23 marzo 2012

La Famiglia e la Società Civile

di Giorgio Gasperoni
(Testo rielaborato dall’Iniziativa dell’Educazione del Carattere della Universal Peace Federation)
La frammentazione in tante nazioni verificatasi alla fine del 20° secolo ha fatto nascere molte discussioni su che cosa costituisce e sostiene una società civile. Nella Grecia e nella Roma dell’antichità, la società civile significava un ordine sociale in cui gli individui regolavano i loro rapporti e risolvevano le loro dispute secondo un sistema di leggi dove le persone erano cortesi  tra loro e i cittadini partecipavano attivamente alla vita pubblica.*
Nel corso del tempo il concetto di società civile si è evoluto. Per gli studiosi classici liberali come Stuart Mill, la società civile definiva il ruolo appropriato del governo, proteggeva le libertà individuali e stimolava le associazioni private dei singoli cittadini. Si credeva che la combinazione di questi tre fattori formava la base su cui le persone potevano prosperare e le nazioni svilupparsi. Ora in alcuni paesi il concetto di società civile sta subendo un rinnovamento come una combinazione interessante di pluralismo all’interno della società e una varietà di possibili sistemi politici ed economici. In generale si ritiene che la società civile abbraccia la sfera civica, culturale, educativa e religiosa.**

La socializzazione fin da piccoli incoraggia le persone a vivere secondo le aspettative della società. La prima e più autorevole socializzazione avviene attraverso la famiglia. Tuttavia, sia i bambini che gli adulti, a volte si trovano di fronte a tentazioni che li portano a deviare. Le organizzazioni che si occupano della sicurezza pubblica (come la polizia) possono fare poco oltre a cercare di controllare con la forza i limiti estremi della devianza sociale. Queste forme esteriori di controllo in realtà non servono a molto. Ciò che occorre veramente è una serie di direttive sociali che formano una persona dall’interno e forniscono agli individui un feedback positivo quando agiscono bene e un feedback correttivo quando agiscono male. Questi controlli interiori fanno da complemento ai controlli sociali standard degli organi ufficiali.
*A. Ferguson, An Essay on the History of Civil Society. (New Brunswick: Transaction, 1991); K. Kumar, “Civil Society: An Inquiry into the Usefulness of an Historical Term”, British Journal of Sociology  44 (3): pp. 375-401; W. Roepke, The Moral Foundations of Civil Society (New York: Transaction, 1996).
**Charles K. Rowley, “On the Nature of Civil Society”, The Indipendent Review, Inverno 1998.

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