Doha, Qatar - Il Doha International Family Institute (DIFI) ha ospitato un mix impressionante di
operatori nel campo politico, ricercatori, accademici, e rappresentanti delle Nazioni Unite e di ONG che si occupano di aspetti di politiche familiari e di buone pratiche, provenienti da tutto il mondo, nel corso di una conferenza tenutasi il 16-17 aprile, 2014, nella splendida Qatar National Convention center. Il tema è stato "Potenziare le Famiglie: un percorso di sviluppo".
L'obiettivo di questo incontro ad alto livello è stato quello di "rilevare la necessità di rafforzare e potenziare la famiglia per far fronte alle sfide di questo momento di crisi economica e turbolenze politiche e di fornire l'occasione per evidenziare l'importante ruolo della famiglia come agente attivo in sviluppo complessivo".
Discussioni molto intense si sono incentrate sul perché le famiglie contano in tutti i livelli di sviluppo umano, sociale ed economico, seguite da numerose presentazioni molto concrete, pratiche efficaci e politiche, in particolare, nei settori della lotta alla povertà familiare e l'esclusione sociale, garantendo l'equilibrio lavoro-famiglia e promuovere la solidarietà intergenerazionale.
Nel corso di una tavola rotonda sul tema "La famiglia e il post-2015, Agenda di Sviluppo" Taj Hamad, rappresentando WANGO e l’Universal Peace Federation, ha affrontato le ragioni per cui la famiglia è stata in gran parte ignorata nella definizione degli obiettivi e le politiche delle Nazioni Unite, egli ha posto l’accento sulla necessità di rafforzare il ruolo dei genitori. Alcuni degli argomenti trattati nelle tavole rotonde erano la famiglia e la parità di genere, gli uomini nella famiglia, e la famiglia e la società civile.
Un punto forte è stato il discorso appassionato e articolato di S.S. Sheikha Moza bint Nasser, Presidente della Qatar Foundation, sottolineando l'impatto dei media d’intrattenimento dicendo, "l’invasione culturale ha preso di mira il nucleo centrale dell'identità della famiglia araba, la sua cultura, lingua e religione".
Al termine di questi intensi due giorni, una "Call to Action" è stata formulata fornendo aree specifiche di azione per tutti i partecipanti nelle loro diverse aree di lavoro. Oltre l'ottimo scambio di informazioni e conoscenza, e il documento finale, un'altra importante realizzazione di questa conferenza, è stata la costruzione di reti e collaborazioni future. Si sono formate nuove relazioni tra i partecipanti provenienti da tutto il mondo.
Dato che questa conferenza ha fornito prove sostanziali per la necessità di emancipazione familiare e metodi concreti per andare avanti, ha anche dato forza e ha incoraggiato tutti i presenti con nuova energia, risorse e conoscenze. Da molti dei commenti ascoltati, si percepisce che i partecipanti hanno acquisito una maggiore convinzione che, con i nostri sforzi, il mondo potrà diventerà un posto migliore poiché se la famiglia si rafforza e riacquista il suo ruolo centrale nel risolvere e prevenire gran parte dei dilemmi del mondo e creando un mondo vibrante, operando su una famiglia alla volta.
L'obiettivo di questo incontro ad alto livello è stato quello di "rilevare la necessità di rafforzare e potenziare la famiglia per far fronte alle sfide di questo momento di crisi economica e turbolenze politiche e di fornire l'occasione per evidenziare l'importante ruolo della famiglia come agente attivo in sviluppo complessivo".
Discussioni molto intense si sono incentrate sul perché le famiglie contano in tutti i livelli di sviluppo umano, sociale ed economico, seguite da numerose presentazioni molto concrete, pratiche efficaci e politiche, in particolare, nei settori della lotta alla povertà familiare e l'esclusione sociale, garantendo l'equilibrio lavoro-famiglia e promuovere la solidarietà intergenerazionale.
Nel corso di una tavola rotonda sul tema "La famiglia e il post-2015, Agenda di Sviluppo" Taj Hamad, rappresentando WANGO e l’Universal Peace Federation, ha affrontato le ragioni per cui la famiglia è stata in gran parte ignorata nella definizione degli obiettivi e le politiche delle Nazioni Unite, egli ha posto l’accento sulla necessità di rafforzare il ruolo dei genitori. Alcuni degli argomenti trattati nelle tavole rotonde erano la famiglia e la parità di genere, gli uomini nella famiglia, e la famiglia e la società civile.
Un punto forte è stato il discorso appassionato e articolato di S.S. Sheikha Moza bint Nasser, Presidente della Qatar Foundation, sottolineando l'impatto dei media d’intrattenimento dicendo, "l’invasione culturale ha preso di mira il nucleo centrale dell'identità della famiglia araba, la sua cultura, lingua e religione".
Al termine di questi intensi due giorni, una "Call to Action" è stata formulata fornendo aree specifiche di azione per tutti i partecipanti nelle loro diverse aree di lavoro. Oltre l'ottimo scambio di informazioni e conoscenza, e il documento finale, un'altra importante realizzazione di questa conferenza, è stata la costruzione di reti e collaborazioni future. Si sono formate nuove relazioni tra i partecipanti provenienti da tutto il mondo.
Dato che questa conferenza ha fornito prove sostanziali per la necessità di emancipazione familiare e metodi concreti per andare avanti, ha anche dato forza e ha incoraggiato tutti i presenti con nuova energia, risorse e conoscenze. Da molti dei commenti ascoltati, si percepisce che i partecipanti hanno acquisito una maggiore convinzione che, con i nostri sforzi, il mondo potrà diventerà un posto migliore poiché se la famiglia si rafforza e riacquista il suo ruolo centrale nel risolvere e prevenire gran parte dei dilemmi del mondo e creando un mondo vibrante, operando su una famiglia alla volta.
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