7 dicembre 2016

Convegno in occasione della Giornata Internazionale della Pace

Palazzo San Macuto
La Voce dei Parlamentari

di Maria Gabriella Mieli
In occasione della Giornata Internazionale della Pace indetta dalle Nazioni Unite, che quest'anno ha come tema "Gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile: mattoni per Costruire la Pace", l’Universal Peace Federation e la Women's Federation for World Peace hanno organizzato il convegno dal titolo: IN-FORMAZIONE: Associazione Internazionale dei Parlamentari per la Pace; Multiculturalità, Politica, Società Civile: Sinergie, Formazione, Progettualità.
II convegno si è tenuto il 13 settembre 2016 dalle 09.00 alle 18.00 presso la Sala del Refettorio di
Palazzo San Macuto (Camera dei Deputati) a Roma.
Le motivazioni che hanno portato ad organizzare questo convegno sono collegate a due significativi incontri internazionali.
II primo si è svolto a Seoul dal 12 al 16 febbraio scorso con la partecipazione di oltre 300 invitati tra i quali 150 parlamentari provenienti da 40 nazioni, nel contesto di una Conferenza Internazionale dei Leader; la sessione principale di quel convegno si è svolta presso l'Assemblea Nazionale, con la presenza dei parlamentari coreani.

II secondo e analogo incontro si è tenuto dal 7 al 9 settembre a Londra; le due sessioni principali si sono svolte al Parlamento Inglese con la partecipazione di parlamentari provenienti da Europa, Eurasia, Medio Oriente e Nord Africa.
In entrambi i casi il programma è stato focalizzato sulla ricerca di soluzioni innovative verso le situazioni più critiche con le quali ci dobbiamo confrontare a livello locale, nazionale ed internazionale, come il radicalismo e l'estremismo ideologico, le catastrofi naturali, i conflitti in corso in vane parti del pianeta che portano a consistenti flussi migratori.
A Seoul, Londra e in altre capitali del mondo viene proposta oggi l'Associazione Internazionale dei Parlamentari per la Pace, proprio per contribuire ad affrontare la situazione attuale di crisi.
L’occasione è stata offerta dall’Onorevole Eleonora Bechis che aveva partecipato alla recente inaugurazione della sezione europea dell’Associazione dei Parlamentari per la Pace. Nel suo messaggio al Parlamento Inglese e in questo convegno al Parlamento Italiano l’On. Bechis ha parlato del suo impegno nei confronti della famiglia e dei minori, soprattutto quelli in situazioni difficili, tra cui i minori migranti non accompagnati che una volta sbarcati spariscono nel nulla spesso preda della criminalità organizzata e di come questo fenomeno sia in aumento. L’On. Bechis ha sottolineato quanto sia importante il risveglio della consapevolezza umana. Essendo lei stessa una mamma parlamentare, la sua attenzione verso la famiglia costituisce anche una molla in più per il suo mandato politico. Lei stessa ha sottolineato come tra le cause della mancanza di pace ci siano guerre e povertà e di come ci sia una mancanza di volontà politica nel risolvere queste tematiche benché ci siano soluzioni possibili. Nella condivisione del suo messaggio tenuto a Londra anche con il pubblico a Palazzo San Macuto, l’Onorevole Bechis ha sottolineato 3 elementi di base per una cultura di pace nella famiglia: la compassione, la comprensione e l’amore. 
A Londra ha partecipato anche l’On. Roberto Rampi. Nel suo intervento ha sottolineato e riconosciuto la centralità dell’impegno UPF nell’affrontare e portare soluzioni alle problematiche dell’umanità.  Tra i temi enormi che stiamo affrontando Il tema dell’emigrazione, ha continuato l’On. Rampi non è più un’emergenza, ha ora assunto un’importanza epocale in quanto cambierà il nostro modo di pensare il mondo, gli stati e i confini. È per molti un fenomeno drammatico ma può assumere aspetti positivi se dietro c’è un lavoro fatto sull’interculturalità e l’interreligiosità. L’Italia è vista positivamente e con grande attenzione e benevolenza per la sua storia, la posizione geografica, la sua forza, bellezza e qualità della vita. Nello stesso tempo, essendo un paese di emigranti, non è così preparata come altre nazioni ad affrontare il fenomeno. Anche nella rappresentanza politica è solo da 2 legislature che si nota una minima presenza di parlamentari provenienti da altre culture. E Londra ne è stato un esempio. Per affrontare i cambiamenti che ci vedono protagonisti ora, dobbiamo dare alle persone gli strumenti culturali adatti allo scopo.
Dal pubblico è intervenuto anche l’On. Umberto D’Ottavio che ha ricordato che nel mondo ci sono 424 tra conflitti e guerre ed è una sfida parlare di pace e pretendere la pace. È quasi un’utopia, ma l’utopia attualmente fa muovere le persone, mentre l’ideologia le blocca. Questa iniziativa dell’Associazione Internazionale dei Parlamentari per la Pace è importante perché richiama i Parlamenti e i Parlamentari ad un’etica di fondo, al rispetto e alla tolleranza. Ma rispetto e tolleranza non sono insiti nell’uomo, vanno insegnati e per farlo è centrale la scuola. L’importanza che una nazione dà alla scuola rappresenta l’idea della società che ha. Se i bambini e i ragazzi non vengono educati al rispetto e alla tolleranza cresceremo una generazione che non è né tollerante né rispettosa.  Noi dobbiamo anche fare tutti gli sforzi per la pace, che è un obiettivo complicato che si raggiungerà con fatica. Se vogliamo la pace prepariamola e cominciamo da noi.
Era presente un pubblico di alto livello composto da 63 ospiti, tra i quali parlamentari, accademici, leader di ONG, giornalisti, presidenti di istituzioni.
Carlo Zonato, Presidente di UPF Italia, Elisabetta Nistri, Presidente della WFWP Italia, Giuseppe Calì, Presidente della FFPMU Italia hanno fornito una panoramica della visione dei coniugi Dott. Rev. Sun Myung Moon e D.ssa Hak Ja Han Moon. Maria Gabriella Mieli, Vicepresidente di WFWP Italia, moderatrice della manifestazione, ha letto il messaggio del Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon in occasione della Giornata della Pace e quello della D.ssa Moon trasmesso all’evento europeo. 
Le tematiche trattate durante il convegno sono state: Pace e Migrazione; Famiglia, Pace e Sviluppo Sostenibile; Il Ruolo delle Donne nella Prevenzione alla Radicalizzazione e Buone Politiche di Pace con diversi Casi di Studio.
Gemma Guerrini, Presidente della Commissione Consiliare delle Elette del Comune di Roma, intervenuta a nome della Sindaca Virginia Raggi, nel suo messaggio ha sottolineato come gli argomenti trattati nel convegno costituiscano la sfida  più importante che siamo chiamati ad affrontare in questo millennio, ovvero quella della pace nel confronto interculturale e come il mondo occidentale postmoderno, malgrado le conquiste tecnologiche ed industriali, sia meno attrezzato di quello passato a trovare risposte. Sottolineando l’importanza del convegno come momento di riflessione e acquisizione di consapevolezza la dott.ssa Guerrini ha invitato a considerare il valore della diversità e l’importanza della mediazione culturale e della comprensione reciproca per la costruzione della pace.
Nella sezione Pace e Migrazione è intervenuta l’Onorevole Elena Centemero, Presidente della Commissione Equality and Non Discrimination al Consiglio d’Europa. L’On. Centemero ha parlato della sua esperienza politica e pratica all’interno della Commissione che rappresenta in Europa. Il Consiglio d’Europa è un organismo internazionale composto da 47 paesi – 28 dell’Unione Europea più i paesi dell’ex Unione Sovietica e i paesi che affacciano sul Mediterraneo. La sua missione fondamentale è quella di difendere, tutelare, far conoscere, preservare i diritti umani e la dignità della persona. Elena Centemero ha sottolineato la difficoltà e la complessità di questo compito a causa di quanto sta succedendo nel mondo, che vede non solo la crisi economica, ma anche un incremento della violenza fisica, psicologica e verbale tanto negli scenari domestici quanto in quelli pubblici della vita. L’impegno della commissione è in una prospettiva positiva e propositiva della tutela, del rispetto dell’insegnamento della dignità della persona e di diritti umani sul tema di questo fenomeno epocale delle migrazioni. Questo fenomeno sta incidendo profondamente nella vita politica sia in Italia che in altri paesi, ma sta anche incidendo profondamente all’interno della dimensione di ciascun uomo e soprattutto all’interno della coscienza di ciascun uomo. Assistiamo alla contrapposizione di ciò che chiamiamo e che è la pace. Attraverso un’alleanza che si chiama ‘No Hate Alliance’ stiamo proponendo un modo differente di accostarci rispetto al tema della migrazione e di tutto ciò che è diverso, che ha altre origini siano esse etniche, razziali, rispetto alle opinioni, al sesso e così via. Stiamo usando il metodo del dialogo come aspetto propositivo di pace. All’interno di gruppi politici differenti, parlamentari di 47 paesi lavorano in modo propositivo sui temi per influenzare l’azione politica degli stati con modalità e misure diverse. Il tema della migrazione è uno dei temi sui quali stiamo lavorando, nello specifico il ruolo delle migrazioni e il ruolo che le donne assumono all’interno del processo migratorio. Questo dato e ruolo sono sconosciuti. La proposizione del dialogo interculturale e interreligioso nel nostro contesto al Consiglio d’Europa ci permette, attraverso valori molto alti, di lavorare nel tempio della democrazia e di trovare punti d’incontro nella diversità e nelle diversità. È un lavoro molto forte per contrastare i temi di odio e in questo l’educazione ha un ruolo importantissimo. L’on. Centemero ha poi parlato di statistiche riguardanti migranti donne e bambini. Il Ruolo delle donne è centrale in questo fenomeno. Le donne si spostano con e senza famiglia e subiscono molte violenze. Quando arrivano nei nostri paesi hanno molte difficoltà ad integrarsi. All’interno delle famiglie dei migranti, rappresentano il fulcro della famiglia ma sono quell’elemento che è più propenso a cercare un’apertura, un aiuto e un dialogo. “All’interno della mia commissione”, prosegue Elena Centemero, “stiamo lavorando su due risoluzioni, ma importante per noi essere coinvolti in quel dialogo, cercando di accostarci con molto rispetto. Dobbiamo cercare di vivere insieme e in pace, quindi in questo dobbiamo aiutare e sostenere queste donne”.
Altri relatori nelle tematiche sopra descritte sono stati: il dottor Marco Ricceri, Segretario Generale dell’Eurispes, il dottor Niccolò Rinaldi già Europarlamentare ora funzionario al Parlamento Europeo, la dottoressa Souad Sbai, già Parlamentare della Repubblica e presidente Associazione Donne Marocchine in Italia, il dottor Massimo Rosselli del Turco, portavoce parlamentare di Colibrì European Platform, il dottor Stefano Boschi, psicoterapeuta e ricercatore. I loro interventi saranno proposti successivamente in articoli di approfondimento sulle tematiche del convegno.
L’ultima sessione riguardante le buone politiche di pace ha permesso al pubblico in sala di comprendere l’impegno sul territorio della UPF e della WFWP. Giorgio Gasperoni, presidente UPF San Marino ha esposto i progetti attuati recentemente in collaborazione con varie associazioni e istituzioni sammarinesi e italiane in collaborazione con la sezione UPF di Israele, centrate sull’aspetto di educazione alla pace nell’ambito sportivo tra ragazzini Israeliani e arabi israeliani (progetto riportato nella sezione Sport). Umberto Angelucci, direttore regionale di UPF Medio Oriente ha parlato della sua esperienza svolta in Afghanistan. Maria Gabriella Mieli ha condivisi l’esperienza in Piemonte del progetto “Un Calcio per la Pace” con bambini israeliani e Palestinesi e del progetto “Angeli della Pace” un ensemble di ragazzini che hanno portato la cultura russa nelle scuole e nelle istituzioni del territorio.
L’evento è stato organizzato anche con la collaborazione di TIA Formazione Internazionale e TIA Europe, dove TIA ha il significato di “Transformation in Action”.

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