di Giorgio Gasperoni
Nel 1990, la Interreligious Religious Foundation, l'organizzazione che ha dato vita in seguito all'IIFWP nel 1999 e all'UPF nel 2005, ha organizzato la Seconda Assemblea delle Religioni del Mondo. Qui di seguito riportiamo la dichiarazione conclusiva di quell'importante Assemblea. La Prima Assemblea svoltasi nel 1985 e questa Seconda Assemblea del 1990, hanno posto le basi per i successivi lavori in collaborazione con l'Organizzazione delle Nazioni Unite, fino a celebrare la settimana dell'Armonia tra le Fedi nel 2011.
Noi che abbiamo partecipato alla Seconda Assemblea delle Religioni del Mondo, tenutasi a San Francisco dal 15 al 21 Agosto 1990, ci uniamo nel fare le seguenti tre affermazioni sulla centralità della religione nella vita e nella società:
Riaffermiamo la nostra dedizione alla libertà religiosa in tutto il mondo.
Dichiariamo la nostra convinzione che i valori religiosi e spirituali hanno la supremazia sopra le realizzazioni puramente materiali, ed invero che è solo attraverso la fedeltà a questi valori che l'umanità camminerà sulla strada del vero progresso. Cerchiamo in tutto di riflettere la bontà divina che dà significato alla vita umana.
In questo tempo di aspettativa mondiale, ci determiniamo a lottare per un nuovo ordine internazionale basato sulla pace, la giustizia e la fraternità. Proclamiamo l'unità della famiglia umana e respingiamo tutte le forme di sfruttamento dei suoi membri. Difendiamo il diritto di tutti i popoli ad un'equa divisione delle risorse terrestri, e protestiamo contro le forme d'ingiustizia politica e sociale.
Nell'avanzamento di questi ideali, pregheremo e lavoreremo per una maggiore comprensione e amore reciproco tra le religioni ed i credenti del mondo, uniti dal potere spirituale per promuovere il benessere di tutta l'umanità.
Riconosciamo il nostro dovere di dare ai nostri figli un'educazione ed una preparazione alla vita adulta ispirate dalle verità e dai valori più alti delle rispettive tradizioni religiose. Giuriamo di amare e sostenere i bambini ed i giovani, le prossime generazioni da cui dipende il futuro delle nostre comunità e di tutta la società umana.
Con visibile emozione gli oltre 500 uomini e donne, rappresentanti delle varie religioni del mondo, si alzano applaudendo calorosamente per manifestare la loro piena ed unanime adesione agli scopi espressi da questa dichiarazione. Questo è lo spirito che ha pervaso tutta la settimana di eventi e discussioni della Seconda Assemblea delle Religioni del Mondo svoltasi al Regence Hotel di San Francisco dal 15 al 21 Agosto 1990.
Vi hanno partecipato eminenti personalità del mondo religioso, e fra di essi: lo Sceicco Dott. Ahmad Kuftaro, Gran Mufti di Siria; il Dott. Zabara, Gran Mufti dello Yemen; il Dott. Angel Kreiman, Supremo Rabbino del Cile e Vice-Presidente del Concilio Mondiale delle Sinagoghe; il Metropolitan di Minsk e Grodno Philaret, patriarca Esarca di tutta la Bielorussia; il Venerabile Boboom Tulku, Direttore del Centro Culturale di Sua Santità il Dalai lama; il Dott. Shivamurthy Shivacharya Mahaswamji, leader della Tradizione Lingayat dell'Induismo. L'Assemblea delle Religioni del Mondo è un'iniziativa nata su ispirazione del Rev. Moon e vuole essere un forum ideale in cui i capi delle religioni del mondo possano aprirsi in totale libertà e rispetto reciproco al fine di forgiare una stretta collaborazione che permetta di realizzare il benessere spirituale e materiale dell'intera famiglia umana. Il Prof. Kirti Bunchua, un partecipante buddista dalla Tailandia, ha dato una spiegazione molto illuminante del perché della difficoltà del dialogo interreligioso:
"Noi (leader religiosi) non abbiamo fiducia l'uno dell'altro perché competiamo l'uno contro l'altro. E competiamo perché siamo divisi in fazioni. E siamo divisi perché non abbiamo fiducia l'uno dell'altro. Così sembra di girare in un circolo vizioso senza speranza di romperlo".
Il Prof. Bunchua ha poi continuato esprimendo certezza nel contributo dell'Assemblea alla soluzione di questo problema spiegando: "Quest'Assemblea mi prova che quel circolo è solo arbitrario. Esso è il risultato di un senso di attaccamento nel cuore degli uomini: attaccamento alla propria opinione, alla formalità, alle abitudini, ecc. Ho constatato che venendo all'Assemblea non portiamo attaccamenti, non c'è traccia di competizione nei nostri occhi. Promettiamo invece l'uno all'altro di portare a casa lo spirito dell'Assemblea e di condividerlo con più persone possibili, vicine e lontane".
L'Assemblea è sponsorizzata dall'International Religious Foundation (IRF) che è stata fondata dal Rev. Moon per sostenere la pace mondiale attraverso l'armonia e il dialogo fra le religioni. Le attività dell'IRF sono interconfessionali, interculturali, interdisciplinari ed interrazziali.
Trasmettere la nostra eredità
La prima Assemblea, svoltasi nel 1985 nel New Jersey, ed il cui tema era "Recupero del nostro retaggio spirituale", aveva affrontato la sfida del rinnovamento spirituale personale. Per i 600 partecipanti. provenienti da oltre settanta nazioni, era stata un'occasione di rideterminazione per vivere profondamente la propria tradizione ed essere tuttavia aperti agli altri: per portare le tradizioni religiose del mondo ad una più rigenerante fruttuosa relazione e per riesaminare gli indispensabili contributi del mondo religioso nella trasformazione della nostra società in un mondo di vera pace e fratellanza.
Proprio per garantire la continuità e il successo di questi sforzi, la Seconda Assemblea ha proposto come tema: "Trasmettere la nostra eredità religiosa ai giovani e alla società". I giovani, tutti lo sappiamo, sono i pilastri della società futura e quelli dell'ultima generazione sono i primi ad essere cresciuti in un mondo di comunicazione di massa e di emergente coscienza globale. Per loro, le lotte di religione rappresentano una contraddizione enorme all'insegnamento alla pace e all'amore fraterno proprio delle religioni, e creano un ostacolo notevole all'accettazione di quell'insegnamento stesso. A questo problema si aggiunge l'influenza sempre crescente della cultura secolare sui nostri giovani, facili prede delle sue illusorie promesse. Nonostante ciò, si nota un chiaro riconoscimento, tra i giovani stessi, dell'importanza di una fondazione spirituale per la propria vita. Tuttavia quando questa consapevolezza continua ad essere frustrata dall'incoerenza degli adulti , può subentrare il nichilismo, ed assistiamo allora al terribile fenomeno del suicidio giovanile, o a disperati tentativi di evadere dalla realtà. I leader religiosi si trovano quindi di fronte ad una sfida non indifferente che può essere vinta solo se il dialogo interreligioso ha successo.
Ci troviamo infatti in una situazione nuova nella storia dell'umanità, perché in una visione sempre più ampia del mondo si può chiamare un giovane alla dedizione verso una particolare tradizione religiosa, ma è allo stesso tempo necessario riconoscere il valore delle tre religioni.
Il Rev. Moon ha figurativamente descritto questo concetto con la segue analogia: "se tutte le religioni si riuniscono, sono solo come granelli di sabbia, e non c'è cemento; ma i grandi capi religiosi non possono solo essere sabbia, debbono essere il cemento. Chiedo a voi di giocare questo ruolo".
L'era della religione-genitore
Secondo il Rev. Moon è iniziata l’era delle religioni-genitore. Fino ad ora la Cristianità ha enfatizzato l'importanza di diventare figli e figlie di Dio, ma il Rev. Moon enfatizza l'importanza di diventare genitori ad immagine di Dio. Un bambino, egli spiega, è sempre nella posizione di beneficiare dalla relazione con i genitori, ma i genitori sono solo preoccupati a dare. Solo se riusciamo a sviluppare e praticare questo amore incondizionato, il mondo cambierà ed il Regno dei Cieli potrà essere finalmente attuato sulla terra. Mosso dal fervente desiderio di creare un'immensa ondata di altruismo e spiritualità che inondi la società umana, il Rev. Moon ha annunciato la nascita della Federazione Interreligiosa per la Pace Mondiale.
Il programma dell'Assemblea comprendeva una grande varietà di eventi: incontri giornalieri di preghiera e di meditazione, gruppi di studio, sessioni plenarie, workshops e rappresentazioni artistiche. Ogni giornata si apriva con incontri di preghiera e meditazione tenuti dai rappresentanti delle varie tradizioni: Induismo, Islamismo, Buddismo, Cristianesimo, Shintoismo, ecc, a cui potevamo accedere i partecipanti delle altre tradizioni. Assistendo alle più svariate celebrazioni rituali, ogni partecipante ha potuto ampliare la sua conoscenza dello spirito dei vari popoli. I 26 gruppi di studio hanno rappresentato un momento di dialogo e di confronto. Ogni gruppo era costituito da circa quindici partecipanti, ognuno dei quali ha potuto presentare una relazione precedentemente preparata.
La seconda Assemblea ha visto un'innovazione rispetto alla prima: i workshops, che hanno dato modo ai partecipanti di condividere la loro conoscenza di particolari settori quali la meditazione, le arti curative, l'educazione inter-confessionale e altri ancora.
Una cerimonia commovente
L'assemblea è stata ravvivata, in tre serate differenti, dalla vitalità di diverse esibizioni artistiche. Una sera è stata dedicata all'eredità religiosa nella danza, la seconda all'eredità religiosa nella musica, e durante la terza sera c'è stata una varietà di rappresentazioni musicali e teatrali con il contributo di alcuni dei partecipanti stessi. Ma molti partecipanti si sono lasciati scappare più d'una lacrima quando campioni d'acqua portati dai vari luoghi sacri della terra, il fiume Gange, il posto di nascita di Confucio, il fiume Giordano, per citarne alcuni, sono stati versati in uno stesso contenitore a simboleggiare l'unione delle religioni; l'acqua è stata cosparsa sui partecipanti stessi.
All'Assemblea erano presenti anche numerosi giovani che hanno partecipato al progetto del "Religious Younth Service" svoltosi a San Francisco durante la settimana precedente. La presenza di questo gruppo giovanile interreligioso è stata molto significativa in quanto il RYS è nato proprio dalla prima assemblea, nel 1985, e nel corso dei successivi 5 anni la sua attività di servizio si è sviluppata notevolmente con progetti internazionali di aiuto sociale oltre a numerosi progetti locali.
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