1 novembre 2007

La pace nell’Islam

Presidente di Alleanza Islamica d’Italia, il Dr. Aboulkheir Breigheche, ci descrive in questo suo contributo il concetto di Pace presente nella religione islamica ed esorta tutti ad intensificare le attività che aiutano le diverse culture, popoli e religioni, gruppi e singoli a conoscersi meglio

di Aboulkheir Breigheche

La cultura della pace va rafforzata e diffusa. Va approfondita e vissuta. E coloro che lavorano per questi ideali vanno sostenuti e incoraggiati.
Se poi teniamo presente in quale grave situazione ci troviamo un po’ tutti quanti ( paesi, popoli, famiglie e singoli ) tra guerre, violenze, individualismo, egoismo, ci rendiamo conto di come sia doveroso oltre che necessario intensificare le attività che aiutano le diverse culture, popoli e religioni, gruppi e singoli a conoscersi meglio.
Sono convinto come tanti che “ l’ignoranza e’ il peggior nemico”.
A questo proposito riporto un versetto del sacro Corano che dice:
“ o gente, in verità vi abbiamo creato maschio e femmina e abbiamo fatto di voi popoli vari e tribù affinché vi conosceste a vicenda; il più nobile di voi è colui che ama e teme Dio”.
Con questo modesto contributo e per aiutarci a conoscerci meglio riporto qualche insegnamento islamico che riguarda il concetto di pace nell’Islam:
- Allah, Iddio, ha nell’islam altri 99 nomi che definiscono gli attributi di Dio. Uno dei più noti e conosciuti dai fedeli musulmani è As-salam, la Pace. Molti genitori musulmani scelgono come nome per i loro figli “ Abdussalam”, il servo della Pace, cioè di Dio, la Pace. Sapere che Dio è la pace, ha un profondo significato. Per cui il profeta e messaggero di dio Mohammad* era abituato a cambiare i nomi dei nuovi musulmani quando il loro nome aveva significati cattivi o violenti, con nomi di pace e serenità.
- Il saluto islamico è assalamualaikom, pace sia su di voi e con voi. Da notare che questo saluto viene ripetuto decine di volte al giorno negli incontri, al telefono, per e mail, ecc.. Teniamo presente che pronunciare questo saluto è come fare un patto di pace, atto che è come una preghiera; oltre che pronunciarlo, questo saluto lo si vive tutti i giorni nel quotidiano, perdonando gli errori altrui.
- Tra i pilastri fondamentali della fede islamica c’è la preghiera cinque volte al giorno. Durante questo obbligo religioso il credente ripete la parola pace, tra le formule ed i versetti del Corano recitati, almeno 28 volte al giorno, che raddoppiano quando il credente osserva anche le preghiere facoltative ( sunna). Ogni preghiera si conclude con la frase: “assalamu aleikom wa rahmatu allah”, la pace e la misericordia di Dio sia su di voi, frase che viene pronunciata girando la testa sia a destra che a sinistra, come una promessa di pace per tutta l’umanità’ e tutto l’universo.
- Il paradiso nella terminologia coranica si chiama “ daru salam”, la casa della pace. Come può sperare e pretendere di meritarla ed abitarla una persona che predica e pratica la violenza nelle sue varie forme, nel proprio linguaggio e comportamento?
- Da ricordare che lo stesso saluto degli abitanti del paradiso sarà “ assalamu alaikom” pace sia su di voi, come per affermare che la pace va rafforzata e vissuta sempre e ovunque, in questa vita e nell’aldilà’, come in tutte le situazioni e tutti i luoghi.
Come si vede nell’Islam, la pace è oltre che fede è anche un vissuto quotidiano, è una cultura che si deve imparare tutti i giorni, pace interiore con se stessi, pace con il creatore, pace in famiglia, i genitori, i fratelli, il coniuge, i figli, con il vicino di casa e nel quartiere.
Pace tra i popoli e gli Stati, pace con la natura e l’universo.
Per ogni sfera degli ambiti ricordati sopra, la cultura e la filosofia islamica ha fissato delle regole chiare, precise e pratiche che non ci permettiamo di ricordare per questioni di spazio, affinché regni la pace, contro ogni forma di violenza pubblica o privata.
Assalamu alaikom
Pace sia con voi.

Nessun commento:

Posta un commento