1 novembre 2007

La promessa del Bacino del Pacifico

L’era del Bacino del Pacifico ha enormi implicazioni per quanto riguarda la ricerca della Pace. Le piccole nazioni isola che costellano l’Oceano Pacifico all’ombra delle grandi potenze si trovano ad affrontare delle sfide molto serie, da un punto di vista economico, ambientale e geopolitico, sfide che nessuna può affrontare da sola

di Chung Hwan Kwak

Oltre cento anni fa, Theodore Roosevelt osservò che “l’era dell’Atlantico è ora al culmine del suo sviluppo, e presto esaurirà le risorse a propria disposizione. Oggi è sul punto di sorgere l’era del Pacifico, che è destinata ad essere l’era più grande di tutte”. Più recentemente, nel 1984, l’allora Primo Ministro del Giappone, Nakasone, dichiarò: “L’era del Pacifico è storicamente inevitabile”.
In termini di influenza economica, la predominanza del Bacino del Pacifico è oggi un fatto compiuto. In base ad un’analisi del FMI, gli scambi transpacifici hanno superato gli scambi transatlantici già più di venti anni fa. Nel 1988, i volumi commerciali tra le nazioni del Bacino del Pacifico erano già il doppio di quelli con gli Stati Uniti, e tre volte il commercio della regione con l’Europa.
Ora, ai miracoli economici del dopoguerra del Giappone, della Corea del Sud e di altri Paesi del Sud-est asiatico, dobbiamo aggiungere l’arrivo in forze nel campo dell’economia globale di Russia e Cina. Gli economisti predicono che entro venti anni la Cina diverrà la seconda economia mondiale dopo gli Stati Uniti; in quel momento le due più forti economie mondiali si fronteggeranno dalle due coste del Pacifico.
L’era del Bacino del Pacifico ha enormi implicazioni per quanto riguarda la ricerca della Pace. Le piccole nazioni isola che costellano l’Oceano Pacifico all’ombra delle grandi potenze si trovano ad affrontare delle sfide molto serie, da un punto di vista economico, ambientale e geopolitico, sfide che nessuna può affrontare da sola. Nei suoi recenti discorsi pubblici nella Regione del Pacifico, il Rev. Dr. Moon ha invitato queste nazioni, oggi separate tra di loro (tra queste Giappone, Taiwan, Filippine, Indonesia, Australia, Nuova Zelanda) a formare una Federazione delle Isole del Pacifico che possa salvaguardare gli interessi collettivi e gestire in modo oculato le illimitate risorse naturali dell’oceano. Basata sulle grandi risorse culturali e spirituali dei popoli del Bacino del Pacifico, questa Federazione deve giungere a costituire un significativo punto di riferimento per quanto riguarda la leadership, e per la creazione ed il supporto di società pacifiche.
Anche se il commercio transpacifico già mette sotto pressione i porti sia asiatici che statunitensi, lo scambio di beni e di risorse tra le due sponde dell’oceano è ancora lontano dal raggiungere il suo culmine potenziale. Le considerazioni commerciali diventano quindi un ulteriore fattore a favore dell’iniziativa di pace globale dello Stretto di Bering, proposta dal Dr. Moon e da altre persone di ampie vedute in Russia e negli Stati Uniti.
La costruzione di tunnel, ed il loro collegamento con le reti ferroviarie esistenti, con le linee elettriche, gli oleodotti, i gasdotti già in uso, è davvero un progetto che spianerà la strada per raggiungere la pace globale, perché può catalizzare la collaborazione pacifica tra le più importanti nazioni del mondo. Questo ponte / tunnel della pace potrebbe veramente “abbracciare” l’Oceano pacifico, e costituire un’ulteriore e concreta connessione tra i popoli e le nazioni del Bacino del Pacifico. In contemporanea con questo progetto, tutte le nazioni potenzieranno le loro reti di trasporto di merci, di energia e di informazioni, in modo da poter godere dei benefici della connessione con questo "corridoio di pace".
Con il passaggio delle fasi della storia dalla Mezzaluna fertile al Mediterraneo, con la successiva ascesa dell’Europa, e con il successivo trapianto della cultura occidentale sull’altra sponda dell’Atlantico, l’era del Bacino del Pacifico offre una attraente promessa di pace, una cultura globale “pacifica” che abbraccia sia le antiche civiltà dell’Asia che la civiltà, ormai globalizzata, dell’Occidente. La formazione della Federazione delle Nazioni Isola, e lo sviluppo dell’iniziativa di pace globale dello Stretto di Bering sono due progetti fondamentali volti a raggiungere quel fine.

Chung Hwan Kwak, Presidente Internazionale della Federazione Universale della Pace

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