La regola d'oro si trova nelle Scritture di quasi tutte le religioni. È spesso considerata la più concisa regola generale di etica. Anche se a volte chiamata "reciprocità", la Regola d'Oro è attiva, non reattiva.
Ci insegna ad andare verso gli altri con rispetto e a non reagire a un insulto con un altro insulto. Perciò, questa è una sfida etica, che richiede una notevole integrità morale da mettere in pratica.
Ci sono tre livelli di etica: in primo luogo, l'espressione negativa, "non fate agli altri quello che non volete che facciano a voi", ci insegna a non danneggiare gli altri, come noi non vorremmo essere danneggiati. Poi, la forma positiva: "Tutto quello che vorreste che gli uomini facessero a voi, anche voi fatelo a loro" o "amerai il prossimo tuo come te stesso" ci impone di considerare le esigenze dell'altra persona e dei suoi sentimenti e di agire nei confronti di lui o lei in modo amorevole.
Infine, l'insegnamento di Padre Moon eleva la Regola d'Oro al principio fondamentale di vivere per il bene degli altri. Quest’etica ci chiama a continui atti di servizio e di sacrificio.
Ci richiede un orientamento di carattere altruista, che deriva in ultima analisi, dal nostro collegamento verticale con Dio e Il suo amore infinito.
“Osservando la morale e l'etica sociale contemporanea, si applica sempre un certo principio. Ed è lo standard di vivere per il bene degli altri e non insistere che siano gli altri a vivere per noi. …
Qual è il nostro percorso per vivere una vita vera? Mentre percorriamo la strada della nostra vita, la cosa principale che dovremmo tenere in mente è di vivere per il bene degli altri. Confucio, Gesù, Maometto e Buddha hanno affermato questa verità. Vivere per il bene degli altri è il principio universale che definisce il modo in cui dovremmo vivere la nostra vita”. (Padre Moon)
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