4 dicembre 2014

Ebola: l’Italia è al sicuro da questa peste sociale?

di Franco Previte
 
Epidemica Ebola: quasi 7000 morti secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità! Ormai sono stati superati, secondo l’OMS, quasi settemila i morti in Africa Occidentale provocati da questo virus chiamato Ebola e questo crudele dato statistico viene da Ginevra secondo cui questa diabolica malattia ha fatto 6.928 morti e 16.169 contagiati. La Liberia è il Paese più colpito con 4.181 vittime, poi viene la Guinea con 1.284 decessi, la Sierra Leone con 1.463: una vera strage sociale!
Queste notizie non sono certamente confortevoli per i cittadini italiani che temono per la loro incolumità, mentre il Presidente statunitense Obama continua a rassicurare: “l’Ebola, non si prende facilmente. Dobbiamo farci guidare dalla scienza, non dalla paura”. E qui ha ragione!
Ma sorge spontanea una domanda: l’ Italia è al sicuro dal contagio di questa peste sociale?
Secondo notizie dei mass media il Ministro della Salute ha assicurato (sperando che non siano solo parole!) e continua a rassicurare l’opinione pubblica con “sono improbabili gli arrivi virus via migranti”, ma ci dovrebbero fornire più dettagliate notizie circa l’organizzazione che l’Italia adotta per questo virus ritenuto la peggiore epidemia esistente negli ultimi 40 anni.
La gente si chiede se il Parlamento, invece di perdere tempo in inutili e dannose discussioni, quali provvedimenti intende attuare per affrontare questa epidemia, ritenuta possibile anche in Italia, poiché le cure a quel medico ricoverato allo Lazzaro Spallanzani non sono efficaci.
Per il momento non abbiamo notizie circa le misure preventive adottate, anzi ci impressiona la facilità e il silenzio delle Istituzioni a non prendere le dovute precauzioni intese e “prevenire e fermare” lo sbarco degli ex extracomunitari in Italia che avvengono con un rituale quasi programmato che forse possono apportare malattie, mentre la UE è titubante a prendere “provvedimenti” onde garantire la salute pubblica.
Ci sorprende come il Governo e soprattutto il Presidente del Consiglio, che è vigile, attento alle proteste popolari e pronto a qualunque evenienza, non abbia compiuto quei passi diplomatici atti a garantire la sicurezza dal contagio, atteso che l’Ebola, è considerata dall’OMS come la peggior, ripeto, epidemia degli ultimi 40 anni, mentre fonti sanitarie internazionali informano che ci sono segni di speranza e che si può superare questa fase critica se vi è una capacità di fornire una assistenza molto attenta e dotata di molti mezzi di protezione, ma sempre con terapie sperimentali come avviene allo Spallanzani.

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