TMNews - 2.8.2012
Rangoon - In Birmania un progetto di microcredito
promosso dall'Organizzazione Non Governativa Pact potrebbe risollevare le sorti
del villaggio di Mawbi, nel sud di Rangoon, che vive prevalentemente di
agricoltura. Per questi contadini, stremati dalla povertà, ottenere un prestito
per la semina è una vera sfida. Ma il progetto di microcredito potrebbe aiutare
a mitigare le inefficienze di un sistema finanziario rudimentale e rimuovere
uno degli ostacoli maggiori allo sviluppo del Paese.Khin Mar Shwe è una dei 135
abitanti del villaggio di Mawbi: beneficia del progetto lanciato dall'Ong da
cinque mesi nella regione di Irrawaddy. Grazie a un prestito di 60mila kyats,
circa 57 euro, a un tasso di interesse dell'1% per 14 giorni, può investire
maggiormente nell'allevamento. "Se posso sostenere un numero maggiore di
anatre, ho anche più uova e dunque più soldi", dice la donna. Prima di
questo progetto, invece, Khin doveva rivolgersi a degli strozzini, con un tasso
di interesse del 20% al mese."Se si paga un simile tasso di interesse, è
molto difficile andare avanti", dice Sean Turnell, economista
all'Università Macquarie di Sydney. Il microcredito potrebbe davvero
rappresentare la strada per alleviare la piaga della povertà in Birmania.
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