28 agosto 2012
Rangoon
(Birmania) - Il governo birmano ha eliminato 2.082 persone dalla nota lista
nera che comprende dissidenti, giornalisti e diverse figure considerate una
minaccia per la sicurezza nazionale dall'ex giunta militare. Lo ha annunciato
il presidente Thein Sein tramite il portavoce, Nay Zin Latt, sottolineando che
"queste distensioni sono in linea con la trasformazione del Paese".
La lista passa così da 6.165 a 4.083 nomi. Le persone incluse nel documento non
possono entrare in Birmania o, se vi abitano, non hanno il permesso di lasciare
il Paese. La decisione rientra nelle riforme attuate dal governo di Thein Sein
dopo decenni di regime militare.
LaPresse/AP
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