziamento allo sviluppo—richiama la necessità di sistemi finanziari resilientigovernance trasparente e accesso equo ai servizi finanziari essenziali. I Fondatori, Dr. Hak Ja Han Dr. Sun Myung Moon, hanno ribadito che la corretta amministrazione delle risorse è una responsabilità umana fondamentale, inseparabile dalla dignità.  

La UPF evidenzia che le banche incidono sull’accesso ai servizi finanziari e sulla stabilità delle economie locali. Allo stesso tempo, lacune regolamentari nel credito etico, applicazioni disomogenee della due diligence e scarso accessoal credito responsabile nelle aree sottoservite mostrano l’urgenza di standard migliori. La richiesta di trasparenza e integrità è in linea con i Principi guida ONU su imprese e diritti umani, che definiscono la responsabilità del settore finanziario nel rispetto dei diritti. Modelli di finanza inclusiva—come la finanza islamica, il microcredito comunitario e i meccanismi di inclusione finanziaria digitale richiamati nei rapporti ONU sullo sviluppo—offrono vie concrete per ampliare l’accesso. Gli Ambasciatori di Pace attivi nella finanza possono promuovere lo sviluppo delle piccole imprese, sostenere standard di prestito etico e rafforzare il coinvolgimento multi-stakeholder con autorità di vigilanza, società civile e partner internazionali.

3 dicembre 2025

Costruire percorsi inclusivi per le persone con disabilità

Il 3 dicembre, Giornata internazionale delle persone con disabilità, ricorda che l’inclusione non è gesto cordiale ma diritto: accesso, partecipazione, lavoro, salute e vita comunitaria. Per Voci di Pace e UPF ciò significa trasformare principi in cantieri concreti—barriere rimosse, servizi accessibili, tecnologie inclusive—perché ogni persona, con i propri talenti, contribuisca al bene comune.

Istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione A/RES/47/3 come International Day of Disabled Persons e poi adottata con il titolo attuale, la Giornata internazionale delle persone con disabilità nasce per richiamare l’attenzione globale sui diritti e sul benessere delle persone con disabilità. Gli Emirati Arabi Uniti usano il termine “Persone della Determinazione” (People of Determination, arabo: أصحاب الهمم) per descrivere le persone con disabilità, a indicare un linguaggio che afferma capacitàdignità e valore di ogni individuo. In occasione di questa ricorrenza, la UPF si impegna a promuovere la piena ed effettiva partecipazione e inclusione, riconoscendo le esperienze e le aspirazioni delle persone e delle famiglie la cui vita quotidiana dà sostanza a questi principi.  

2 dicembre 2025

Oltre le catene: per un mondo libero dalla schiavitù

Ogni 2 dicembre la comunità internazionale rinnova l’impegno a sradicare le nuove schiavitù—tratta, lavoro forzato, sfruttamento sessuale—che ancora imprigionano milioni di persone. Per Voci di Pace e UPF la libertà non è negoziabile: dignità, prevenzione e cooperazione sono il cuore di politiche efficaci e della responsabilità condivisa indicata dall’ONU (Target 8.7).

 Osservata dal 1986 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in commemorazione della Convenzione per la repressione della tratta delle persone e dello sfruttamento della prostituzione altrui (1949), la Giornata internazionale per l’abolizione della schiavitù richiama la responsabilità permanente di affrontare ed eliminare tutte le forme di sfruttamento. I fondatori della UPF, Dr.ssa Hak Ja Han Dr. Sun Myung Moon, hanno sottolineato in tutta la loro opera che la vera unità non si costruisce con la forza, ma nasce liberamente dalla compassione e dalla responsabilità morale.  


Gli sforzi per sradicare la schiavitù richiedono azioni coerenti e continuative a ogni livello. Le stime dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) indicano che circa 50 milioni di persone sono vittime di schiavitù moderna, inclusi 28 milioni costretti al lavoro forzato. Questi dati evidenziano l’urgenza di accelerare i progressi verso il Target 8.7 degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs)

1 dicembre 2025

Trent’anni dalla Piattaforma d’Azione di Pechino (1995–2025)

Nel trentesimo anniversario della Dichiarazione e Piattaforma d’Azione di Pechino, ampiamente considerata dalle Nazioni Unite come il programma globale più completo per l’uguaglianza di genere, la comunità internazionale fa il punto sui progressi e individua i divari che richiedono ancora attenzione. Le dodici aree critiche di interesse—dall’educazione alla salute, dalla prevenzione della violenza alla partecipazione economica, fino al ruolo delle donne nel potere e nel processo decisionale—continuano a orientare le politiche internazionali e le riforme nazionali.  

La UPF riconosce l’attualità di questo quadro e mette in risalto la visione e la leadership della Dr.ssa Hak Ja Han e del Dr. Sun Myung Moon, che per decenni hanno sottolineato la capacità delle donne di rafforzare famiglie, comunità e istituzioni. La Dr.ssa Hak Ja Han ha condiviso questa visione a livello internazionale, intervenendo in grandi incontri della Women’s Federation for World Peace e della International Association of First Ladies for Peace, coinvolgendo leader, accademici e società civile sul ruolo delle donne nella costruzione di società etiche e stabili. I Fondatori della UPF hanno auspicato che almeno un terzo, se non la metà, dei parlamentari eletti siano donne 

Un mondo senza AIDS

L’impegno della UPF per la dignità umana e la responsabilità

Nella Giornata mondiale contro l’AIDS, la UPF rende omaggio alle persone e alle comunità che convivono con l’HIV o ne sono colpite e rinnova il suo impegno per la dignità umana e per una salute globale responsabile. Mentre il mondo celebra il 1º dicembre, ricordiamo che, sebbene siano stati compiuti progressi significativi nella risposta globale all’HIV e all’AIDS, permangono sfide serie; onoriamo le oltre 40 milioni di vite perdute, secondo le stime di UNAIDS, e siamo accanto a quanti continuano a portare il peso dello stigma e del limitato accesso alle cure.  

I fondatori della UPF, Dr. Sun Myung Moon e Dr.ssa Hak Ja Han, hanno insegnato che la guarigione autentica nasce dalla compassione e dal servizio radicati nell’Amore di Dio. Nel 2003 hanno fondato in Corea del Sud l’HJ Magnolia International Hospital come parte di una più ampia visione di assistenza medica e ricerca. Questo spirito resta centrale nel lavoro della UPF, che incoraggia approcci olistici capaci di integrare conoscenza scientificaresponsabilità etica e sostegno comunitario.  

30 novembre 2025

Far avanzare il Secondo Decennio Internazionale delle Nazioni Unite per le Persone di Ascendenza Africana (2025–2034)

All’inizio del Secondo Decennio Internazionale delle Nazioni Unite per le Persone di Ascendenza 
Africana (2025–2034), proclamato dall’Assemblea Generale e istituito come prosecuzione del primo decennio (2015–2024) per contrastare il razzismo, promuovere la giustizia e rafforzare il riconoscimento e lo sviluppo delle persone di ascendenza africana, la UPF riconosce i contributi degli africani e delle persone di eredità africana in tutto il mondo. Affermeremo i principi di uguaglianza, dignità e riconoscimento stabiliti per questo decennio, in coerenza con la convinzione della UPF circa l’uguaglianza morale di tutti gli esseri umani 

I fondatori della UPF, il Dr. Sun Myung Moon e la Dr.ssa Hak Ja Han, hanno sottolineato che la prosperità deve sempre tutelare la dignità umana e che famiglie solide contribuiscono alla stabilità sociale. La loro visione richiama il rispetto delle eredità ancestrali e uno sforzo costante per affrontare le conseguenze di lungo periodo del razzismo e del colonialismo 

Collegare le comunità

Una riflessione UPF sulla Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese

Ogni anno, il 29 novembre, la Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese invita la comunità globale a riflettere sull’impatto umano del conflitto e sulla comune aspirazione alla dignità, alla sicurezza e alla convivenza. Per la Universal Peace Federation, questa giornata è l’occasione per riaffermare il nostro impegno a un coinvolgimento costruttivo, al rispetto di tutte le tradizioni religiose e alla ricerca di un futuro in cui israeliani e palestinesi possano vivere fianco a fianco, con riconoscimento reciproco e sicurezza.

La UPF investe da lungo tempo nella creazione di spazi autentici di comprensione interreligiosa, includendo iniziative che hanno riunito leader ebraici, cristiani e musulmani in momenti di riflessione condivisa. Tra queste, la Middle East Peace Initiative dei primi anni Duemila. Leader delle tradizioni abramitiche visitarono Gerusalemme per riflettere insieme sulla loro eredità comune e sulle responsabilità per la pace, così come il Forum sulle Tradizioni abramitiche della UPF, che ha messo in luce i fondamenti etici che collegano ebraismo, cristianesimo e islam. La Middle East Peace Initiative ha costantemente enfatizzato una convinzione semplice ma essenziale: le comunità fioriscono quando riescono a vedersi non come avversarie, ma come vicine con storie, speranze e identità degne di rispetto.

28 novembre 2025

Dignità umana e legge naturale: da Tommaso d’Aquino a Salamanca, fino a noi

 Perché tornare oggi alle origini dei diritti? Perché molto del nostro lessico civile—persona, dignità, bene comune, limiti del potere—non nasce dal nulla. Prende forma nel pensiero cristiano medievale e rifiorisce nel Rinascimento iberico con la Scuola di Salamanca, fino alla voce profetica di Bartolomé de Las Casas. In un’epoca segnata da guerre, migrazioni, intelligenza artificiale pervasiva e polarizzazioni, questa genealogia non è un museo delle idee: è una cassetta degli attrezzi per un’etica pubblica capace di proteggere i vulnerabili e ricucire il tessuto sociale.

di Giorgio Gasperoni

Perché oggi
“Dignità” è parola ovunque: nelle costituzioni, nell’Agenda 2030, nei codici etici. Ma se tutto è “dignità”, niente lo è davvero. Per ridarle spessore serve tornare alle sorgenti. Tra Medioevo e prima modernità si definisce un alfabeto comune: la persona ha un valore intrinseco, il potere è ordinato al bene comune, la ragione sa riconoscere norme morali iscritte nella realtà. Da qui, per molte mediazioni, scende la modernità dei diritti.

Tommaso d’Aquino: persona, dignità, legge naturale
Tommaso assume da Boezio l’idea di persona come “individuo di natura razionale” e la radica teologicamente: l’essere umano è immagine di Dio. La dignità (dignitas) non è premio né sentimento: è statuto ontologico che si traduce in compiti etici.

Dignità e diritti umani

Sesta settimana della campagna “100 Giorni di Armonia e Speranza” (28 novembre – 4 dicembre 2025) 

Con l’ingresso nella sesta settimana della campagna 100 Giorni di Armonia e Speranza, la Universal Peace Federation (UPF) mette in evidenza il benessere umano e le libertà essenziali, sottolineando il valore di ogni persona, l’attenzione ai gruppi emarginati, la consapevolezza delle ingiustizie del passato e un contesto costruttivo per il coinvolgimento internazionale. Dal 28 novembre al 4 dicembre, questo tema invita la comunità internazionale a riconoscere che una pace duratura nasce dal rispetto per la vita umana e per il suo valore intrinseco. Una serie di ricorrenze delle Nazioni Unite durante la settimana conferma questi principi.  

29 novembre – Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese. Istituita nel 1977 per affermare il sostegno ai diritti e all’autodeterminazione dei palestinesi, come sancito nella risoluzione A/RES/32/40 Bdell’Assemblea Generale ONU. Ricorda che empatia e impegno internazionale sono essenziali per risolvere conflitti di lunga data attraverso il dialogo e il riconoscimento di interessi condivisi. La Middle East Peace Initiative (MEPI)della UPF, da molti anni, crea opportunità di diplomazia informale portando israeliani, palestinesi e delegati internazionali a un confronto diretto. Questi scambi hanno mostrato che un dialogo pragmatico può attenuare la sfiducia e aiutare le comunità a comprendere preoccupazioni ed esigenze concrete reciproche.