IL NOSTRO BINARIO IDEALE
Dott. Carlo Zonato |
di Carlo Zonato
LIBERTÀ, una delle parole chiave che hanno accompagnato l’essere umano nel corso dei secoli e dei millenni. Una parola che richiama gli episodi più critici e dolorosi della nostra storia; una storia caratterizzata da conflitti, dominazioni, oppressioni e schiavitù. Una storia passata e al contempo presente. Anche se non siamo tra coloro che direttamente subiscono, percepiamo il malessere e la sofferenza delle privazioni delle LIBERTÀ.
Esistono diverse forme e modalità di dominio, di oppressione o schiavitù. Le più evidenti sono state forme esteriori o fisiche, tipiche del passato, ma non ancora completamente debellate nel nostro tanto decantato nuovo millennio. Sono presenti poi altre forme di privazione della libertà, più sofisticate e subdole, tipiche dell’epoca attuale, da parte di chi ha in mano o esercita il “potere” a proprio egoistico tornaconto. E questa modalità può essere esercitata a tutti i livelli relazionali.
Poniamoci questo interrogativo: “Quanto ci sentiamo liberi davvero?”
Se riflettiamo con attenzione a questa domanda sovviene subito un ulteriore interrogativo: “Ma che cosa significa essere liberi?” Come e quando noi possiamo sentirci davvero liberi o dire di aver conquistato completamente la nostra LIBERTÀ? Forse quando abbiamo accumulato sufficienti ricchezze da permetterci quello che vogliamo e desideriamo? Forse quando abbiamo acquisito tutta la conoscenza possibile? Forse quando possiamo avere il potere su tutto e su tutti?
Se la nostra risposta a tutti questi interrogativi è negativa o dubbia, allora bisogna capire che cosa significa davvero libertà o essere liberi. Possiamo ritenere che ci sia una definizione valida per tutti, oppure per ciascuno esiste una risposta diversa? Se quest’ultimo fosse il caso non avremmo alcuna possibilità di realizzare armonia e pace come umanità perché ci troveremmo in un costante conflitto fra tutti, ognuno alla ricerca della sua “libertà”, anche se questa significa “schiavitù” per qualcun altro.
Deve esserci quindi una risposta ma anche uno stato reale di LIBERTÀ che possa essere percepito come appagante e comune all’umanità nel suo insieme. Ma per fare questo dobbiamo necessariamente partire da una considerazione di fondo. Chi ha determinato la nostra nascita? Chi ha determinato il nostro essere uomo o donna? Chi ha determinato nascere in una nazione piuttosto che in un’altra? Le domande possono essere infinite ma la risposta è unica. Noi non siamo causa della nostra esistenza. Il motivo del nostro desiderio innato di LIBERTÀ lo dobbiamo collegare all’essere di causa che ha dato vita all’universo e ad ognuno di noi come esseri umani.
È fondamentale pertanto ricercare e comprendere il progetto ideale di vita che Dio desidera e che sta cercando di realizzare attraverso di noi. Tutte le fedi e gli insegnamenti religiosi ci dicono che il modo attuale di vita non è la realtà ideale che Dio desidera e peraltro nemmeno noi lo desideriamo perché non ci sentiamo né liberi né felici e realizzati o perlomeno non completamente. “Cercate la Verità e la Verità vi farà liberi” è un insegnamento presente nella nostra cultura cristiana, ma che trova conferma nell’essenza delle diverse fedi. Quindi, come esseri di risultato, per essere liberi davvero dovremmo, con l’intelligenza di cui siamo dotati, innanzitutto cercare e capire il Progetto che Dio (come Essere di Causa) ha pianificato; dopodiché, con cuore e con volontà, cercare di realizzarlo. Significa agire con responsabilità cioè con la consapevolezza e la volontà di rispondere all’ideale che Dio ha predisposto e che ci affida nella posizione di figli per poterlo completare appieno.
Libertà e Responsabilità sono quindi come le due rotaie della ferrovia; devono essere perfettamente parallele per consentire al treno di raggiungere la destinazione finale. Quindi libertà e responsabilità da parte di ognuno di noi, sono il binario per raggiungere pace, armonia e gioia per l’intera Famiglia Umana e, permettetemi, anche per Dio stesso. Se Lo pensiamo e Lo sentiamo come Creatore e Genitore, come Padre e Madre, non potrà essere felice davvero se anche tutti noi, Suoi figli, non saremo felici avendo realizzato il Suo progetto in modo completo e per tutti. Pensiamoci davvero! Dio stesso non può completare il Suo Progetto Ideale se noi, singolarmente e come umanità, non rispondiamo in modo libero e responsabile. Ci rendiamo conto del valore che abbiamo? Anche Dio dipende da noi!
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