4 marzo 2013

IL PONTE DI TEK PIÙ LUNGO AL MONDO

di Carlo Alberto Tabacchi,
Gennaio 2013

Delicatezza, discrezione, dolcezza, tranquillità, mitezza, silenzio, compostezza, disponibilità, grazia, gentilezza, armonia sono le caratteristiche che ho assaporato in 15 giorni di soggiorno a Myanmar (ex Birmania).

Tra i tanti piacevoli momenti trascorsi nel paese asiatico, il ponte Ubein, a sud di Mandalay, la seconda città, mi ha conquistato. Fu costruito nel 1849 e serviva a collegare il villaggio di Amarapura ("cittadina immortale") alla campagna durante il periodo del monsone.

E' il ponte pedonale più lungo ai mondo composto di tek: legno, come si sa, formidabile per resistenza, molto utilizzato per la costruzione di abitazioni e barche. Due gravi inondazioni nel 1946 e nel 1973 hanno distrutto una piccola- parte delle 1086 colonne in legno che reggono la struttura: è lungo complessivamente 1200 metri.

Sospeso a circa 4 metri dal fiume, è particolarmente apprezzato dai monaci del vicino monastero ed amato dai giovani locali: nel ponte si prende il fresco al tramonto, si incontrano gli amici, si passeggia lentamente. Dal ponte si ammirano placide anatre, misurati pescatori, un paio di lontani baobab, alcune pagode vicino al bosco, colorate bancarelle ricolme di semplici oggetti locali per i turisti, una briosa varietà di gente su e giù per il ponte. Quando il fiume si secca, gli agricoltori del luogo ne approfittano per coltivare riso, mais, arachidi e sesamo.

E soprattutto si contempla uno splendido ed incomparabile tramonto, in una magnifica e rarefatta atmosfera, mentre il sole, anch'esso delicato, cala nascondendosi al di là del bosco.

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