di Andrea Valgoi
Giovedì, 15 maggio. Per molti un giorno come un altro. Chi la scuola, chi il lavoro, chi la casa.. ognuno prosegue la sua giornata impiegato nelle proprie mansioni quotidiane. Non si sente aria di festa intorno. Non ci sono luci luminose appese ai balconi che la sera creano un’atmosfera di bontà, come a Natale. Non ci sono preparativi, spot televisivi, pubblicità sui giornali, in internet. Su facebook, oggi, nessuno dei miei “amici” ha postato messaggi inerenti la festività di oggi.
Ma se le persone non vivono la festa, in casa propria con le loro famiglie o con i loro amici e parenti, se la mente è altrove e non si ferma nemmeno per un pensiero, la festa non esiste, e rimane scritta solo sul calendario (magari neanche su tutti).
Forse perché si tratta tutto sommato di una festa giovane, la prima ricorrenza è stata celebrata solo il 15 maggio 1994*, o forse perché l’istituzione sta vivendo una crisi importante già da diverso tempo che continua a metterla in discussione, sta di fatto che non si sente.
Wikipedia spiega che “la famiglia è l'istituzione fondamentale in ogni società umana, fondata sul matrimonio [..], con i caratteri della esclusività, della stabilità e della responsabilità, attraverso la quale la società stessa si riproduce e perpetua, sia sul piano biologico, sia su quello culturale.” Ma se le famiglie sono la cellula di ogni società, le cui interazioni permettono l’esistenza di organismi più complessi, per continuare la metafora biologica, perché non ci ricordiamo nemmeno della sua festa? Perché non gli diamo l’importanza che merita?
Come per la fotografia, se un oggetto è troppo vicino all’obiettivo, non si riesce a metterlo a fuoco. La macchina fotografica ne percepisce la presenza e continua ad allargare o ridurre il diaframma per capire di cosa si tratti. La famiglia è come questo oggetto, così vicino a noi da non poter essere definito neanche se ci sforziamo. Ne siamo immersi completamente, ogni giorno.
Il giorno Internazionale della Famiglia non serve a festeggiare la famiglia in un giorno specifico, ma a ricordarci che questa deve essere vissuta con gratitudine tutti i giorni della nostra vita, perché senza di essa ognuno di noi è solo. La famiglia è il terreno da cui proveniamo e la destinazione che vogliamo raggiungere. In altre parole si può dire che la famiglia è lo scopo della nostra vita. Festeggiamola!
Giovedì, 15 maggio. Per molti un giorno come un altro. Chi la scuola, chi il lavoro, chi la casa.. ognuno prosegue la sua giornata impiegato nelle proprie mansioni quotidiane. Non si sente aria di festa intorno. Non ci sono luci luminose appese ai balconi che la sera creano un’atmosfera di bontà, come a Natale. Non ci sono preparativi, spot televisivi, pubblicità sui giornali, in internet. Su facebook, oggi, nessuno dei miei “amici” ha postato messaggi inerenti la festività di oggi.
Ma se le persone non vivono la festa, in casa propria con le loro famiglie o con i loro amici e parenti, se la mente è altrove e non si ferma nemmeno per un pensiero, la festa non esiste, e rimane scritta solo sul calendario (magari neanche su tutti).
Forse perché si tratta tutto sommato di una festa giovane, la prima ricorrenza è stata celebrata solo il 15 maggio 1994*, o forse perché l’istituzione sta vivendo una crisi importante già da diverso tempo che continua a metterla in discussione, sta di fatto che non si sente.
Wikipedia spiega che “la famiglia è l'istituzione fondamentale in ogni società umana, fondata sul matrimonio [..], con i caratteri della esclusività, della stabilità e della responsabilità, attraverso la quale la società stessa si riproduce e perpetua, sia sul piano biologico, sia su quello culturale.” Ma se le famiglie sono la cellula di ogni società, le cui interazioni permettono l’esistenza di organismi più complessi, per continuare la metafora biologica, perché non ci ricordiamo nemmeno della sua festa? Perché non gli diamo l’importanza che merita?
Come per la fotografia, se un oggetto è troppo vicino all’obiettivo, non si riesce a metterlo a fuoco. La macchina fotografica ne percepisce la presenza e continua ad allargare o ridurre il diaframma per capire di cosa si tratti. La famiglia è come questo oggetto, così vicino a noi da non poter essere definito neanche se ci sforziamo. Ne siamo immersi completamente, ogni giorno.
Il giorno Internazionale della Famiglia non serve a festeggiare la famiglia in un giorno specifico, ma a ricordarci che questa deve essere vissuta con gratitudine tutti i giorni della nostra vita, perché senza di essa ognuno di noi è solo. La famiglia è il terreno da cui proveniamo e la destinazione che vogliamo raggiungere. In altre parole si può dire che la famiglia è lo scopo della nostra vita. Festeggiamola!
[*] Il Giorno Internazionale della
Famiglia è stato proclamato nel 1993 dall’Assemblea Generale delle Nazioni
Unite con la
risoluzione A/RES/47/237.
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