la squadra UPF |
La convinzione del grande potenziale dello sport come strumento di pace,
dimostrata dalla UPF attraverso le sue iniziative, si esplica ulteriormente
grazie agli eventi sportivi organizzati in occasione della Giornata
Internazionale della Pace, indetta ogni 21 settembre dalle Nazioni Unite.
Nell’ambito di queste celebrazioni, il programma della ONG propone, oltre a
sport diffusi come il calcio, giochi popolari e tradizionali per unire persone
di diversa età, cultura e nazionalità, e si allinea con la volontà dell’ONU di
promuovere la pace e lo sviluppo attraverso la pratica sportiva.
In realtà, lo sport si unisce ad altri valori, quali la famiglia, la
spiritualità, l’altruismo e l’unità, a formare il bagaglio di strumenti che la
UPF utilizza per costruire la cultura della pace. Infatti, essa è una realtà
ampia, che si autodefinisce, nel sito Internet come negli opuscoli di
presentazione, “un’unione a livello
globale di persone e organizzazioni, con lo scopo di realizzare un mondo di giustizia, prosperità e pace per
tutti”, grazie alla realizzazione di programmi in svariati ambiti.
I rapporti con le Nazioni Unite si sono intensificati nel 2004, quando la
ONG è stata accreditata con "Special Consultative Status" presso il
Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC). Come prevede la
Risoluzione 1996/31 dell’ECOSOC, l’attribuzione dello status consultivo
consente alla ONG di accedere alla documentazione e alle riunioni del
Consiglio, a finanziamenti e cofinanziamenti erogati dalle Nazioni Unite e le
riconosce un ruolo internazionale significativo. La UPF, insieme ad altre ONG
religiose, propone la costituzione di un’assemblea interreligiosa in ambito
onusiano al fine, come suggerisce il Dott. Moon, di raggiungere l’ideale del
buon governo ed affrontare i problemi globali, combinando le proposte dei capi
di stato con la saggezza
delle varie tradizioni religiose del mondo e con i principi della pratica
spirituale. Inoltre, attraverso la formazione, lo sport, le arti, i media e il
volontariato, l’organizzazione è impegnata nel raggiungimento dei Millennium
Developement Goals (MDGs).
In conclusione, come riferisce ancora Carlo Chierico, responsabile della
sezione di Monza, l’importanza di queste relazioni si riflette, non soltanto
sull’operato internazionale di UPF, ma indubbiamente, anche sulle varie sezioni
nazionali e locali, nonché sulle attività di UPF – Sport for Peace.
“Sport has become a
world language, a common denominator that breaks down all the walls, all the
barriers. It is a worldwide industry whose practices can have a widespread
impact. Most of all, it is a powerful tool for progress and development”.
(Ban Ki-moon, 2011)
Negli ultimi anni, lo sport e l’attività fisica si stanno consolidando come
validi strumenti per promuovere la crescita, lo sviluppo e l’integrazione, come
ricorda il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, durante il
secondo International Forum on Sport, Peace and Development, tenutosi a Ginevra
nel maggio 2011.
LO SPORT PER LO SVILUPPO: ORGANIZZAZIONI NONPROFIT E RESPONSABILITÀ SOCIALE
D’IMPRESA A CONFRONTO.
di Federica Corona
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