di Franco Previte
Ormai è
divenuta quasi una “moda” soffrire di depressione, ma la vorticosa vita
dell’oggi favorisce questa patologia.
La
depressione, definita dai mass media il “male
oscuro” del secolo, comporta disturbi del tono dell’umore, distrugge il
morale, lo spirito della persona, ma soprattutto sta mietendo vittime innocenti
nella società.
E’ “cintura
di trasmissione”, si presume, di quanto sta avvenendo in particolare in questi
giorni in Italia dove continua la mattanza di persone a volte anche innocenti,
dove madri uccidono i propri figli appena nati buttandoli nei cassonetti dei
rifiuti urbani, mariti che uccidono le mogli e viceversa, conviventi “lasciati”
che trucidano le compagne, figli che uccidono i genitori e via dicendo,
derivanti da crisi depressive secondo il mondo scientifico, “situazioni” nelle
quali viene coinvolta, purtroppo, la famiglia motore della morale e della
civiltà sempre avvenire.
In genere
queste “persone” ritenute ree vengono “piantonate” dalle Forze di Polizia in
qualche Reparto di psichiatrica negli Enti Ospedalieri e poi, quelle ritenute
“folli”, ricoverate scandalosamente” negli Ospedali Psichiatrici Giudiziari od
in cliniche private, tutto questo che non solo contrasta con la legge 180, ma
confliggono con i dettami della Carta Costituzionale.
Nella quasi
totalità dei “casi” dì persone anche depressive vengono ricoverate nei Reparti
Ospedalieri e dopo qualche pillola vengono dimesse e con le “altre” finisce,
ancora una volta, il rituale eclatante episodio di sanità malata, ma malata
fino allo spasimo !.
A questo
proposito dobbiamo sperare, visto il disinteresse della politica, che il problema
degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, ancora “aperti” malgrado la promessa
che verranno chiusi entro il marzo 2013, resta pur sempre un problema di
degrado ed anche con il disagio psichico, che non suscita, purtroppo,
l’interesse di qualche solerte Procura delle Repubblica o l’intervento della
Corte dei Conti su una situazione così paradossale che costituisce, anche, una
lesione allo spirito di solidarietà e di altruismo della pubblica opinione come
la “minaccia” del Governo Monti di ridurre
del budget della sanità. E sono sempre i soliti noti che pagano!
Dobbiamo
aprire una parentesi e considerare che se i compiti dei NAS dei Carabinieri sono indirizzati alla tutela dei diritti e
della tutela della dignità dei “malati”, come è avvenuto fin oggi, allora la Benemerita svolge un’opera meritoria,
umanitaria di garanzia giuridica e di “spinta” per la soluzione del gravissimo
problema dei disagiati psico-fisici, mentre il Governo Monti non tutela il cittadino che ha il diritto ad una
migliore e continua sanità ai sensi della ‘art.32 della n/s Costituzione tanto
declamata e poco incarnata.
L’organizzazione Mondiale della Sanità
considera la depressione la seconda patologia al mondo e prevede che nei
prossimi 20 anni la depressione sarà tra i problemi di salute più diffusi al
mondo, dove vivono 450 milioni di persone con questa patologia ed i Paesi in
via di sviluppo dedicano poche risorse alla soluzione, a volte meno del 2% del
budget pubblico.
Secondo
Shekhar Saxena del Dipartimento di Salute mentale dell’OMS “la depressione è
molto più comune rispetto a malattie temute come l’AIDS o il cancro ed entro il
2030 sarà il problema principale da affrontare per i sistemi sanitari del
mondo” secondo Shekhar Saxena del Dipartimento di Salute Mentale dell’OMS, “
una epidemia silenziosa, alla quale si dovrebbe porre in bilancio le giuste
risorse e tenendo conto che molte altre patologie sono, in proporzione, in calo
in tutto il mondo” conclude l’esperta.
Essa
colpisce in età giovanile tra i 18 anni ed i 30 ed il fenomeno acquista il
carattere di vera e propria calamità sociale.
Gli
psichiatri dicono che spesso non è facile distinguere la semplice
demoralizzazione da una condizione patologica, ma pare che a ciò vada incontro
il 15% di uomini ed il 25% le donne, quindi malattia da non confondere con i
banali e transitori rilassamenti dell’umore che può diventare grave, dopo
l’accertamento terapeutico, difficile perché le funzioni psichiche sono
limitate. Secondo le stime recenti il 15% dei depressi si suicida.
La malattia
si può curare con farmaci, come afferma il mondo scientifico, per fare in modo
che la persona recuperi la capacità di comunicazione necessaria per
intraprendere una psicoterapia. Questa ultima tende ad ottenere una
riattivazione del pensiero e la correzione di atteggiamenti mentali negativi,
cosa che avviene principalmente tra paziente e terapeuta.
Secondo
DATAMEDIA nella fascia tra i 15 ed i 17 anni il 27,5% dichiara di avere
esperienze di depressione, il 62,5% di sentirsi depresso qualche volta. La
depressione interessa un numero sempre più crescente di adulti, il 44,6% la
considera una vera e propria malattia.
Secondo
l’ANSA i Dipartimenti Salute Mentale, per i diversi tipi di patologie
psichiatriche, sono presenti in tutta Italia, ma con diversità nelle Regioni,
quest’ultime al di sotto degli standard obiettivi. I posti letto in strutture
pubbliche sono più numerosi al nord. Le strutture residenziali hanno operatori
in numero di circa 30.700, di cui il 48% infermieri ed il 18% medici e sono
sufficienti in Liguria, Toscana, Trento e Bolzano Gli psichiatri, il 25% del
fabbisogno, mancherebbero almeno di 5000/7000 operatori.( ANSA R CRO SOB4 R46
INT QBXB 4.12. 2004).
La
depressione è l’espressione grave ed urgente, ripeto, di una futura priorità
mondiale.
In Italia
non abbiamo ancora visto nulla per far uscire da quel tunnel tenebroso questi
sofferenti, anche con altre patologie, in quanto sussiste una grave carenza di
iniziative legislative in favore dell’assistenza psichiatrica da ben 34 anni,
dei quali la depressione è l’espressione prima, grave ed urgente.
Il disagio
psichico è circondato da una coltre di silenzi e disinteressi, anzi da una
congiura del silenzio! e la Politica
(col P maiuscolo) non è una pia illusione, ma come tutte le illusioni lasciano
il posto alla delusione.
L’opinione
pubblica non vuole più “sentire” come si uccidono le persone innocenti da parte
di persone incolpevoli.
Le parole
non servono: ci vogliono i fatti, cari
amici della politica, caro Presidente
del Consiglio dei Ministri (come dicono a Genova: Lei ha bevuto “l’equa da meia”, (imparando bene a tirar diritto
senza voltarsi!).
Nessun commento:
Posta un commento