30 ottobre 2025

A Monza per dar voce al popolo birmano

 di Francesca Radaelli (dal giornale online “Il Dialogo di Monza”)

“Non dimenticare il popolo birmano”. È questo l’appello lanciato a Monza da Kim Aris, figlio del Premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi, oggi detenuta in carcere dal regime militare che governa il Paese. Residente a Londra e impegnato per la liberazione della madre e dei prigionieri politici birmani, Kim Aris, dopo un lungo incontro con il sindaco Paolo Pilotto, ha portato la propria testimonianza all’interno della tavola rotonda che si è svolta nel pomeriggio dello scorso giovedì 9 ottobre presso la Sala del Decanato del Duomo di Monza, promossa dall’Associazione UPF – Universal Peace Federation e dall’Associazione per l’Amicizia Italia Birmania “Giuseppe Malpeli”.

L’incontro, condotto da Carlo Chierico di UPF Monza, ha visto la partecipazione di Thuzar Linn, esponente della comunità birmana in Italia, di Albertina Soliani, ex senatrice e presidente onoraria dell’Associazione per l’Amicizia Italia Birmania, e di Roberto Rampi, parlamentare per due legislature.

L’appello di Kim Aris

Kim Aris, grazie alla traduzione di Mauro Sarasso, ha denunciato di fronte ai presenti la situazione in cui versa il suo paese dal 2021, in seguito all’ultimo colpo di stato che ha visto il ritorno al potere della giunta militare: “Da quel momento ad oggi”, ha detto, “i numeri parlano di 6mila persone uccise, di una ripresa delle esecuzioni capitali, di 20 mila prigionieri politici, tra i quali è compresa mia madre: due di loro ogni mese muoiono in prigione, altri sono sottoposti tortura e lasciati senza aiuti medici”. La violenza dei militari si abbatte sempre più sulla popolazione civile. “Sono state bombardate città e anche campi profughi: più di 3,5 milioni di persone hanno dovuto lasciare le proprie case e rifugiarsi nelle foreste. Oltre 20 milioni di persone (circa metà della popolazione) hanno bisogno di assistenza umanitaria”.

29 ottobre 2025

Settimana Globale dell’Alfabetizzazione Mediatica e Informazionale

24–31 ottobre 2025

La Settimana Globale dell’Alfabetizzazione Mediatica e Informazionale, osservata ogni anno dal 24 al 31 ottobre, ricorda all’umanità che il potere di plasmare idee e società è oggi nelle mani di tutti. Nel secolo digitale, gli strumenti della comunicazione sono diventati enormemente potenti, capaci di costruire comprensione o generare confusione. Un’influenza simile richiede maggiore maturità personale, consapevolezza morale e responsabilità nel modo in cui l’informazione viene prodotta e condivisa.

La Universal Peace Federation (UPF) afferma che la vera alfabetizzazione non è solo abilità tecnica, ma anche intuizione morale: la capacità di riconoscere i valori, distinguere il bene dal male e agire con integrità in un mondo saturo di dati. Guidata dalla visione dei suoi Fondatori, Dr.ssa Hak Ja Han e il compianto Dr. Sun Myung Moon, UPF ricorda che il progresso autentico deve unire conoscenza ed etica, affinché la libertà di comunicazione sostenga lo sviluppo umano, invece di alimentare divisioni.

28 ottobre 2025

28 ottobre: Percorsi di pace attraverso azione e dialogo

Proseguendo i 100 Giorni di Armonia e Speranza dalla Giornata delle Nazioni Unite verso la World Interfaith Harmony Week 2026, la Universal Peace Federation volge l’attenzione agli eventi del 28 ottobre che mostrano la pace come pratica vivente in molteplici ambiti della vita.

Nel 2005, il cofondatore Dr. Sun Myung Moon si rivolse a leader internazionali all’Hilton Hotel di Budapest, Ungheria, durante il Tour Mondiale Inaugurale della Universal Peace Federation. Il suo intervento delineò una visione di cooperazione tra nazioni e fedi fondata su valori universali. Quell’occasione divenne un momento determinante nell’emergere di UPF come piattaforma capace di collegare ideali morali e partenariato internazionale.

Nel 2006, si aprì in Corea del Sud la Peace Queen Cup, che riunì otto nazionali femminili di calcio provenienti da quattro continenti. Organizzato dalla Sunmoon Peace Football Foundation, il torneo mise in luce la capacità dello sport di promuovere rispettocorrettezza e amicizia oltre le divisioni politiche o culturali.

27 ottobre 2025

27 ottobre: pietre miliari di pace nella storia dei Fondatori di UPF

Mentre la Universal Peace Federation (UPF) avvia i “100 Giorni di Armonia e Speranza”, un’iniziativa globale che collega la Giornata delle Nazioni Unite alla Settimana Mondiale dell’Armonia Interreligiosa, ci fermiamo a riflettere su alcuni momenti storici che hanno plasmato la missione pubblica dei Fondatori di UPF.

Nel corso dei decenni, gli eventi accaduti il 27 ottobre mostrano come gli ideali di cooperazione interreligiosadignità umana e servizio, promossi da UPF e dai suoi Fondatori, Dr. Hak Ja Han Moon e il compianto Dr. Sun Myung Moon, si siano tradotti in azione.  

1984 — Difendere la libertà di coscienza

Il 27 ottobre 1984, la Professors World Peace Academy of Korea concluse una serie di dieci seminari accademici, uno dei quali tenuto a Seul, esaminando il caso fiscale negli Stati Uniti che portò all’ingiusta incarcerazione del Rev. Sun Myung Moon.

Centinaia di studiosi, educatori e leader civici si riunirono per esprimere preoccupazione per il giusto processo e affermare la libertà di coscienza come principio universale. L’iniziativa culminò in un appello nazionale con firme di professori, parlamentari e personalità pubbliche.

A posteriori, essa è divenuta un contributo coreano di riferimento al dibattito globale sulla libertà di religione o credo, sottolineando la responsabilità morale delle democrazie nel tutelare tale diritto.  

25 ottobre 2025

Le Nazioni Unite a 80 anni

Un partner per la pace e lo sviluppo sostenibile  

Le Nazioni Unite sono state fondate nel 1945 all’indomani della Seconda guerra mondiale, quando i rappresentanti di 50 nazioni si riunirono a San Francisco per redigere e firmare la Carta dell’ONU. La Carta fu firmata ufficialmente il 26 giugno 1945 ed entrò in vigore il 24 ottobre 1945.

Fin dall’inizio, l’ONU è stata istituita per promuovere un insieme di valori universali: pace e sicurezza, autodeterminazione dei popoli, progresso sociale e sviluppo, dignità umana. Nel preambolo della Carta, i fondatori si impegnarono a «salvare le future generazioni dal flagello della guerra, difendere i diritti umani e la giustizia e promuovere migliori condizioni di vita per tutti».

Dal 1945, l’ONU ha conseguito molti traguardi nel perseguimento di questi obiettivi. Nel dicembre 1948 l’Assemblea Generale adottò la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, proclamando i diritti inalienabili di ogni essere umano. Dalla sua prima missione di peacekeeping nel 1948 (UNTSO in Medio Oriente) fino ad oggi, l’ONU ha dispiegato caschi blu in tutto il mondo per stabilizzare i conflitti e proteggere i civili.

Accanto al peacekeeping, l’ONU ha creato agenzie specializzate come OMSUNICEFUNDP e UNHCR, che hanno ridotto la povertà, migliorato la salute globale, ampliato l’accesso all’educazione e protetto le popolazioni vulnerabili. Negli ultimi 80 anni, oltre un milione di operatori provenienti da più di 125 Paesi hanno servito in 71 operazioni di pace delle Nazioni Unite; 11 missioni sono attualmente attive.

24 ottobre 2025

100 Giorni di Armonia e Speranza: Settimana di lancio della campagna globale (24–30 ottobre 2025)

La Universal Peace Federation ha lanciato la campagna globale “100 Giorni di Armonia e Speranza” il 24 ottobre 2025, Giornata delle Nazioni Unite. Questa prima settimana, dal 24 al 30 ottobre, coincide anche con la Settimana del Disarmo delle Nazioni Unite e con l’80° anniversario dell’ONU, che segnano otto decenni di impegno per il dialogo internazionale e la sicurezza collettiva. Queste ricorrenze offrono l’occasione di riaffermare i valori condivisi di cooperazione, fiducia e responsabilità che uniscono nazioni e comunità.

Mentre il mondo riflette su queste pietre miliari, UPF avvia il suo cammino di 100 giorni come sostenitrice della visione di pace delle Nazioni Unite, attraverso servizioleadership morale e dialogo oltre ogni confine. La campagna riecheggia gli obiettivi dell’Anno Internazionale della Pace e della Fiducia 2025, ricordandoci che la sicurezza globale comincia con una rinnovata fede nella dignità umana e nella coscienza.

Gli ultimi giorni di ottobre hanno spesso avuto un significato particolare nella storia di UPF. Il 23–24 ottobre 2005, i Fondatori, Dr.ssa Hak Ja Han e Rev. Dr. Sun Myung Moon, visitarono Vilnius, Lituania, nell’ambito del tour inaugurale mondiale della Universal Peace Federation che toccò 120 nazioni in tutti i continenti. A Vilnius tennero l’inaugurazione per la regione baltica. Davanti a 700 partecipanti al Forum Palace, proclamarono che la vera libertà esiste per il bene comune, non per il guadagno individuale.

"100 Giorni di Armonia e Speranza”

La Universal Peace Federation ha lanciato la campagna globale “100 Giorni di Armonia e Speranza” il 24 ottobre 2025Giornata delle Nazioni Unite



Video pubblicato da Voci di Pace per l’avvio della Seconda Campagna dei 100 Giorni di Armonia e Speranza (24 ottobre 2025 – 1 febbraio 2026).

20 ottobre 2025

MESSAGGIO DI CONDOGLIANZE

Alla Dr.ssa Ida Odinga — 17 ottobre 2025

Con profondo cordoglio e con il cuore colmo di compassione, a nome della Dr.ssa Hak Ja Han, Madre 
della Pace, cofondatrice della Universal Peace Federation International (UPF), esprimiamo le nostre più sentite condoglianze alla Dr.ssa Ida Odinga, a tutta la famiglia Odinga e al popolo del Kenya in questo momento di lutto nazionale e continentale.  

La scomparsa dell’Onorevole Raila Amolo Odinga, EGH non è soltanto una grande perdita per la Repubblica del Kenya, ma anche per il continente africano e per il movimento mondiale per la pace. Tra gli oltre 7.000 Ambasciatori per la Pace in Kenya, egli si distingueva come uno dei più eminenti: un uomo la cui visione morale, il coraggio e il senso di giustizia continueranno a ispirare generazioni di leader.  

L’incontro dell’On. Raila Odinga con i Fondatori di UPF, il Rev. Dr. Sun Myung Moon e la Dr.ssa Hak Ja Han, e la sua nomina a Ambasciatore per la Pace segnarono l’inizio di un profondo cammino spirituale — rivelando uno statista guidato non solo da convinzioni politiche, ma da principi superiori di perdono, riconciliazione e unità.  

23 settembre 2025

Verso l’Anno Internazionale dei Volontari per lo Sviluppo Sostenibile

Visione e appello all’azione della Universal Peace Federation in preparazione al 2026

Avvicinandoci al 2026, la Universal Peace Federation (UPF) abbraccia l’Anno Internazionale dei Volontari per lo Sviluppo Sostenibile. Proclamato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, questo anno è un appello globale ad ampliare il contributo dei volontari al conseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG).

La risoluzione è stata promossa dalla Repubblica del Kazakistan e co-sponsorizzata da oltre cinquanta Stati membri dell’ONU. Il Kazakistan è stato anche il primo Paese a istituire un Comitato Nazionale per IVY 2026, coinvolgendo governo, società civile e agenzie ONU in una pianificazione congiunta. La tempistica è cruciale: siamo a metà percorso dell’Agenda 2030. Il volontariato risveglia l’empatia, costruisce coesione e promuove corresponsabilità.

Le Nazioni Unite sottolineano che i volontari sono indispensabili allo sviluppo. Si incoraggiano gli Stati membri a integrare il volontariato nelle strategie nazionali sugli SDG. Il programma Volontari delle Nazioni Unite (UNV) coordina l’osservanza dell’Anno e collaborerà con governi, ONG e volontari per monitorare i progressi e condividere storie di successo.

21 settembre 2025

UPF celebra 20 anni di costruzione della pace globale

Scritto da: Universal Peace Federation

Questo mese segna il 20º anniversario della fondazione della Universal Peace Federation (UPF), inaugurata il 12 settembre 2005 dal Rev. Dr. Sun Myung Moon e dalla Dr.ssa Hak Ja Han al Lincoln Center di New York. Nel corso degli ultimi due decenni, UPF è cresciuta fino a diventare un’alleanza globale di costruttori di pace, in partenariato con governi, società civile e comunità di fede per promuovere dialogo, cooperazione e sviluppo sostenibile.

In commemorazione di questa pietra miliare, UPF esprime la sua sentita gratitudine alle decine di migliaia di Ambasciatori per la Pace della Universal Peace Federation e ai partner in tutto il mondo. Il loro instancabile lavoro nel dialogo interreligioso, nel soccorso umanitario, nell’educazione, nelle iniziative ambientali e nella leadership morale ha avvicinato alla realtà la visione di “un’unica famiglia con Dio.”

Dalla sua fondazione, UPF ha sostenuto gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite attraverso iniziative pratiche di peacebuilding in ogni regione. Ha lanciato sette associazioni globali che coinvolgono parlamentari, leader religiosi, studiosi, donne, leader d’impresa, artisti ed ex capi di stato per affrontare le sfide più urgenti del nostro tempo.

I nostri principi restano immutati: la pace comincia dalla famiglia; la vera leadership affonda le sue radici nel servizio; e la riconciliazione oltre ogni confine è possibile quando al centro delle nostre azioni poniamo valori spirituali condivisi.

Guardando avanti, UPF riafferma il proprio impegno a sostenere l’ONU, ad ampliare le iniziative di pace nel mondo e a creare uno spazio informativo online più sano e ricco di speranza. In un’epoca di incertezza e divisione, ci impegniamo a rimanere una voce salda per unità, dignità e pace.

A tutti i nostri partner diciamo: grazie. Continuiamo a camminare insieme verso un mondo di prosperità condivisa e pace duratura.

Universal Peace Federation - 20 anni di servizio globale – Un’unica famiglia con Dio

Qui di seguito il video con sottotitoli in italiano



Dal sogno alla realtà: la via della pace nel mondo

Il progetto Peace Road è un’iniziativa globale nata dal sogno del Rev. Sun Myung Moon e della Dr.ssa Hak Ja Han Moon di costruire un mondo senza confini, fondato sull’unità e la cooperazione. Attraverso percorsi ciclistici, marce e simbolici collegamenti infrastrutturali tra continenti, migliaia di persone da ogni parte del mondo partecipano ogni anno per affermare la visione di “una sola famiglia con Dio” e promuovere pace, riconciliazione e sviluppo condiviso.

Video con sottotitoli in italiano


20 settembre 2025

Messaggio al G20 Young Entrepreneurs Alliance Summit 2025

La Universal Peace Federation (UPF) porge il suo cordiale saluto a tutti i partecipanti al G20 Young Entrepreneurs Alliance Summit 2025 che si tiene a Johannesburg, in Sudafrica. Mentre il Sudafrica guida il G20 di quest’anno con il motto “Solidarity, Equality and Sustainability”, e il vostro Summit si riunisce sul tema “Together We Thrive”, riconosciamo il significato di questo incontro. Esso riflette una determinazione condivisa a unire le menti giovani più brillanti per una crescita inclusiva, l’innovazione e la prosperità reciproca. L’Africa—il continente più giovane, con una popolazione di 1,5 miliardi di persone e oltre il 60% sotto i 25 anni—si trova al cuore di questo nuovo dinamismo globale. In questo spirito, ci uniamo a voi nell’affermare che quando lavoriamo insieme, prosperiamo davvero insieme.  

UPF ritiene che le aree di attenzione del G20 YEA 2025—leadership giovanile, imprenditorialità etica, innovazione inclusiva e sostenibilità—siano pilastri essenziali per costruire un futuro pacifico e giusto. Condividiamo la vostra convinzione che responsabilizzare i giovani leader a innovare con integrità possa generare soluzioni alle sfide di oggi. Questa visione è in linea con il Pact for the Future delle Nazioni Unite, che chiede un coinvolgimento significativo dei giovani nei processi decisionali globali e pone in risalto la giustizia intergenerazionale come fondamento della governance futura. Insieme, affermiamo che la voce e la visione dei giovani devono essere al centro della costruzione del mondo di domani.  

Rimettere in ordine la nostra casa comune: Giornata Mondiale della Pulizia 2025

Il 20 settembre 2025 la Universal Peace Federation (UPF) si unisce alla comunità internazionale

nell’osservanza della Giornata Mondiale della Pulizia, ricorrenza riconosciuta dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per la sua capacità di mobilitare azioni concrete a sostegno degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Nata in Estonia nel 2008 e cresciuta a scala globale dal 2018 grazie alla rete Let’s Do It World, questa iniziativa guidata dai cittadini oggi unisce partner in molte regioni e settori. Alla vigilia della Giornata Internazionale della Pace (21 settembre), è quanto mai opportuno rimettere in ordine la nostra casa comune—partendo dai nostri quartieri, dai fiumi e dagli spazi condivisi—così che il servizio di oggi rafforzi le fondamenta della pace di domani.  

UPF afferma che la cura del creato comincia con la dignità umana e con i legami di famiglia e comunità. Guidati dalla visione dei nostri fondatori, la Dr.ssa Hak Ja Han e il compianto Rev. Sun Myung Moon, promuoviamo una cultura del vivere per il bene degli altri, in cui interdipendenza, prosperità condivisa e valori universali costituiscono il fondamento di una pace sostenibile. I fondatori hanno sottolineato la vocazione dell’umanità a essere amministratori responsabili in armonia con la natura, allineando il progresso scientifico all’etica spirituale per tutelare il creato per le generazioni future. In questo stesso spirito di leadership etica, il Premio Sunhak per la Pace 2025 ha onorato Wanjira Mathai (Kenya), presidente del Green Belt Movement, le cui iniziative comunitarie promuovono il ripristino ecologico; il Movimento ha piantato oltre 51 milioni di alberi.  

15 settembre 2025

Libertà con responsabilità: una visione per il rinnovamento democratico

Dichiarazione della UPF per la Giornata Internazionale della Democrazia

Nel giorno in cui le Nazioni Unite celebrano la Giornata Internazionale della Democrazia, il 15 settembre 2025, la Universal Peace Federation (UPF) riafferma il proprio impegno ai principi della governance partecipativa, della leadership etica e della dignità intrinseca di ogni persona. In questo ventesimo anniversario dalla nostra fondazione, siamo guidati dalla visione che ispirò la nascita di UPF: un mondo in cui la leadership sia radicata nella coscienza e nel servizio, e in cui l’umanità sia unita come un’unica famiglia globale.  

L’osservanza di quest’anno si svolge sullo sfondo di una fiducia erosa nelle istituzioni, divisioni sociali sempre più profonde e della diffusione della disinformazione. In risposta, l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite—specie l’Obiettivo 16—sottolinea l’importanza di una governance inclusiva, responsabile e trasparente. Testi fondativi come la Dichiarazione universale dei diritti umani, il Patto internazionale sui diritti civili e politici e le pertinenti risoluzioni del Consiglio dei diritti umani affermano che le libertà di pensiero, di espressione, di riunione e di partecipazione sono essenziali per società giuste e resilienti.  

13 settembre 2025

12 settembre 2025

Discorso commemorativo – 20º anniversario della Universal Peace Federation

Dr. Tageldin Hamad, Presidente, Universal Peace Federation

Eccellenze, Ambasciatori per la Pace di UPF, avanguardia della speranza, e cari amici da tutto il mondo, care sorelle e cari fratelli, è per me un profondo onore essere con voi in questa occasione memorabile: il 20º anniversario della Universal Peace Federation.

Mentre a New York si apre l’80ª Sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con il tema “Meglio insieme: 80 anni e oltre per Pace, Sviluppo e Diritti Umani”, UPF riafferma il suo forte impegno verso questi ideali universali. Da due decenni lavoriamo a promuovere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile attraverso iniziative concrete in ambito educativo, di costruzione della pace, tutela dell’ambiente, parità di genere, coinvolgimento dei giovani e cooperazione interreligiosa. In quanto ONG con status consultivo generale presso l’ECOSOC, sappiamo che pace, dignità e sviluppo sono inseparabili e che un mondo giusto e sostenibile nasce dalla convinzione che siamo un’unica famiglia umana con Dio al centro.

Dare forma al sogno

Oggi celebriamo non solo un’organizzazione, ma un sogno. Un sogno plasmato ben prima del 2005 e inaugurato al Lincoln Center, quando i nostri fondatori, la dr.ssa Hak Ja Han e il compianto rev. dr. Sun Myung Moon, lanciarono UPF e intrapresero uno storico tour mondiale di 100 giorni in oltre 100 nazioni. Incontrarono presidenti e parlamentari, leader religiosi e accademici, chiamando persone in tutto il mondo a unirsi dietro una visione di pace radicata in valori spirituali e principi universali.

11 settembre 2025

Sorgere dal Sud: un nuovo orizzonte per la pace globale

Dichiarazione della Universal Peace Federation per la Giornata delle Nazioni Unite dedicata alla Cooperazione Sud-Sud

Il 12 settembre, la Universal Peace Federation si unisce alla comunità delle Nazioni Unite nel celebrare la Giornata per la Cooperazione Sud-Sud. Questa ricorrenza riafferma il crescente protagonismo dei Paesi in via di sviluppo nel plasmare un mondo più equilibrato, resiliente e armonioso. Radicata nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, essa celebra partenariati fondati non sulla dipendenza, ma sul rispetto reciproco, sulla condivisione delle conoscenze e sulla solidarietà regionale.  

Il Sud globale non è un destinatario passivo della storia. Ne è l’autore vivente. In Asia, Africa, America Latina e Pacifico sta emergendo una nuova generazione di leader, educatori e costruttori di pace, portatrice di soluzioni nate dall’esperienza e radicate nelle comunità. La Universal Peace Federation ritiene che una pace durevole inizi quando queste voci sono ascoltate, sostenute e responsabilizzate. I nostri fondatori, la dr.ssa Hak Ja Han e il compianto rev. dr. Sun Myung Moon, hanno insegnato che il vero sviluppo non nasce dal potere o dal possesso, ma dal vivere per il bene degli altri.  

Costruire la pace all’ombra della tragedia: 24 anni dopo l’11 settembre

Nel ventiquattresimo anniversario degli attentati terroristici dell’11 settembre 2001, la Universal Peace
Federation si unisce con solennità al mondo nel ricordare le vittime, onorare i sopravvissuti e riaffermare la nostra aspirazione condivisa a un futuro libero dalla violenza e dalla paura. Gli eventi di quel giorno hanno causato quasi 3.000 vittime provenienti da oltre 90 Paesi e hanno segnato una svolta profonda negli sforzi globali per contrastare l’estremismo e promuovere la sicurezza umana.  

Nell’immediato dopoguerra degli attentati, la nostra organizzazione predecessora, la Interreligious and International Federation for World Peace (IIFWP), convocò a New York una conferenza per la pace. Quell’urgenza riunì voci di fede, di governo e della società civile per respingere la cultura del capro espiatorio e seminare i primi semi della guarigione. I nostri fondatori, il Rev. Sun Myung Moon e la Dr.ssa Hak Ja Han, sottolinearono che nessuna religione dovrebbe essere condannata per le azioni di pochi che ne distorcono il messaggio. La fede, insistevano, non è causa di violenza, ma sorgente di compassione e di pace.

10 settembre 2025

C’è bisogno di vita, c’è bisogno di te: un appello delle religioni del mondo

Dichiarazione della Universal Peace Federation in occasione della Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio

Il 10 settembre, Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio, la Universal Peace Federation afferma la sacralità della vita e la nostra responsabilità condivisa di camminare accanto a chi soffre. Il suicidio non è solo una tragedia personale; è una ferita inferta alle famiglie, alle comunità e, in ultima analisi, al nostro destino umano condiviso. Oggi ricordiamo coloro che abbiamo perduto e rinnoviamo il nostro impegno a essere custodi di speranza, guarigione e dignità per tutti.

Le religioni del mondo parlano con una sola voce: la vita è un dono divino, da non abbandonare nella disperazione.

Nel Cristianesimo, la vita ci è affidata da Dio, che conosce ciascuna anima per nome. L’apostolo Paolo insegna: «Non sapete che i vostri corpi sono tempio dello Spirito Santo…? Voi non appartenete a voi stessi; siete stati comprati a caro prezzo». Il messaggio di Cristo è chiaro: anche la sofferenza più profonda può essere redenta. La disperazione non ha l’ultima parola. La risurrezione sì. La tradizione cristiana chiama i credenti alla perseveranza, alla fede nella prova e alla responsabilità sacra di sostenere i cuori affranti.

Appello alla calma e a una leadership responsabile in Nepal

Un messaggio per la pace, il dialogo e l’unità nazionale da parte della Universal Peace Federation

In questo momento di accresciuta tensione per il popolo del Nepal, la Universal Peace Federation rivolge questo sentito appello, nello spirito duraturo di armonia che unisce tutti i popoli.

Il Nepal è una terra di profonda eredità spirituale, culla di compassione e saggezza, dove gli insegnamenti del Buddha e le tradizioni del dharma hanno a lungo sostenuto l’ideale della pacifica convivenza tra culture e fedi diverse. Questa eredità di nonviolenza è un faro per il mondo. Oggi siamo certi che proprio tale eredità offra la forza necessaria per affrontare le attuali sfide con grazia e saggezza.

I momenti di collera possono innescare divisioni, ma la storia non è forgiata dalle tempeste che attraversiamo, bensì dai ponti che costruiamo insieme in mezzo ad esse. Ora è il tempo di mantenere calma, dignità e rispetto reciproco—non come slogan, ma come fondamenta della resilienza collettiva.

Incoraggiamo i leader del Nepal ad abbracciare la saggezza e la ponderazione; a confrontarsi con le preoccupazioni della popolazione creando forum inclusivi per un dialogo in buona fede, in cui ogni voce possa essere ascoltata e presa in considerazione attraverso le istituzioni democratiche della nazione, pilastro di una società giusta e stabile; e a sostenere lo stato di diritto, che protegge tutti i cittadini e rafforza il tessuto morale della nazione.

5 settembre 2025

VIOLENTO TERREMOTO NELL’AFGHANISTAN ORIENTALE. MOLTE VITTIME ED INGENTI DANNI, MA NOTEVOLE È LA FORZA SPIRITUALE DIMOSTRATA DAGLI ABITANTI

Emilio Asti

Poco prima della mezzanotte del 31 agosto, quando molti stavano già dormendo, un violento sisma di

magnitudo 6 della scala Richter, calcolato a una profondità di 8 km dal suolo, con epicentro a circa 40 km dalla città di Jalalabad, capoluogo della provincia di Nangahar nell’Afghanistan orientale, non lontana dal confine pakistano, ha colpito quella zona. Si sono poi verificate scosse di assestamento, che hanno aggravato la situazione e provocato ulteriore panico tra la popolazione, già duramente colpita. Oltre alla provincia di Nangahar il terremoto ha colpito anche le province di Kunar e Laghman, a ridosso del confine col Pakistan. L’effetto si è fatto sentire anche in altre zone del Paese e nella parte occidentale del Pakistan. Si calcola che vi siano stati circa 1500 morti ed oltre 3000 feriti, ma probabilmente, anche secondo la Mezzaluna Rossa afgana, la principale organizzazione umanitaria del Paese, il bilancio delle vittime pare purtroppo destinato ad aumentare.

26 agosto 2025

Iniziativa per la Pace nel Nord-Est Asiatico

Promuovere il dialogo e la riconciliazione nella penisola coreana

In vista del vertice del 25 agosto 2025 tra i presidenti degli Stati Uniti e della Corea del Sud, che si preannuncia incentrato sulle strategie di difesa e sulle misure di deterrenza nella penisola coreana, la Northeast Asia Peace Initiative (NEAPI) della Universal Peace Federation presenta un quadro complementare. Questa iniziativa promuove la riconciliazione attraverso un costante impegno della società civile, al fine di facilitare dialogo e scambi come vie verso un’armonia duratura.  

Contestualizzare la NEAPI all’ombra di un vertice sulla sicurezza

Il vertice USA–Corea del Sud si svolge in un contesto di tensioni crescenti, tra i progressi nucleari della Corea del Nord e l’intensificarsi delle competizioni tra grandi potenze, fattori che hanno accresciuto la centralità della preparazione militare e delle alleanze. I precedenti storici mostrano che una pace sostenibile nella penisola coreana richiede più di patti difensivi; sebbene i precedenti summit inter-coreani e i negoziati sulla denuclearizzazione abbiano prodotto progressi incrementali, essi si sono spesso arenati per la diffidenza radicata. La NEAPI introduce un modello di diplomazia di secondo canale (Track II), incentrato su interazioni guidate dalla cittadinanza, per integrare gli sforzi dei governi. Essa sostiene che la deterrenza debba essere affiancata dal dialogo, e la sicurezza rafforzata da connessioni culturali.  

Leader interreligiosi si impegnano a restare uniti per la libertà religiosa

Seul, Corea del Sud — La Conferenza Mondiale dei Leader Religiosi 2025 ha riunito a Seul 60 leader di
fede internazionali, studiosi e promotori della pace provenienti da 16 nazioni, sotto la guida visionaria della dott.ssa Hak Ja Han Moon, cofondatrice della UPF. Nell’arco di cinque giorni, dal 19 al 23 agosto 2025, la conferenza ha affermato il diritto universale alla libertà religiosa, celebrato la solidarietà interreligiosa e rafforzato l’impegno a costruire un’unica famiglia sotto Dio.  

Con partecipanti cristiani, musulmani, ebrei, sikh, induisti, buddhisti, rappresentanti di tradizioni indigene e di altre fedi, l’incontro è stato una testimonianza vivente della verità che, nel suo nucleo, la fede ci chiama a onorare Dio servendo l’umanità.  

La conferenza si è aperta con un banchetto di benvenuto, con preghiere interreligiose, esibizioni culturali e saluti di leader globali, creando un’atmosfera di rispetto, dignità e finalità condivisa. Nel secondo giorno, una Celebrazione Interreligiosa e Cerimonia dell’Acqua ha dimostrato l’armonia della preghiera tra fedi diverse.  

18 agosto 2025

Una Famiglia con Dio al centro: Al fianco del Popolo Afghano nel Giorno dell’Indipendenza

19 agosto 2025

In occasione della Giornata dell’Indipendenza dell’Afghanistan, la Universal Peace Federation porge le sue più sentite congratulazioni al popolo afghano. Questa giornata, celebrata ogni anno il 19 agosto, ricorda il momento di orgoglio in cui l’Afghanistan riconquistò piena sovranità e indipendenza nel 1919. È un giorno di unità e dignità nazionale condivisa, onorato dagli afghani di tutte le tradizioni e comunità. Possano queste celebrazioni ispirare rinnovata speranza e solidarietà tra tutti coloro che hanno a cuore il futuro dell’Afghanistan.

La Universal Peace Federation (UPF) esprime profonda preoccupazione per la situazione in Afghanistan, mantenendo fermo un messaggio di speranza e solidarietà. Dopo decenni di conflitto, l’Afghanistan si trova a un punto di svolta cruciale. Con la riduzione della violenza, si è aperta un’opportunità per consolidare una pace duratura. Tuttavia, il popolo afghano continua ad affrontare urgenti sfide umanitarie, tra cui povertà, sfollamento e accesso limitato alle cure sanitarie.

Onorare le Forze e la Cultura dell’Afghanistan

L’Afghanistan è la culla di una delle civiltà più antiche e durature al mondo, con una storia che supera i 5.000 anni. Dalle prime culture dell’Oxus e della Battriana-Margiana al suo ruolo come centro di apprendimento islamico e di scambi commerciali, la terra afghana è stata per secoli crocevia di civiltà. Traendo saggezza dall’eredità di stimati leader comunitari e religiosi nel corso della lunga e dignitosa storia afghana,

17 agosto 2025

Un appello alla pace tra la RDC e il Ruanda

La Universal Peace Federation (UPF) esprime preoccupazione per le tensioni ricorrenti tra la Repubblica Democratica del Congo (RDC) e il Ruanda. Mentre alcuni leader religiosi e della società civile a livello nazionale, così come diversi attori regionali e internazionali, invocano la de-escalation, la UPF sottolinea l’urgente necessità di costruire fiducia e cooperazione nella regione dei Grandi Laghi dell’Africa centrale.

La UPF accoglie con favore la Risoluzione 2773 (2025) del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che chiede la cessazione delle ostilità, il ritiro delle forze straniere dall’est della RDC e l’apertura di corridoi umanitari. Siamo al fianco dell’ONU e dell’Unione Africana nel promuovere e far avanzare una soluzione pacifica e un dialogo inclusivo per una vera riconciliazione. La UPF accoglie inoltre con favore i recenti sforzi di pace intrapresi dagli Stati Uniti d’America per affrontare le tensioni tra la Repubblica Democratica del Congo e il Ruanda.

In qualità di ONG con status consultivo generale presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC), la UPF promuove una pace radicata nell’interdipendenza e nei valori condivisi. Attraverso i suoi capitoli in Ruanda e nella RDC, realizziamo progetti di riconciliazione, educazione alla pace, educazione del carattere, leadership femminile e cooperazione transfrontaliera. Le nostre iniziative coinvolgono figure politiche, giovani leader, leader religiosi e leader della società civile.

11 agosto 2025

Tunnel della Pace dello Stretto di Bering

Un ponte per una nuova era di cooperazione internazionale

Le notizie su un possibile incontro tra i presidenti Vladimir Putin e Donald Trump in Alaska hanno riacceso il dibattito sul tunnel dello Stretto di Bering, un progetto a lungo immaginato e da molti visto come un potenziale simbolo di costruzione della pace e cooperazione. I sostenitori sostengono che un simile collegamento intercontinentale tra Russia e Stati Uniti potrebbe fungere sia da rotta di trasporto pratica sia da gesto verso relazioni migliorate.

In un’epoca di rinnovati appelli alla stabilità e a un impegno costruttivo, pochi progetti eguagliano il potenziale simbolico e pratico del proposto Tunnel della Pace dello Stretto di Bering. Questa infrastruttura ferroviaria che collegherebbe l’Alaska e la regione russa della Chukotka unirebbe i continenti americano ed eurasiatico. Secondo i promotori, essa ha il potenziale di segnare l’inizio di una nuova era di dialogo e collaborazione tra Stati Uniti, Russia e altre nazioni, offrendo un canale per una comunicazione e una cooperazione migliorate.

L’idea di collegare l’Eurasia e il Nord America attraverso lo Stretto di Bering risale alla fine del XIX secolo. Nel 1890 William Gilpin, primo governatore territoriale del Colorado, propose una ferrovia intercontinentale con un tunnel sotto lo Stretto di Bering come parte di una rete globale di trasporti. Anche il Canada esplorò concetti di espansione ferroviaria settentrionale tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, come percorsi verso Dawson City, che avrebbero potuto essere integrati in un sistema transcontinentale più ampio.

9 agosto 2025

Mantenere l’imperativo della pace di fronte alla crescente retorica nucleare

2 agosto

Mentre la Universal Peace Federation segna il 50º giorno della sua Campagna di 100 giorni per la Pace, che conduce alla Giornata Internazionale della Pace dell’ONU del 21 settembre, richiamiamo con urgenza l’attenzione sull’escalation delle minacce nucleari. Come ha avvertito il Segretario Generale dell’ONU António Guterres, «l’umanità è sull’orlo del precipizio… è tornato il ricatto nucleare», avvicinandoci alla catastrofe umanitaria. Ispirati dai cofondatori della UPF, la dott.ssa Hak Ja Han e il compianto Rev. Sun Myung Moon, promuoviamo la pace attraverso il dialogo, il rispetto reciproco e la visione di Un’unica Famiglia sotto Dio.

La Crisi dei Missili di Cuba del 1962, risolta grazie alle comunicazioni tra il presidente Kennedy e il premier Chruščëv, con concessioni reciproche — la rimozione dei missili sovietici da Cuba in cambio dello smantellamento dei missili statunitensi in Turchia — rappresenta una lezione cruciale di coraggio diplomatico. Un simile dialogo rimane la linea di salvezza essenziale dell’umanità in conflitti moderni complicati da disinformazione e proliferazione di molteplici attori.

7 agosto 2025

La Universal Peace Federation dichiara l’Unità Spirituale e la Libertà Religiosa

Conferenza di Leadership Interreligiosa 2025, Repubblica di Corea

Dal 5 all’8 agosto 2025, la Universal Peace Federation ha organizzato la Conferenza di Leadership Interreligiosa sul tema “Libertà Religiosa e Valori Universali” presso il Lotte Hotel World di Seoul, in Corea. Questo incontro ha riunito oltre 250 leader religiosi, provenienti sia dalla Corea che dall’estero, tra cui 65 delegati da Stati Uniti, Europa, Sud America e Asia. Tra i presenti vi erano arcivescovi, vescovi, pastori e leader interreligiosi rappresentanti una vasta gamma di tradizioni e regioni spirituali. La conferenza è stata la prima di una serie di appuntamenti previsti due volte al mese fino a dicembre, con una partecipazione stimata di oltre 4.000 leader religiosi di tutto il mondo. Insieme, ci siamo impegnati a difendere i principi sacri della libertà religiosa e della dignità spirituale che uniscono tutta l’umanità.

Il Dr. Tageldin Hamad, presidente della Universal Peace Federation, si è rivolto alla conferenza con le seguenti riflessioni.

La Conferenza di Leadership Interreligiosa 2025, tenutasi in Corea, è stata per me un momento di urgente chiarezza morale. Come presidente della Universal Peace Federation, sono stato profondamente commosso nell’accogliere leader religiosi e decisori politici da tutto il mondo in risposta a una preoccupazione crescente che tutti condividiamo: l’erosione della libertà religiosa e dei valori spirituali.

5 agosto 2025

IL SUFISMO. LA CORRENTE MISTICA DELL’ISLAM

Presente in tutto il mondo islamico e anche in Occidente, il Sufismo, fenomeno spirituale di grande portata, introduce elementi innovativi rispetto all’Islam tradizionale e continua a esercitare notevole interesse.

di Emilio Asti

Il misticismo attraversa tutte le principali religioni, e anche l’Islam non fa eccezione, contraddicendo un’immagine spesso superficiale. Il Sufismo, cui sono attribuite varie definizioni, ha radici molto antiche e ha profondamente influenzato la storia dell’Islam. Secondo alcuni studiosi, questa disciplina spirituale risale allo stesso profeta Maometto, che pregava e digiunava nella grotta di Hira, presso la Mecca, dove ricevette la prima rivelazione del Corano. Si narra che anche alcuni suoi compagni abbiano scelto il ritiro dal mondo per cercare una spiritualità più profonda. I primi mistici islamici furono influenzati dal Cristianesimo e, in parte, anche da Induismo e Buddismo, traendo ispirazione dalle pratiche dei monaci eremiti del deserto egiziano e siriano.

Dall’Africa all’Asia Centrale e Meridionale, fino al Sud-Est asiatico e ai Balcani, il Sufismo ha avuto un’ampia diffusione; e, nonostante la diversità etnica e linguistica, i Sufi hanno condiviso valori comuni. In Occidente, diversi gruppi si ispirano agli insegnamenti dei maestri sufi; in Italia fu particolarmente noto Gabriele Mandel Khan, studioso e autore di numerose opere. Alcuni ritengono che anche San Francesco d’Assisi, soprattutto con il Cantico delle Creature, sia stato influenzato da questa corrente, considerando i suoi rapporti col mondo islamico. Il cantante Franco Battiato, interessato alla dimensione mistica, in alcune sue canzoni ha espresso sentimenti riconducibili al Sufismo.

Quando l’acqua manca: il volto umano della crisi climatica nel Sahel

La crisi climatica ha molte facce, ma poche sono così drammatiche come quella che si consuma ogni giorno nel Sahel. Qui, la sete non è solo fisica: è sete di giustizia, sviluppo, cooperazione. L’articolo che segue, a firma di Giorgio Gasperoni, ci accompagna in una delle aree più fragili del pianeta, dove la scarsità d’acqua alimenta conflitti, migrazioni e povertà. Ma ci sono anche semi di speranza: visioni, progetti e iniziative capaci di invertire la rotta. Perché l’acqua può dividere, ma anche unire. La scelta è nostra.

di Giorgio Gasperoni

L’acqua, fonte essenziale di vita, è oggi al centro di una crescente crisi globale. L’aumento della popolazione e i cambiamenti climatici rendono la scarsità idrica una delle sfide più urgenti del nostro tempo. Secondo l’ONU, oltre 2 miliardi di persone vivono in aree con grave stress idrico, e la domanda globale potrebbe aumentare del 55% entro il 2050. Questo scenario minaccia non solo la sicurezza alimentare e sanitaria, ma alimenta anche conflitti e instabilità.

Conflitti globali legati all’acqua

In molte regioni del mondo, l’accesso limitato all’acqua ha generato forti tensioni:

• Medio Oriente: le risorse del Giordano e del Tigri-Eufrate sono al centro di contese tra Israele, Giordania, Siria e Iraq.

• Asia meridionale: il controllo dell’Indo è un nodo critico tra India e Pakistan.

• Africa settentrionale: la diga etiope GERD ha suscitato allarmi in Egitto e Sudan per la riduzione del flusso del Nilo.

4 agosto 2025

Mantenere l’Imperativo della Pace nell’Era Nucleare

Una Chiamata alla Vigilanza e al Dialogo

Premessa alla riflessione sull’imperativo della pace nell’era nucleare

Nell’ambito della sua Campagna di 100 giorni per la Pace, la Universal Peace Federation richiama l’attenzione sull’aumento delle tensioni e della retorica nucleare tra le superpotenze. Il ritorno delle minacce nucleari nel dibattito globale ci ricorda quanto la pace sia fragile e quanto sia urgente la nostra responsabilità collettiva.

La storia ci insegna che il dialogo può evitare il disastro. La Crisi dei Missili di Cuba rappresenta una lezione: negoziati fondati su principi possono disinnescare anche le minacce più gravi. Oggi dobbiamo nuovamente scegliere la cooperazione al posto dello scontro, nello spirito dell’umanità come un’unica famiglia sotto Dio.

Gli sforzi globali per il disarmo hanno registrato progressi, ma occorre fare ancora di più. L’attuale quadro normativo va rafforzato, e tutte le nazioni devono rinnovare il loro impegno per una visione condivisa di un mondo libero dalla minaccia della distruzione nucleare.

Siamo convinti che la pace inizi nel cuore, ma debba essere vissuta attraverso azioni che attraversano confini, culture e ideologie. Le voci della società civile, degli educatori e delle comunità religiose sono fondamentali per costruire fiducia e promuovere una cultura di pace.

Uniamoci per un futuro fondato sulla dignità, sul dialogo e sulla sicurezza condivisa. Il disarmo non è un sogno, è una scelta. È il momento di compierla, vivendo per il bene degli altri.

Mantenere l’Imperativo della Pace nell’Era Nucleare

Riaffermare la responsabilità di fronte a una crescente retorica nucleare

Mentre la Universal Peace Federation celebra il 50º giorno della sua Campagna di 100 giorni per la Pace, che culminerà con la Giornata Internazionale della Pace dell’ONU il 21 settembre, richiamiamo con urgenza l’attenzione sull’escalation delle minacce nucleari. Come avvertito dal Segretario Generale dell’ONU António Guterres, «l’umanità è sull’orlo del precipizio… è tornato il ricatto nucleare», avvicinandoci così alla catastrofe umanitaria . Ispirati dai fondatori della UPF, la dott.ssa Hak Ja Han e il defunto Rev. Sun Myung Moon, promuoviamo la pace attraverso il dialogo, il rispetto reciproco e la visione di «Una Famiglia sotto Dio».

29 luglio 2025

Rapporti Italia-Africa e il Piano Mattei: Sviluppi, Sinergie con l’UE e Prospettive Future

Il Piano Mattei per l’Africa è una strategia lanciata dal governo italiano, guidato da Giorgia Meloni, con l’obiettivo di rafforzare i rapporti tra Italia e Paesi africani attraverso un nuovo partenariato. L’iniziativa intende contrastare le cause profonde delle migrazioni forzate, promuovere lo sviluppo sostenibile e favorire una cooperazione “alla pari”, distante da logiche neocoloniali.

di Redazione

Il piano prende il nome da Enrico Mattei, fondatore dell’ENI, che già negli anni ’50 promuoveva una visione di cooperazione energetica equa con i Paesi produttori. Ma cosa significa davvero “partenariato alla pari” in un contesto così segnato da eredità storiche e nuove sfide globali?

Obiettivi e Contesto Geopolitico

Il Piano Mattei si inserisce in una cornice più ampia che include la strategia Global Gateway dell’Unione Europea, la quale prevede per il periodo 2021-2027 un impegno di 150 miliardi di euro destinati ai partner africani.

L’Italia ambisce a giocare un ruolo di primo piano in questo scenario geopolitico, proponendo un approccio complementare, ma con una propria impronta strategica.

28 luglio 2025

Vertice Mondiale 2025: Una Nuova Era di Pace e Prosperità

La cerimonia di apertura del World Summit 2025, un evento organizzato dalla Universal Peace Federation (UPF) in Corea del Sud. Leader politici e religiosi di varie nazioni si sono riuniti per discutere le sfide globali contemporanee e promuovere un'era di pace e prosperità. I discorsi hanno toccato temi come la riunificazione coreana, il ruolo delle Nazioni Unite, la diplomazia basata sulla fede e la necessità di cooperazione internazionale. I partecipanti hanno sottolineato l'importanza di affrontare conflitti, disuguaglianze e crisi ambientali attraverso il dialogo e l'azione collettiva. L'incontro ha visto la partecipazione di figure di spicco come ex Capi di Stato, Primi Ministri e rappresentanti di organizzazioni internazionali, evidenziando un impegno condiviso verso la costruzione di un mondo più pacifico. L'anniversario delle Nazioni Unite e la divisione della penisola coreana sono stati temi centrali, con un forte accento sulla speranza di riconciliazione e stabilità nella regione.

di Redazione

La "World Summit 2025 Opening Ceremony" è stata organizzata dalla Universal Peace Federation (UPF) con il tema "Sfide contemporanee all'ordine mondiale: stabilire una nuova era di pace e prosperità". L'evento si è tenuto nella Repubblica di Corea, a circa 35 miglia dal confine con la Corea del Nord e la DMZ.

L’occasione del Vertice è stata la commemorazione dell’80º anniversario delle Nazioni Unite, nonché della liberazione e della successiva divisione della penisola coreana. L’obiettivo principale del Vertice è stato quello di riunire leader politici e religiosi, insieme a esperti di vari settori – tra cui il sociale, la cultura e la comunicazione – per esplorare modalità idonee a realizzare un mondo di pace, con particolare attenzione alla riunificazione pacifica della Corea del Nord e della Corea del Sud.

Tre percorsi di pace: i vincitori del Sunhak Peace Prize

di Redazione

Il Sunhak Peace Prize premia individui e organizzazioni che si distinguono per il loro contributo alla costruzione di un mondo più giusto, sostenibile e pacifico. L’edizione più recente ha celebrato tre figure straordinarie: una ambientalista, un attivista globale e un innovatore dell’educazione. I loro progetti affrontano sfide cruciali per l’umanità — il cambiamento climatico, la povertà e la formazione di leader etici — e ci mostrano come sia possibile costruire la pace attraverso azioni concrete e visioni coraggiose.

Wera Maathai: l’eredità verde che genera pace

Figlia della celebre Wangari Maathai, premio Nobel per la Pace, Wera Maathai ha raccolto con determinazione il testimone della madre, diventando direttrice del Green Belt Movement nel 2012. Attraverso questa iniziativa ha promosso il rimboschimento in vaste aree del continente africano, piantando decine di milioni di alberi e rivitalizzando comunità locali.

La sua visione è chiara: il degrado ambientale alimenta i conflitti; il ripristino della natura, invece, semina pace. Non si tratta solo di ecologia, ma di giustizia intergenerazionale e di equità di genere.

Nel 2019, Wera è diventata vicepresidente del World Resources Institute, portando il suo messaggio sui grandi palcoscenici internazionali. Attualmente guida l’ambiziosa iniziativa AFR100, che mira a rigenerare 100 milioni di ettari di terre degradate in Africa entro il 2030.

Alla guida anche della Wangari Maathai Foundation, lavora per potenziare le giovani generazioni africane, promuovendo una leadership coraggiosa e orientata al bene comune. Il suo impegno intreccia natura, giustizia e futuro: una vera architettura della pace dal basso.

Sunhak Peace Prize 2025: Celebrazione e Riconoscimenti

Il Sunhak Peace Prize 2025 ha celebrato figure eccezionali impegnate per la pace, la democrazia, l’ambiente e lo sviluppo. In questa sesta edizione, svoltasi in Corea del Sud, cinque premiati e due riconoscimenti speciali hanno incarnato la visione di “una famiglia con Dio al centro”.

di Redazione

La sesta edizione del Sunhak Peace Prize si è svolta in un clima di intensa ispirazione e speranza condivisa, all’insegna del riconoscimento verso coloro che dedicano la propria vita alla costruzione di un mondo più pacifico e prospero. L’evento ha riunito illustri ospiti e leader da tutto il mondo, inclusi membri delle famiglie dei fondatori, oratori parlamentari provenienti da circa 40 Paesi e componenti del comitato del premio, tra cui Thomas Walsh, Thomas McDevitt, Yeon Ah Moon e Charles S. Yang.

La cerimonia si è aperta con calorosi applausi per accogliere gli ospiti presenti, sia dalla Corea che dall’estero. Il Dr. Thomas Walsh, co-presidente del comitato del Sunhak Peace Prize, ha espresso il suo onore nel dare il benvenuto alla cerimonia, ricordando come il premio, fondato dieci anni fa sulla visione della Dr. Hak Ja Han Moon e in apprezzamento per l’opera del suo defunto marito, il Reverendo Sun Myung Moon, riconosca individui che incarnano l’ideale di una pace duratura, costruita trascendendo le divisioni e rispettando la dignità intrinseca di ogni persona quale figlio o figlia di Dio.

Ha sottolineato che i premiati non sono semplici spettatori della storia, ma testimoni di ciò che è possibile quando visione, convinzione, compassione e coscienza convergono nell’azione.

Il miracolo della nascita: l’inizio di un’avventura alla scoperta della vita

“Il dono della vita: la nascita” è il tema del webinar svoltosi lunedì 31 marzo 2025, organizzato dall’Associazione Interreligiosa per la Pace e lo Sviluppo (IAPD-Italia), un progetto di Universal Peace Federation.

di Vittorio Patanella

Primo di una serie di incontri pubblici del ciclo “Il corso e il valore della vita umana: dimensione spirituale e vita pratica”, il webinar ha visto la partecipazione di don Valentino Cottini, sacerdote diocesano di Verona; di Tenzin Khentse, monaco buddista di tradizione tibetana; e di Maria Gabriella Mieli, Relazioni esterne di UPF Italia, moderatrice. 

Dopo il saluto iniziale di Carlo Zonato, presidente di Universal Peace Federation (UPF Italia), che ha delineato le finalità delle organizzazioni promotrici e dell’evento, la moderatrice ha presentato il primo relatore, don Valentino Cottini.

Biblista e islamologo, ha esordito illustrando la prospettiva cristiana cattolica sulla nascita, mettendo in evidenza che ogni vita è ricevuta da Dio e che il Suo spirito fecondatore, che aleggia sulle acque primordiali, è il simbolo di una vita che radicalmente non appartiene all’uomo.

Per questo viene guardato con sospetto ogni tentativo di creare vite umane, prescindendo dalla generazione naturale dell’unione tra un uomo e una donna. Ha ricordato che la concezione della vita umana è frutto dell’unione d’amore e non solo di due gameti, e che il nuovo essere è unico e irripetibile, con i genitori al suo servizio fino alla sua autonomia.