Depressione: patologia mentale che affligge milioni di persone in Italia.
Troppe vittime innocenti!
di Felice Previte
La depressione, il “male oscuro” così definito dai mass media, comporta disturbi del tono dell’umore, distrugge il morale, lo spirito della persona, ma soprattutto sta mietendo vittime innocenti nella nostra società.
E’ il “volano” di quanto è avvenuto a Curtarolo in provincia di Padova dove una madre 35enne ha ucciso a coltellate il proprio figlio di 3 anni e poi tenendolo in braccio, quasi a cullare una innocente vittima dopo l’incolpevole feroce delitto, pare, derivante da crisi depressive dopo la nascita della bambina.
E’ tenuta nel Reparto di psichiatrica dell’Ospedale di Padova, che dopo qualche pillola la dimetteranno e così finisce, ancora una volta, il rituale eclatante episodio di sanità malata.
In occasione del Global Mental Health Summit svoltasi recentemente ad Atene l’Organizzazione Mondiale Sanità considera la depressione la seconda patologia al mondo e prevede che nei prossimi 20 anni la depressione sarà tra i problemi di salute più diffusi al mondo, dove vivono 450 milioni di persone con questa patologia ed i Paesi in via di sviluppo dedicano poche risorse alla soluzione, a volte meno del 2% del budget pubblico.
Secondo Shekhar Saxena del Dipartimento di Salute mentale dell’OMS “la depressione è molto più comune rispetto a malattie temute come l’AIDS o il cancro ed entro il 2030 sarà il problema principale da affrontare per i sistemi sanitari del mondo”. Un’epidemia silenziosa, alla quale si dovrebbe porre in bilancio le giuste risorse e tenendo conto “che molte altre patologie sono, in proporzione, in calo in tutto il mondo” conclude l’esperta.
Essa colpisce in età giovanile tra i 18 anni ed i 30 ed il fenomeno acquista il carattere di vera e propria calamità sociale. Gli psichiatri dicono che spesso non è facile distinguere la semplice demoralizzazione da una condizione patologica, ma pare che a ciò vada incontro il 15% di uomini ed il 25% le donne. Quindi una malattia da non confondere con i banali e transitori rilassamenti dell’umore. La depressione grave, dopo l’accertamento terapeutico, diventa difficile perché le funzioni psichiche sono limitate. La malattia si può curare con farmaci, come afferma il mondo scientifico, per fare in modo che la persona recuperi la capacità di comunicazione necessaria per intraprendere una psicoterapia. Questa ultima tende ad ottenere una riattivazione del pensiero e la correzione di atteggiamenti mentali negativi, cosa che avviene principalmente tra paziente e terapeuta. Secondo DATAMEDIA nella fascia tra i 15 ed i 17 anni il 27,5% dichiara di avere esperienze di depressione, il 62,5% di sentirsi depresso qualche volta. La depressione interessa un numero sempre più crescente di adulti, il 44,6% la considera una vera e propria malattia. Secondo l’ANSA i Dipartimenti Salute Mentale, per i diversi tipi di patologie psichiatriche, sono presenti in tutta Italia, ma con diversità nelle Regioni, quest’ultime al di sotto degli standard obiettivi. I posti letto in strutture pubbliche sono più numerosi al nord. Le strutture residenziali hanno operatori in numero di circa 30.700, di cui il 48% infermieri ed il 18% medici e sono sufficienti in Liguria, Toscana, Trento e Bolzano Gli psichiatri, il 25% del fabbisogno, mancherebbero almeno di 5000/7000 operatori.( ANSA R CRO SOB4 R46 INT QBXB 4.12. 2004).
La depressione è l’espressione grave ed urgente, ripeto, di una futura priorità mondiale.
In Italia non abbiamo ancora visto nulla per far uscire da quel tunnel tenebroso questi sofferenti in quanto sussiste una grave carenza di iniziative legislative in favore dell’assistenza psichiatrica da ben 31 anni !
Il disagio psichico è circondato da una coltre di silenzi e disinteressi, anzi da una congiura del silenzio.!
Le parole non servono : ci vogliono i fatti, cari amici della politica, per non “sentire” ancora una volta come si uccidono persone innocenti da parte di persone incolpevoli.!
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