1 marzo 2008

Conferenza sul tema: Oriente e Occidente si incontrano

La Sezione UPF di Bari ha consegnato i diplomi ai nuovi Ambasciatori di Pace

«L’approccio alla pace è quello che ci spinge a cambiare noi stessi, a motivare le nostre famiglie nell’impegno civile diretto verso chi ha più bisogno di pace».

di Franco Pasqualini

Personalità del mondo politico e delle istituzioni, rappresentanti di associazioni e un folto pubblico hanno partecipato alla manifestazione “Oriente e Occidente si incontrano” sponsorizzata dalla Federazione Universale per la Pace (UPF) di Bari. La conferenza organizzata sabato 28 ottobre 2007 presso l’Hotel 90 di Capurso, in provincia di Bari, ha avuto come relatore principale, il Presidente dell’UPF Italia, Giuseppe Calì, che ha parlato sul tema: «La necessità di una cultura di pace per la leadership, in un’era di crisi globale».
La Federazione Universale per la Pace, fondata nel 2005 con lo scopo di sviluppare nuovi modelli di “governance”, è rivolta alle “guide” sia del mondo religioso, sia di quello civile affinché, nel reciproco rispetto, propongano soluzioni pacifiche ai problemi delle nostre società.
Come è stato evidenziato, nel corso del convegno, in molti paesi si vive una condizione di pace non duratura, ma relativa. E’ vero che negli ultimi decenni sono stati evitati conflitti mondiali, ma è vero anche che non esistono la stabilità e la sicurezza garantite da una vera pace tra i popoli, tra i singoli componenti di ogni società.
In accordo a questa analisi, l’UPF sostiene che i leader politici e le guide religiose, in tutto il mondo, hanno bisogno di idee e d’ispirazioni per costruire il futuro governo dei singoli paesi e del mondo intero. La Federazione propone, pertanto, una soluzione che nasca dalla coscienza di ciascun individuo, dai sentimenti più sinceri di ognuno di noi, dalla capacità e dalla volontà di creare armonia e unità nelle nostre famiglie.
Il Presidente dell’UPF Italia, Giuseppe Calì ha spiegato che la UPF ha uffici di rappresentanza presso l’ONU a New York e a Ginevra e che sostiene la riforma e il rafforzamento delle Nazioni Unite e del suo Consiglio Economico e Sociale e propone con forza la creazione, all’interno delle Nazioni Unite stesse, del Consiglio Mondiale delle Religioni. Calì ha chiarito, inoltre, che: «L’approccio alla pace è quello che ci spinge a cambiare noi stessi, a motivare le nostre famiglie nell’impegno civile diretto verso chi ha più bisogno di pace».
Come è tradizione consolidata dell’UPF, durante la manifestazione sono stati consegnati i diplomi ai nuovi Ambasciatori di Pace. Nell’occasione hanno ricevuto il diploma l’Onorevole Lucio Marengo, il Maresciallo dei Carabinieri Giovanni Luisi, il Dottor Vito Cepparano, Funzionario della Questura di Bari e la Professoressa Alessandra Caputo.
Durante il convegno, l’On. Marengo ha rilevato che: «La parola pace non fa più notizia, i giornali sono dei bollettini di guerra quotidiani» ha, quindi, espresso la sua convinzione che «La parola pace intende le parole speranza, cooperazione, inter-religiosità, ma bisogna denunciare ciò che uccide i valori, come il consumismo. Per questo è importante, ad esempio, andare nelle scuole a parlare della pace, perché anche la formazione culturale è ormai al servizio del mercimonio».
A conclusione dell’incontro, Ludovico Pedone, rappresentante della UPF in Puglia, ha ringraziato tutti i presenti per la loro convinta e attenta partecipazione e ha accettato la proposta venuta dal pubblico di programmare, al più presto, un successivo incontro nella Città di Bari.

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