1 novembre 2007

Diritti Umani e la Pace Mondiale

Il 20 secolo è stato un secolo di crescita e sviluppo in aree come l'economia, la tecnologia e le comunicazioni. E' stato anche il secolo di due Guerre Mondiali e della Guerra Fredda. Nello stesso secolo si è visto la comparsa della Lega delle Nazioni e le Nazioni Unite, ed è anche stato il secolo più insanguinato della storia umana.

Di Giorgio Gasperoni


Parlando di diritti umani e pace mondiale, non si può non considerare la relazione che esiste fra i due e la nostra responsabilità per la loro realizzazione.
Molti diritti sono dei postulati, che investono sia la sfera spirituale che quella materiale. A livello personale, tutti i diritti umani riguardano essenzialmente la sfera della dignità e della realizzazione di se stessi. A livello sociale, ciò che è indispensabile per la dignità umana e la propria realizzazione, sono la libertà e la possibilità di agire.
I diritti umani includono la libertà di credo, la libertà d’espressione sia nel campo artistico che nel campo intellettuale, e la libertà di partecipazione a livello socio-economico.
I diritti umani non devono mai essere limitati alla libertà interiore della persona, ma devono includere la possibilità d’espressione e d’azione. Ci deve essere una piena libertà nel praticare il proprio credo religioso, una vera libertà politica, e così pure nell’espressione artistica. Normalmente la limitazione della libertà politica va ad urtare contro la libertà di pensiero e di creatività. Nessuno può garantire un’udienza numerosa ad un politico, a un poeta o a un predicatore, ma dobbiamo garantirgliene la possibilità.
Se poi consideriamo i diritti di tipo materiale, non possiamo fermarci ai diritti economici e di sussistenza solamente, poiché essi includono anche la possibilità, per ognuno, di sviluppare i propri talenti in accordo alle proprie abilità.
Naturalmente per ottenere tutti i diritti e costruire una giusta cultura di pace, la libertà interiore dell’individuo è essenziale.
Tutti sappiamo molto bene che molte persone e nazioni nel mondo non rispettano i diritti dell’uomo, anche se le loro costituzioni sono piene di belle parole al riguardo.
Il Dott. Kwak, il Presidente della Federazione Universale della Pace, in occasione del convegno internazionale tenutosi lo scorso Agosto in Corea sul tema: “Trovare una Visione e una Leadership nel tempo di Crisi Globale”, al quale parteciparono Delegazioni rappresentative della Germania, Giappone, e Italia, affrontò approfondendole queste tematiche: di seguito riportiamo un’ampio stralcio del suo intervento:
“Tutte le persone sperano nella pace. Questo è un valore universale condiviso da tutti gli esseri umani, a prescindere dalle etnie, le origini nazionali, dal loro grado di alfabetizzazione, dalle differenti professioni religiose. Gli ideali di un mondo caratterizzato da armonia e cooperazione fra tutti i popoli sono alle radici delle coscienze di ogni individuo.
Nonostante l'universalità di questo ideale, ciononostante i popoli sperimentano nel quotidiano qualcosa di molto distante da ciò.
Il 20 secolo è stato un secolo di crescita e sviluppo in aree come l'economia, la tecnologia e le comunicazioni. Ma è stato anche il secolo di ben due Guerre Mondiali e della Guerra Fredda. Nello stesso secolo si è visto la comparsa della Lega delle Nazioni e le Nazioni Unite, ed è anche stato il secolo più insanguinato della storia umana.
Dall'Iraq al Dafur, dal Sri Lanka al Corno dell'Africa, dalla Palestina e Israele alla penisola coreana, vediamo con molta evidenza che il mondo non è in pace. La povertà persiste nonostante le promesse della globalizzazione.
La crisi della famiglia, la promiscuità sessuale, e HIV/AIDS si stanno espandendo a sfavore dei figli, dell'economia e della qualità della vita. La proliferazione nucleare e il traffico delle armi continua.
Nazioni, governi e innumerevoli cittadini hanno perso la loro bussola morale, arrendendosi all'attrazione del materialismo e dell'individualismo egoista. Le violazioni dei diritti umani continuano. Anche l’ONU ha dimostrato di non saper funzionare con autorevolezza ed efficacia per indurre le Nazioni a porre fine a tutti questi gravi problemi..
La crisi familiare e il declino degli standard morali, specialmente fra le giovani generazioni, sono veramente seri. Anche se si sta cominciando a produrre un grande sforzo per risolvere la povertà e realizzare gli “Obiettivi dello Sviluppo del Millennio”, il successo dell’impresa appare molto lontano nel tempo e molto limitato se non saremo all’altezza di affrontare i problemi fondamentali collegati al carattere umano e alle relazioni interpersonali. Dopo tutto, i problemi umani sono radicati nella corruzione del cuore umano.
In generale, i governi agiscono principalmente per il loro interesse nazionale.
Lo stesso potrebbe essere detto anche della comunità delle religioni mondiali. C'è una mancanza di cooperazione e unità d'intenti. Le religioni, ed i loro rappresentanti, spesso si comportano in maniera competitiva e in accordo ai loro propri interessi. Il Fondatore dell'UPF, il Rev. Dott. Moon, ha posto fortemente l’accento sul fatto che la radice dei problemi del nostro mondo è strettamente consequenziale al problema del disfacimento del matrimonio e, quindi, della famiglia, la radice della vita umana. Soltanto se il matrimonio, quale mezzo di riproduzione dell’uomo attraverso l'amore coniugale, sarà allineato alla visione della pace accentrata su Dio, potremo nutrire speranze per il futuro dell’umanità. Il Matrimonio deve essere una Partnership di un uomo e una donna, e quando è incentrato sui principi spirituali più elevati, diventa lo strumento più potente di pace che sia mai esistito.
Le irrisolte problematiche familiari, non solo destabilizzano la relazione fra marito e moglie ma anche quelle dei loro figli e la famiglia estesa. Le famiglie sono il cardine della nostra società, e la loro crisi tramite l'infedeltà, la promiscuità e il divorzio mettono in pericolo la pace.
La crisi familiare è causa della perdita del sentimento e del legame di “fratellanza” all’interno della famiglia ma anche nell’ambito dei rapporti sociali. In altre parole, l'amore, l'armonia e la cooperazione che dovrebbe esistere tra fratelli e sorelle in una famiglia amorevole, non esiste nelle nostre società.
Emblematica, per spiegare meglio le ragioni d’amore che devono regnare in una famiglia, è la storia biblica dei primi fratelli dell’umanità “Caino ed Abele”.
Nella famiglia dei nostri progenitori, dopo che essi si allontanarono dalla grazia di Dio, il loro primo figlio, Caino uccise il secondo figlio, Abele. Questa storia è un archetipo di un problema umano universale. Esaminando il conflitto tra nazioni, religioni, gruppi etnici, ideologie politiche, ceti sociali, assistiamo al ripetersi, su vasta scala, dell’evento accaduto fra Caino-Abele. Abele fu ucciso da suo fratello. Perché?
C'era inimicizia tra i fratelli. Il problema Caino-Abele ha la sua radice nella separazione dei loro genitori da Dio. Di conseguenza, la gelosia, il risentimento, ed i sentimenti di essere stato offeso o violato prese il sopravvento. Agendo su questi sentimenti, Caino uccise Abele.
L'essenza di una persona di tipo Abele è quella di vivere nell'interesse del cielo e nell'interesse degli altri. Per questa ragione, Padre Moon c'incoraggia a diventare delle persone di tipo Abele, e sviluppare istituzioni, governi, nazioni e religioni di tipo Abele. Infatti, lui incoraggia l'UPF a diventare le Nazioni Unite di tipo Abele, "offrendo i propri sforzi per la pace al cielo e vivere incessantemente nell'interesse degli altri.”
Il punto di partenza e la linea di demarcazione della pace non potranno essere trovate in istituzioni secolari e laiche perché il punto iniziale è già dentro di me. Quindi la domanda che dobbiamo porci in un esame introspettivo è: “posso io saper riconoscere e superare la corruzione all'interno di me stesso?” Prima di chiedere al mio vicino di cambiare, devo esaminare profondamente me stesso, devo capire i miei punti deboli, e capire come cambiare.
Il passo successivo per costruire la pace è di osservare quelli che mi sono vicini e a cui voglio bene: se non posso stabilire con successo la pace all'interno della mia propria famiglia, come potrò mai essere capace di stabilirla con gli altri?
In conclusione, Padre Moon ci insegna che la pace è possibile solamente se ognuno sviluppa la forza di amare anche il proprio nemico. L'amore deve debellare il risentimento e rispondere con amore verso coloro che ci hanno fatto torto allo stesso modo di coloro che già amiamo.
Dobbiamo muoverci al di là del concetto che la "mia gente" è quella dello stesso colore di pelle, origine etnica, nazionalità o ideologia religiosa. Dobbiamo ampliare il nostro cerchio di amore e rispetto, deve espandersi fino ad includere ed abbracciare anche il nemico.
Se vogliamo credere di poter pensare al punto di vista di Dio, non pensiamo che Dio sia capace di tanto amore da abbracciare tutto il creato?
Questa è la visione dell'UPF: stabilire "Una Famiglia sotto Dio", oltre le barriere di religione, nazionalità, ideologia e gruppi etnici.
Potremmo pensare che sarà un compito facile? Chiaramente, no! È senza dubbio il più arduo e difficile. Ma è questo il percorso che dobbiamo percorrere. Ecco la ragione per cui i grandi conciliatori di tutte le ere, spesso hanno sofferto, e hanno sopportato così tanta persecuzione.

Se ci fosse un modo più facile, troveremmo facilmente molti compagni di viaggio. Il potere militare non sarà mai il mezzo per pacificare le genti. Il potere economico non potrò mai essere portatore di una pace giusta per una vera riconciliazione. La pace viene solamente sulla fondazione del vero amore. Nessun avversario sarà mai disposto a sottomettersi solo al potere del più forte, ne alla conoscenza ne alla ricchezza.
La pace potrà essere condivisa quando condivideremo con l’avversario il nostro desiderio di Pace e quando ameremo e serviremo l'avversario. Questa è la visione e la missione degli Ambasciatori per un movimento di Pace.
Spero che, attraverso queste conferenze, potremo riconoscere punti importanti quali:
• Capire la natura distruttiva della promiscuità, l'immoralità sessuale e la crisi della famiglia.
• Aiutare e sostenere l’UPF nelle tre iniziative strategiche: l'Iniziativa di Pace in Medio Oriente; l'iniziativa di Pace nel Nord Est dell'Asia, concentrandosi sulla Penisola coreana; e il progetto del Tunnel/Ponte sullo stretto di Bering, non soltanto dal punto di vista commerciale e dello sviluppo, ma nell'interesse della pace e la cooperazione tra Est e Ovest. Infatti, questo progetto può contribuire al conseguimento degli obiettivi dello Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite.
• Operare per un Consiglio Interreligioso Globale fra i Capi Religiosi del mondo, nell'interesse di portare la pace nell’umanità. In tal modo si potrà favorire l’Istituzione di un Consiglio Interreligioso alle Nazioni Unite, a dimostrazione che le religioni possono essere alleate nella ricerca della pace.
• Sostenere la missione e l’operatività della Federazione Universale della Pace, quale "ONU Abele", e quale movimento globale che offre il suo impegno per la pace al cielo, vivendo incessantemente nell'interesse degli altri. Dal 21 al 25 settembre l'UPF ha organizzato un'importante riunione, in concomitanza dell'apertura della 62 Sessione dell'Assemblea Generale dell'ONU. In quella occasione, l'UPF ha lanciato un’Iniziativa di Educazione alla Pace, in cooperazione con Governi e ONGs.
Per portare a successo questi obiettivi, dobbiamo lavorare tutti insieme.
Il mondo ha veramente bisogno di ognuno di noi. Stiamo vivendo una svolta epocale nella nostra storia, un tempo di crisi globale. Bisogna fare in modo di poter trasformare questa crisi in un’opportunità,

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