di Frano Previte,
Se si volgesse lo sguardo molto spesso al cielo ed uno a chi è veramente vittima di sofferenze, molti di più sarebbero i cuori che si aprirebbero alla condivisione del giusto pensiero per trovare una via a proposte ed azioni per dimostrare che non dimentichiamo mai il nostro prossimo che resta pietra di paragone degli atti della nostra vita.
Da troppi anni insiste un velato e vergognoso silenzio delle Istituzioni sulle condizioni in cui “vivono” i disabili fisici e le loro famiglie ed i “disagi” infiniti delle famiglie dei malati psichici e degli stessi .
Ho sempre proposto, come altri, modestamente al “Potere”, la “spinta” e la “sollecitazione” ad agire in conseguenza, certo e con la speranza di poter raggiungere il traguardo prefissato, ma resta, sempre, un cammino che richiede una lunga pazienza per incontrare chi ignora queste situazioni, sappia chi ha orecchie per non sentire, finisca per sentire e sentirsi obbligato ad ascoltare quanti parlano ai cuori prima che ai cervelli, come ha molto bene affermato in San Pietro il Santo Padre Benedetto XVI° “Scendendo dal cavallo della superbia, della testardaggine e dell’immoralità” (Sermone S. Natale 2011 ).
I pochi provvedimenti legislativi emanati per la tutela della salute fisica, sono la dimostrazione del disinteresse o sottovalutazione che regna nel nostro Paese, specie per la salute mentale, dove di tanto in tanto i mass media propongono velate spiegazioni, o semplici riproposizioni di giudizi che non portando audience né clamore non vengono più “riesumati”, visto che questi “indici” sembrano essere termini di raffronto e paragone di avvenimenti.
Tutto resta in un clamoroso silenzio, mentre il disagio fisico continua ad essere “tralasciato” e la malattia mentale continua a “mietere” vittime su vittime, giovani ed anche adolescenti sempre più “compressi” e depresse le loro famiglie.
Ancora una volta dobbiamo ribadire che queste problematiche necessitano di una legislazione urgente, adeguata ed efficace, specie quella mentale attesa da ben circa 34 anni, perché il rispetto della dignità del disabile fisico e del “malato psichico” è essenziale in una società che vuol essere civile.
Sono del parere che le “dicerie storiche” sono sempre attuali e come diceva giustamente Fedor Dostoiewsky appropriato “il grado di civiltà di una Nazione si soppesa con la constatazione in cui si trattano i malati mentali”. Docet !
I gravi problemi che colpiscono alcune fasce sociali e come sempre le più deboli, debbono sobbarcarsi in silenziosa sofferenza quali “cittadini”, per fortuna non “sudditi”, dove una classe politica di “azzeccagarbugli” ha orecchie solo per sentire il tintinnio delle “valute”che possono mettere nelle loro tasche, occhi per “anomalie morali” e soprattutto “colpiti” da una sordità incredibile.
I discorsi della Politica e del Governo Monti stanno diventando una nebbia così fitta da togliere visibilità a verità urgenti che meritano attenzioni e soprattutto soluzioni prioritarie ai mille problemi che affliggono la n/s Italia.
Le famiglie coinvolte non manifestano chiassosamente. Possono solo contenere la loro forza residua affinché non si spenga quel briciolo di speranza che ancora rimane per una concreta definizione.
Le Autorità preposte dovrebbero risvegliarsi dal torpore di comodità del “tornaconto del Partito” e provvedere al bene comune dei cittadini che le hanno “votate”, o viste “imposte”, nella illusa speranza che fossero persone giuste al posto giusto!
Sovviene spesso un detto popolare che recita : “non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”!.
Questa è la ragione che fa cadere nel profondo oblio e nel silenzio ogni “denuncia”, tanto sono impegnati i politici non solo a non dare risposte, ma almeno testimoniare che stanno facendo tesoro per riparare i torti.
Le peculiari problematiche delle persone affette da disabilità fisiche, quelle da malattie mentali all’interno del più vasto e delicato tema dell’assistenza e dell’integrazione, hanno usufruito di provvedimenti legislativi urgenti ed indifferibili ?
NO ! Non credo !
Dobbiamo ricordare che è il Parlamento la sede naturale per dar voce a coloro che non possono esprimerla, per promuovere la cultura del riconoscere cosa sia la disabilità fisica e quali difficoltà comporta e porta alla società l’handicap psichico, per difendere i sofferenti dal silenzio, dal disinteresse.
E… così si chiude il 2011 senza alcun risultato ! Brava la politica e l’incipiente Governo Monti !
Il Sommo Vate non invano aveva previsto : “Ahi serva Italia di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincia, ma di……..! ( Dante Alighieri (Purgatorio VI°)
Con le parole del Beato Giovanni Paolo II° “Andiamo avanti con speranza”! )
BUON ANNO 2012 che porti a tutti giorni di solidarietà, serenità, pace e giustizia !
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