1 marzo 2008

Venti Giovani Italiani per un progetto di Pace in Medio Oriente

Di Giorgio Gasperoni

Venti giovani italiani, tra i sedici e i ventiquattro anni, sono andati in Israele e in Palestina dal 27 Dicembre 2007 al 2 Gennaio 2008 per realizzare un programma di educazione alla Pace che aveva aspetti del MEPI (Iniziativa di Pace per il Medio Oriente dell'UPF). Il programma includeva: attività spontanee, incontri con giovani ebrei ed arabi e viaggi nei due paesi.
Gruppo dei ragazzi sul monte degli Ulivi
Il gruppo era composto da studenti delle scuole superiori, da universitari e neo laureati provenienti da diverse città (Milano, Bergamo, Torino, Genova, Roma, Napoli, Parma, Rimini e Pesaro) e dalla Repubblica di San Marino. Tre ragazze del gruppo, due di 16 anni ed una di 17 anni, hanno avuto il patrocinio della loro scuola, il Liceo Scientifico di Pesaro.
Per la maggior parte degli italiani, la Terra Santa è vicina al loro cuore e i problemi di quei territori sono sentiti profondamente nella loro mente e nei loro cuori. Palestinesi ed israeliani hanno dato un caloroso benvenuto ai nostri ragazzi e dai vari incontri sono nate molte amicizie. Questa progetto pilota è stato realizzato in collaborazione tra la YFWP (Youth Federation for World Peace) e il SFP (Service for Peace) ed ha avuto, certamente, un importante successo.
RICEVUTI DA GIOVANI AMBASCIATORI DI PACE ISRAELIANI E PALESTINESI

Molte delle riunioni, degli eventi e delle visite sono state organizzate da un team di giovani Israeliani e Palestinesi desiderosi di servire i loro ospiti. Studenti liceali, studenti universitari, ambasciatori senior ed esperti sulla pace avevano diversi obiettivi: presentare un programma ben bilanciato, ben documentato, non partigiano per dare la possibilità di impegnarsi con le persone del posto, delle varie comunità, in approfonditi interscambi. Dal momento che lo scambio interreligioso era un elemento importante del progetto, sono stati organizzati incontri con tutti i gruppi religiosi più importanti, dando così agli ospiti una buona opportunità di venire in contatto con le diverse comunità in Terra Santa.

GIORNO 1 - GERUSALEMME

Durante la cerimonia inaugurale, i partecipanti sono stati accolti con parole di benvenuto dal Rev. Hod Ben Zvi, segretario-generale dell'UPF Israele, dal Sig. Giorgio Gasperoni, Presidente dell'UPF San Marino ed da un Ambasciatore di Pace, il Dott. Muli Peleg. Il Dott. Peleg è un professore di Scienze Politiche all'Università di Tel Aviv ed è il leader di "OneVoice", un'organizzazione di giovani per la pace. Peleg ha presentato una relazione sul conflitto israelo-palestinese e ha parlato sulle proposte da adottare per la risoluzione del conflitto, dal punto di vista della sua organizzazione. Di seguito, il gruppo ha familiarizzato con i membri locali di YFWP e alla fine, i partecipanti hanno stabilito i luoghi da visitare in Israele e Palestina.

GIORNO 2 - GERUSALEMME E NAZARETH
Al mattino, il gruppo ha visitato, con la guida di un Ambasciatore di Pace, il Prof. Elizier Glaubach, i luoghi più caratteristici della Città Vecchia, che conservano la radici delle tre fedi che hanno origine in Abramo. Gli ospiti hanno camminato negli stessi luoghi dove Gesù camminò, la Via Dolorosa, che è il viaggio percorso da Gesù quando andò incontro alla sua crocifissione, hanno visitato la Chiesa del Santo Sepolcro ed anche il Muro del Pianto.
Poi, il gruppo è partito per Nazareth e ha visitato la città guidato da un’altro Ambasciatore di Pace, il Sig. Fuad Farah della Chiesa Greco-Ortodossa, che ha mostrato loro la Chiesa dell'Annunciazione.
Alla sera, il gruppo si è incontrato con i giovani arabo-cristiani di Nazareth ed ha avuto con loro un’interessante discussione sulla realtà di questa minoranza e su quello che vorrebbe realizzare. Il gruppo italiano ha fatto molte domande sulla situazione politica per conoscere un punto di vista normalmente non troppo conosciuto. Verso la fine della serata, entrambi i gruppi avevano familiarizzato a tal punto che nessuno voleva andarsene.

GIORNO 3 - TIBERIADE E KABUL
Il gruppo ha visitato la città di Tiberiade e, con un’imbarcazione, ha fatto una crociera sul lago di Galilea. Il viaggio in barca è stato un momento molto sentito da parte di tutti i partecipanti. Nel Pomeriggio, c’è stato un incontro con degli studenti musulmani arabo-israeliani dell'Università di Haifa, nella città settentrionale di Kabul. Gli studenti arabi hanno condiviso con gli italiani la loro frustrazione sul conflitto e sul muro di separazione che divide i territori israeliano e palestinese. I nostri ragazzi hanno incontrato, poi, il sindaco e molti leader religiosi ed è stato offerto loro un pasto tradizionale palestinese, molto delizioso. E’ stato un momento piacevole per tutti e le attività della giornata si sono concluse con molto entusiasmo.

GIORNO 4 - GERUSALEMME EST E OVEST
Al mattino, il gruppo si è recato a Yad Vashem, il Museo dell'Olocausto, un’esperienza profondamente toccante per i nostri giovani che hanno visto la parte più dolorosa della storia ebraica. Più tardi, hanno fatto visita all'unico centro comunitario nella città vecchia dove hanno giocato con i bambini arabi. I bambini arabi non volevano lasciar andare via i loro amici italiani anche se erano stati esitanti all'inizio dei giochi.
Poi, i partecipanti si sono incontrati con un gruppo di scout ebrei, Mashatzim, per pulire un'area sporca d rifiuti vicino ad una foresta dove coloni ebrei avevano vissuto anni addietro. Insieme, scherzando e facendo amicizia hanno ripulito l'area di cose di tutti i generi. Il direttore del progetto era così soddisfatto del lavoro dei ragazzi che ha invitato il Servie For Peace a cooperare di nuovo in futuro.
Il gruppo ha, poi, fatto ritorno all'albergo e dopo un breve piacevole passatempo, ha avuto una discussione con due ragazze militari, arruolate nell'esercito israeliano.
I nostri ragazzi hanno fatto molte domande sulla vita nell'esercito e su come si sentono verso la loro nazione d'Israele, le ragazze soldato a loro volta hanno fatto domande sulla vita in Italia.

GIORNO 5 - BETLEMME E GERUSALEMME
In mattinata, il gruppo si è recato a Betlemme e ha visitato i luoghi santi, come la Chiesa della Natività e il latte della Vergine alla Chiesa della Grotta.
Al pomeriggio, c’è stata la visita a un campo profughi.
Dopo essere ritornati a Gerusalemme, i partecipanti si sono incontrati con studenti ebrei all'Università israelitica. Fra gli studenti c'erano alcuni leader dell'Unione Studentesca dell'università e alcuni leader di programmi di volontariato per giovani, che hanno mostrato molto interesse sia nell'YFWP che nel SFP. Tutti i partecipanti si sono divisi in piccoli gruppi di discussione e hanno avuto l'opportunità di scambiarsi liberamente le loro idee. Il nostro gruppo era curioso di conoscere lo stile di vita degli studenti in Israele e il loro punto di vista sul muro della separazione.
Alla sera c’è stata una presentazione delle attività dell'UPF, a Gaza, ad opera del Segretario-Generale dell'UPF Palestina, il Sig. Kamal Thabet. Il Sig. Thabet ha presentato il suo progetto di fornire la colazione agli asili e le attività giovanili a Gaza, come il torneo denominato "Gioca a Calcio Fai la Pace".
Infine, si è celebrato insieme l'ultimo giorno dell'anno con un “Party dell'amore altruistico” con i membri locali dell'YFWP. Il Sig. Giorgio Gasperoni ha aperto la serata introducendo il concetto del vivere per lo scopo degli altri e il significato di Vero Amore. Ogni partecipante ha scelto un dolcetto dove all'interno cera scritta una frasi significative e ognuno lo ha letto a tutti gli altri. La serata si è conclusa con musica e canti.

GIORNO 6 - BEER SHEVA, JAFFA E TEL AVIV
Le attività del giorno sono cominciate in un centro comunitario per etiopi, nella città meridionale di Beer Sheva. Un nostro gruppo ha dipinto delle cabine elettriche in un quartiere povero con vari colori e la parola "Pace". Alle persone del posto l’intervento è piaciuto al punto che sono rimasti delusi che non si potesse farlo in tutto il quartiere. Un altro gruppo ha piantato alberi nel recinto del centro comunitario e ha ripulito l’intera area. Alla fine, tutti i partecipanti sono andati in un asilo e hanno giocato con i bambini etiopi.
La giornata è proseguita nelle città di Jaffa e Tel Aviv. Il contrasto fra la città più moderna d'Israele, Tel Aviv, con l'atmosfera religiosa e tradizionale di Gerusalemme, è forte.
Alla sera, al Municipio di Petach Tikva, i partecipanti hanno incontrato un gruppo di venticinque giovani Madasim, che sono giovani che partecipano a corsi di addestramento per guidare attività di volontariato. Il gruppo italiano ha seguito con interesse i corsi sui programmi di volontariato, a cui è seguito un dibattito coi Madasim. I giovani israeliani hanno mostrato interesse per le iniziative della YFWP, in particolare per il Global Peace Festival. Il direttore delle politiche giovanili del municipio si è detto disposto a collaborare nel prossimo futuro con la YFWP.

GIORNO 7 – SHOAFAT E RAMALLAH
Il settimo ed ultimo giorno è cominciato in un liceo di ragazze palestinesi a Shoafat. Il gruppo di italiani era molto incuriosito e ha fatto molte domande sulla cultura musulmana e, in particolare, sull'abbigliamento femminile. Dopo la discussione, i giovani da entrambe le parti avevano molto desiderio di interagire gli uni con gli altri. Alcune delle ragazze si sono unite al gruppo italiano nella loro visita a Ramallah, dove c’è stato un incontro con i rappresentanti delle ONG che lavorano per il rispetto dei Diritti Umani e Civili.
Nella Cerimonia di chiusura, Hod Ben Zvi ha fatto un discorso di commiato ai ragazzi italiani e il Dott. Shuki Ben Ami, Ambasciatore di Pace, ha rivolto al gruppo parole molto ispiranti e ha invitato i partecipanti a fare un cerchio, mano nella mano, a guardarsi in faccia l'un l'altro immaginando di vedere la faccia di Dio. In conclusione, tutti i partecipanti hanno ricevuto il Certificato di Giovane Ambasciatore di Pace.
In ultima analisi, posso affermare che, durante tutto lo svolgimento del programma, la gioventù israeliana e palestinese aveva un gran desiderio di interagire con gli ospiti italiani. I giovani volevano conoscere il più possibile dello stile di vita dei loro coetanei e manterranno i contatti utilizzando la posta elettronica. Durante i lavori e il servizio il gruppo italiano era molto inspirato, e così pure i giovani locali e tutti hanno espresso la speranza di rivedersi e di lavorare di nuovo insieme, in futuro, con la YFWP e il SFP.

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