Comunicato Stampa.
di Felice Previte
Presidente Cristiani per Servire
La “Convenzione per i diritti delle persone con disabilità” adottata dall’ONU nel dicembre 2006, elabora i diritti civili e politici delle persone con disabilità ed alla partecipazione di diritto alla salute al lavoro ed alla protezione sociale.
Riconosce il cambiamento radicale di atteggiamento della società verso queste persone per raggiungere la piena eguaglianza, considerandoli individui con menomazioni in un contesto che diventa disabilità.
In mezzo a tanto bailamme di opinioni convergenti o divergenti, sbagliate o giuste, mi permetto di fare un’osservazione come la farebbe un qualsiasi cittadino dopo aver letto la “Convenzione”, che “parla” chiaramente del diritto del malato in qualsiasi fase, anche terminale, a cui nessuno può rifiutare assistenza, tanto meno alimentazione.
La “concentrazione giusta di rispetto del caso Englaro, mette in ombra le 2000/3000 famiglie che si tengono ed curano da anni i loro parenti in stato vegetativo e di cui nessuno ne parla, mettendo totalmente in ombra altre tragedie, come quelle dei malati mentali e delle loro famiglie che si devono confrontare quotidianamente con loro.
Detto questo perché si complica l’iter di ratifica della “Convenzione” con ulteriori provvedimenti legislativi od “altro” e conseguente perdita di tempo a ribadire un concetto ampiamente espresso dall’art.25/f della “Convenzione” e chiaramente espresso dall’art.32 /2 della Costituzione Italiana.?.
Perché è stata “approvata” la “Convenzione” in maniera sollecita dal Senato col disegno di legge n.1279 ed ora in esame col n.2121 presso la Camera dei Deputati?
A meno che, come sarebbe auspicabile, non si voglia apportare modifiche in favore della vita per quanto riguarda una parte della “Convenzione” dove si nota fra le righe possa avvallare od includere metodologie e limitazioni delle nascite che sono la negazione di un diritto alla vita.
Se queste “enunciazioni” venissero applicate, ripeto ancora una volta come fatto nelle n/s Petizioni, giacenti in Parlamento, potrebbe accadere che TUTTI i disabili, specie gli handicappati psichici, potrebbero subire forme di eutanasia ed quindi negato non solo un diritto alla nascita, ma anche alla vita.
Chi ha orecchie da intendere, intenda.
http://digilander.libero.it/cristiani per servire
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