21 marzo 2019

ABBECEDARIO UCRAINO

Come capire la storia e la dignità del popolo ucraino

di Luciano Sampieri
A luglio 2018 è uscito il libro di Massimiliano Di Pasquale “Abbecedario ucraino. Rivoluzione, cultura e indipendenza di un popolo”.
È un libro il cui contenuto, considerati i recenti sviluppi delle tensioni tra Ucraina e Russia, è di estrema attualità. Passo dopo passo Di Pasquale accompagna il lettore alla scoperta di un grande Paese di cui gli italiani ignorano quasi tutto, dai confini geografici alla storia, incluse le tradizioni e la letteratura.
Dopo la rivolta di piazza Maidan a Kiev contro il Presidente filorusso e il cambio di governo, alla fine del 2013, Mosca ha annesso la Crimea e successivamente organizzato e armato i ribelli del Donbass, nell’est dell’Ucraina. Quegli stessi ribelli che oggi portano avanti una guerra latente.
Posizionata alle porte dell’Unione Europea, l’Ucraina dal marzo 2014 continua a subire un’aggressione militare da parte della Russia. Man mano che il tempo passa è sempre più evidente come Vladimir Putin stia mettendo in atto con grande abilità un’escalation calcolata della tensione.
Massimiliano Di Pasquale è uno dei pochissimi italiani che conoscono profondamente l’Ucraina e che ha attraversato in lungo e in largo. Oltre ad una ricerca capillare da varie fonti, ha intervistato i personaggi chiave della politica e della cultura ucraina.
Il suo libro tratta degli accadimenti del periodo che va dal 1991, anno dell’indipendenza dell’Ucraina, al 2018. L’autore spiega come la crisi politica e militare attuale abbia radici molto profonde risalenti all’epoca zarista e poi sovietica. Inoltre chiarisce in modo innegabile la natura democratica ed europeista della “rivoluzione arancione” (2004-05) e di quella “della dignità” (2013-14).
Il taglio di questa pubblicazione è storico-culturale, ma sono presenti anche voci di carattere letterario e ritratti di personaggi politici chiave dell’Ucraina di questi ultimi tempi.
Abbecedario Ucraino è suddiviso in due volumi. Il primo riguarda il periodo che va dal 1991 al 2018. Il secondo volume, che uscirà durante il 2019, farà un notevole salto indietro nel tempo. Partendo dal Medioevo passerà in rassegna i principali avvenimenti della storia e della cultura ucraina dalla Rus di Kyiv fino alla tragedia di Chernobyl.
Il primo volume tratta molto bene la situazione della rivolta del Maidan, del Donbass e della Crimea. La volontà dell’autore è stata quella di ribattere colpo su colpo alla propaganda russa che si era focalizzata proprio su questi temi. Ecco perché questi argomenti sono densi di richiami storici precisi e circostanziati.
Per quanto riguarda la Crimea, Di Pasquale espone in maniera esemplare e su base storica il perché la retorica russa, secondo la quale “la Crimea è da sempre russa” sia nulla di più di una delle numerose bufale che circolano nelle opinioni di tendenza egemonizzate da Mosca.
Come anche Di Pasquale spiega durante la sua presentazione del libro, la Crimea è stata annessa dall’impero russo nel 1783, anche se la colonizzazione è avvenuta a partire dal 1853.  È stata realmente russa dal 1853 al 1917. Con la formazione dell’URSS dal 1921 al 1945 era una repubblica sovietica separata. Dal 1945 al 1954 ha fatto parte della Russia e dal 1954 al 2014 è stata ucraina. In sostanza è stata russa per 73 anni, ucraina per 60 anni, ma è stata tatara per 400 anni.
Nel 1954 la Crimea non fu regalata da Krushchev. Quella fu una decisione collegiale presa dai vertici del Cremlino. Infatti in calce al documento che ufficializza questo passaggio ci sono le firme di Pegov e Voroshilov. Il motivo? Semplice, la Crimea era isolata dal territorio russo e priva di acqua potabile. Quindi la ragione risiede nell’esigenza di una migliore gestione economica del territorio, in quanto la Crimea è diretta estensione del territorio ucraino. L’Ucraina ha ricostruito le infrastrutture della penisola, compresa acqua ed energia elettrica, e la Crimea è ripartita. Altra data molto importante è il 1944, quando i tatari vengono deportati dalla Crimea per volere di Stalin. Questo è un elemento da non dimenticare: una terra che è stata sempre dei tatari è stata privata della sua popolazione originaria.
A chi consigliare la lettura di Abbecedario ucraino? A tutti coloro che hanno voglia di conoscere la meravigliosa cultura ucraina e il suo passato per comprenderne il presente.

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