1 agosto 2012

Depressione: patologia che affligge milioni di persone in Italia dove miete troppi morti!


di Franco Previte

Ormai è divenuta quasi una “moda” soffrire di depressione, ma la vorticosa vita dell’oggi favorisce questa patologia.

La depressione, definita dai mass media il “male oscuro” del secolo, comporta disturbi del tono dell’umore, distrugge il morale, lo spirito della persona, ma soprattutto sta mietendo vittime innocenti nella società.

E’ “cintura di trasmissione”, si presume, di quanto sta avvenendo in particolare in questi giorni in Italia dove continua la mattanza di persone a volte anche innocenti, dove madri uccidono i propri figli appena nati buttandoli nei cassonetti dei rifiuti urbani, mariti che uccidono le mogli e viceversa, conviventi “lasciati” che trucidano le compagne, figli che uccidono i genitori e via dicendo, derivanti da crisi depressive secondo il mondo scientifico, “situazioni” nelle quali viene coinvolta, purtroppo, la famiglia motore della morale e della civiltà sempre avvenire.

In genere queste “persone” ritenute ree vengono “piantonate” dalle Forze di Polizia in qualche Reparto di psichiatrica negli Enti Ospedalieri e poi, quelle ritenute “folli”, ricoverate scandalosamente” negli Ospedali Psichiatrici Giudiziari od in cliniche private, tutto questo che non solo contrasta con la legge 180, ma confliggono con i dettami della Carta Costituzionale.

Nella quasi totalità dei “casi” dì persone anche depressive vengono ricoverate nei Reparti Ospedalieri e dopo qualche pillola vengono dimesse e con le “altre” finisce, ancora una volta, il rituale eclatante episodio di sanità malata, ma malata fino allo spasimo !.

A questo proposito dobbiamo sperare, visto il disinteresse della politica, che il problema degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, ancora “aperti” malgrado la promessa che verranno chiusi entro il marzo 2013, resta pur sempre un problema di degrado ed anche con il disagio psichico, che non suscita, purtroppo, l’interesse di qualche solerte Procura delle Repubblica o l’intervento della Corte dei Conti su una situazione così paradossale che costituisce, anche, una lesione allo spirito di solidarietà e di altruismo della pubblica opinione come la “minaccia” del Governo Monti di ridurre del budget della sanità. E sono sempre i soliti noti che pagano!

Dobbiamo aprire una parentesi e considerare che se i compiti dei NAS dei Carabinieri sono indirizzati alla tutela dei diritti e della tutela della dignità dei “malati”, come è avvenuto fin oggi, allora la Benemerita svolge un’opera meritoria, umanitaria di garanzia giuridica e di “spinta” per la soluzione del gravissimo problema dei disagiati psico-fisici, mentre il Governo Monti non tutela il cittadino che ha il diritto ad una migliore e continua sanità ai sensi della ‘art.32 della n/s Costituzione tanto declamata e poco incarnata.

 L’organizzazione Mondiale della Sanità considera la depressione la seconda patologia al mondo e prevede che nei prossimi 20 anni la depressione sarà tra i problemi di salute più diffusi al mondo, dove vivono 450 milioni di persone con questa patologia ed i Paesi in via di sviluppo dedicano poche risorse alla soluzione, a volte meno del 2% del budget pubblico.

Secondo Shekhar Saxena del Dipartimento di Salute mentale dell’OMS “la depressione è molto più comune rispetto a malattie temute come l’AIDS o il cancro ed entro il 2030 sarà il problema principale da affrontare per i sistemi sanitari del mondo” secondo Shekhar Saxena del Dipartimento di Salute Mentale dell’OMS, “ una epidemia silenziosa, alla quale si dovrebbe porre in bilancio le giuste risorse e tenendo conto che molte altre patologie sono, in proporzione, in calo in tutto il mondo” conclude l’esperta.

Essa colpisce in età giovanile tra i 18 anni ed i 30 ed il fenomeno acquista il carattere di vera e propria calamità sociale.

Gli psichiatri dicono che spesso non è facile distinguere la semplice demoralizzazione da una condizione patologica, ma pare che a ciò vada incontro il 15% di uomini ed il 25% le donne, quindi malattia da non confondere con i banali e transitori rilassamenti dell’umore che può diventare grave, dopo l’accertamento terapeutico, difficile perché le funzioni psichiche sono limitate. Secondo le stime recenti il 15% dei depressi si suicida.

La malattia si può curare con farmaci, come afferma il mondo scientifico, per fare in modo che la persona recuperi la capacità di comunicazione necessaria per intraprendere una psicoterapia. Questa ultima tende ad ottenere una riattivazione del pensiero e la correzione di atteggiamenti mentali negativi, cosa che avviene principalmente tra paziente e terapeuta.

Secondo DATAMEDIA nella fascia tra i 15 ed i 17 anni il 27,5% dichiara di avere esperienze di depressione, il 62,5% di sentirsi depresso qualche volta. La depressione interessa un numero sempre più crescente di adulti, il 44,6% la considera una vera e propria malattia.

Secondo l’ANSA i Dipartimenti Salute Mentale, per i diversi tipi di patologie psichiatriche, sono presenti in tutta Italia, ma con diversità nelle Regioni, quest’ultime al di sotto degli standard obiettivi. I posti letto in strutture pubbliche sono più numerosi al nord. Le strutture residenziali hanno operatori in numero di circa 30.700, di cui il 48% infermieri ed il 18% medici e sono sufficienti in Liguria, Toscana, Trento e Bolzano Gli psichiatri, il 25% del fabbisogno, mancherebbero almeno di 5000/7000 operatori.( ANSA R CRO SOB4 R46 INT QBXB 4.12. 2004).

La depressione è l’espressione grave ed urgente, ripeto, di una futura priorità mondiale.

In Italia non abbiamo ancora visto nulla per far uscire da quel tunnel tenebroso questi sofferenti, anche con altre patologie, in quanto sussiste una grave carenza di iniziative legislative in favore dell’assistenza psichiatrica da ben 34 anni, dei quali la depressione è l’espressione prima, grave ed urgente.

Il disagio psichico è circondato da una coltre di silenzi e disinteressi, anzi da una congiura del silenzio! e la Politica (col P maiuscolo) non è una pia illusione, ma come tutte le illusioni lasciano il posto alla delusione.

L’opinione pubblica non vuole più “sentire” come si uccidono le persone innocenti da parte di persone incolpevoli.

Le parole non servono: ci vogliono i fatti, cari amici della politica, caro Presidente del Consiglio dei Ministri (come dicono a Genova: Lei ha bevuto “l’equa da meia”, (imparando bene a tirar diritto senza voltarsi!).

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