22 marzo 2013

Universal Peace Federation e le Nazioni Unite



la squadra UPF
La convinzione del grande potenziale dello sport come strumento di pace, dimostrata dalla UPF attraverso le sue iniziative, si esplica ulteriormente grazie agli eventi sportivi organizzati in occasione della Giornata Internazionale della Pace, indetta ogni 21 settembre dalle Nazioni Unite. Nell’ambito di queste celebrazioni, il programma della ONG propone, oltre a sport diffusi come il calcio, giochi popolari e tradizionali per unire persone di diversa età, cultura e nazionalità, e si allinea con la volontà dell’ONU di promuovere la pace e lo sviluppo attraverso la pratica sportiva.

In realtà, lo sport si unisce ad altri valori, quali la famiglia, la spiritualità, l’altruismo e l’unità, a formare il bagaglio di strumenti che la UPF utilizza per costruire la cultura della pace. Infatti, essa è una realtà ampia, che si autodefinisce, nel sito Internet come negli opuscoli di presentazione, “un’unione a livello globale di persone e organizzazioni, con lo scopo di realizzare un mondo di giustizia, prosperità e pace per tutti”, grazie alla realizzazione di programmi in svariati ambiti.
I rapporti con le Nazioni Unite si sono intensificati nel 2004, quando la ONG è stata accreditata con "Special Consultative Status" presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC). Come prevede la Risoluzione 1996/31 dell’ECOSOC, l’attribuzione dello status consultivo consente alla ONG di accedere alla documentazione e alle riunioni del Consiglio, a finanziamenti e cofinanziamenti erogati dalle Nazioni Unite e le riconosce un ruolo internazionale significativo. La UPF, insieme ad altre ONG religiose, propone la costituzione di un’assemblea interreligiosa in ambito onusiano al fine, come suggerisce il Dott. Moon, di raggiungere l’ideale del buon governo ed affrontare i problemi globali, combinando le proposte dei capi di stato con la saggezza
delle varie tradizioni religiose del mondo e con i principi della pratica spirituale. Inoltre, attraverso la formazione, lo sport, le arti, i media e il volontariato, l’organizzazione è impegnata nel raggiungimento dei Millennium Developement Goals (MDGs).
In conclusione, come riferisce ancora Carlo Chierico, responsabile della sezione di Monza, l’importanza di queste relazioni si riflette, non soltanto sull’operato internazionale di UPF, ma indubbiamente, anche sulle varie sezioni nazionali e locali, nonché sulle attività di UPF – Sport for Peace.

“Sport has become a world language, a common denominator that breaks down all the walls, all the barriers. It is a worldwide industry whose practices can have a widespread impact. Most of all, it is a powerful tool for progress and development”.
(Ban Ki-moon, 2011)

Negli ultimi anni, lo sport e l’attività fisica si stanno consolidando come validi strumenti per promuovere la crescita, lo sviluppo e l’integrazione, come ricorda il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, durante il secondo International Forum on Sport, Peace and Development, tenutosi a Ginevra nel maggio 2011.

LO SPORT PER LO SVILUPPO: ORGANIZZAZIONI NONPROFIT E RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA A CONFRONTO.

di Federica Corona

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