di Andrea Valgoi
La Giornata dell'Africa ricorre annualmente il 25 maggio, anniversario della fondazione dell'Organizzazione dell'Unità Africana fondata il 25 maggio del 1963, giorno in cui i leader di 30 dei 32 stati indipendenti del continente ne firmarono lo statuto ad Addis Abeba, in Etiopia. Quest’ultima il 9 luglio 2002 è stata sostituita dall'Unione Africana, organizzazione internazionale comprendente tutti gli Stati africani ad eccezione del Marocco.
L’Africa è stato il continente più martoriato sin dall’antichità fino ai nostri giorni, e il suo tentativo di iniziare una nuova storia con il secondo dopo guerra è un qualcosa di lodevole. L’Unione Africana rappresenta ancora una volta questo tentativo perché crea gli strumenti per intervenire in conflitti interni agli stati in situazioni estremamente complesse quali genocidio, crimini di guerra e crimini contro l'umanità rispettando i principi democratici, i diritti umani, le regole della legge e del governo.
L’africa è un continente dinamico che vive una continua trasformazione. Nonostante la crisi economica, le economie dei singoli stati africani continuano a crescere e anche le stime per il futuro sono positive. Purtroppo però i benefici di questo andamento economico non toccano le persone africane. La povertà, la fame, disparità in trattamenti sanitari, la scolarizzazione ancora precaria, non permettono a milioni di africani di sviluppare a pieno il loro potenziale.
La sfida che la Giornata dell’Africa ci ricorda è quella, come Unione Europea o come Italia, di estendere questi benefici e fare in modo che possano raggiungere tutte le popolazioni africane, specialmente le fasce più vulnerabili.
La Giornata dell'Africa ricorre annualmente il 25 maggio, anniversario della fondazione dell'Organizzazione dell'Unità Africana fondata il 25 maggio del 1963, giorno in cui i leader di 30 dei 32 stati indipendenti del continente ne firmarono lo statuto ad Addis Abeba, in Etiopia. Quest’ultima il 9 luglio 2002 è stata sostituita dall'Unione Africana, organizzazione internazionale comprendente tutti gli Stati africani ad eccezione del Marocco.
L’Africa è stato il continente più martoriato sin dall’antichità fino ai nostri giorni, e il suo tentativo di iniziare una nuova storia con il secondo dopo guerra è un qualcosa di lodevole. L’Unione Africana rappresenta ancora una volta questo tentativo perché crea gli strumenti per intervenire in conflitti interni agli stati in situazioni estremamente complesse quali genocidio, crimini di guerra e crimini contro l'umanità rispettando i principi democratici, i diritti umani, le regole della legge e del governo.
L’africa è un continente dinamico che vive una continua trasformazione. Nonostante la crisi economica, le economie dei singoli stati africani continuano a crescere e anche le stime per il futuro sono positive. Purtroppo però i benefici di questo andamento economico non toccano le persone africane. La povertà, la fame, disparità in trattamenti sanitari, la scolarizzazione ancora precaria, non permettono a milioni di africani di sviluppare a pieno il loro potenziale.
La sfida che la Giornata dell’Africa ci ricorda è quella, come Unione Europea o come Italia, di estendere questi benefici e fare in modo che possano raggiungere tutte le popolazioni africane, specialmente le fasce più vulnerabili.
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