Il 27 Luglio, Elisabetta Nistri Presidente WFWP (Federazione delle Donne per la Pace nel Mondo) Italia, è stata invitata insieme a Giuseppe Calì, Presidente di FFPMU (Federazione delle Famiglie), come relatrice ad uno speciale evento organizzato dalla Dott.ssa Virginia Vandini, Ambasciatrice di Pace della WFWP, in collaborazione con Università la Sapienza di Roma e con il patrocinio di: Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Regione Lazio, Comune di Roma e della WFWP che si è svolto nella prestigiosa Sala della Regina nella sede della Camera dei Deputati in Piazza Monte Citorio.
Il tema proposto dalla Dottoressa Virginia Vandini, fondatrice dell’Associazione “Il Valore del Femminile” era l’UNICITA’, intesa come ricerca e acquisizione del proprio talento e capacità per contribuire al benessere della società.
La Associazione “Il Valore del Femminile” ha sviluppato, sin dalla sua costituzione, una formula educativa volta a generare un cambiamento radicale nei paradigmi culturali dominanti basati su una separazione netta tra femminile e maschile, con tutte le conseguenze che ogni giorno ci arrivano dalle notizie di cronaca.
Scienziati, attori, cantanti, direttori di Canali Tv, imprenditori sono stati invitati come esempi portatori di Unicità. Elisabetta Nistri e Giuseppe Calì sono stati invitati come testimonial di unicità per la Pace e nel Sociale come coppia esemplare. Qui di seguito riportiamo un estratto dell’intervento di Elisabetta Nistri.
La WFWPI e il ruolo delle donne
di Elisabetta Nistri,
Unicità, una bella parola
In verità siamo tutti unici. Avete mai trovato una persona identica a voi? Questa sala è piena di persone, ben assortita, ma non esiste, non è mai esistito alcuno uguale ad un altro, come non esiste un fiore o un animale identico ad un altro. Ognuno di noi è un essere speciale e ha un valore unico.
Come esseri umani, abbiamo compreso qual è il nostro valore più profondo? È una conquista importante, non facile, che se afferriamo, ci permette di sentirci bene con noi stessi, non importa cosa gli altri pensano di noi: non dipendiamo più dalle circostanze o dall’opinione altrui, perché impariamo ad amarci e siamo in pace con noi stessi.
Credo fermamente in questo e perciò sono felice di sostenere l’iniziativa di Virginia Vandini la quale è anche Ambasciatrice di Pace della WFWP e che ammiro per la sua dedizione, determinazione e coraggio nel portare avanti un messaggio così nobile ma anche un po’ controcorrente. E ammiro in modo particolare Virginia perché è riuscita a unire la sua professionalità con una sua forte passione ideale e metterla al servizio del prossimo. È una combinazione vincente ma non è facile riuscire a raggiungerla.
La Women’s Federation for World Peace International (WFWPI) (Federazione della Donne per la Pace nel Mondo), è stata fondata il 10 aprile 1992 a Seoul, in Corea del Sud, dalla dott.ssa Hak Ja Han Moon. È una Organizzazione non Governativa dal 1997, con Stato Generale Consultivo presso la Commissione Economica e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC) ed è affiliata al Dipartimento di Informazione Pubblica, presso le Nazioni Unite. La WFWPI si muove in più di 130 nazioni con progetti in corso nei campi dell’educazione, del dialogo interculturale, della scuola, della prevenzione HIV-AIDS, dell’assistenza medica, dell’igiene e nutrizione e delle attività sociali.
Le attività della WFWP in Italia si sono sviluppate in 4 aree principali: a) Etica Familiare con la consapevolezza che la famiglia è la pietra miliare per la pace nel mondo; b) Servizio verso il prossimo attraverso progetti di , assistenza, educazione e prevenzione alle devianze ; c) Attività di Pace e Riconciliazione, incluso il lavoro con le Nazioni Unite, le Organizzazioni Non Governative Internazionali e le Cerimonie dei Ponti di Pace; d) Educazione alla visione di una Leadership Globale per educare e sostenere la leadership delle donne nel 21° secolo.
In particolare la WFWPI si propone di sostenere ed aiutare le donne di tutto il mondo a scoprire il loro valore, ed ottenere il riconoscimento dei loro diritti affinché possano dare il loro prezioso contributo a fianco degli uomini nella costruzione di una società migliore. Si parla di donne capaci di ascoltare la loro naturale predisposizione a pensare al bene comune, con un cuore di madre che va oltre la propria famiglia, donne forti e determinate nelle loro particolari qualità, diverse e complementari a quelle degli uomini. Quindi non una brutta copia dell’uomo, come spesso accade, ma donne capaci di ascoltare ed esprimere con orgoglio e fermezza anche la loro emotività e sensibilità, empatia, creatività, compassione, costanza e visione dell’insieme. In altre parole capaci di esprimere la femminilità di Dio: come scritto in genesi, Dio ci ha creato a sua immagine e somiglianza, maschio e femmina. Questo significa che gli uomini e le donne, quando ascoltano la loro unicità, le loro nobili caratteristiche, sono veramente Figli e Figlie di Dio ed incarnano la divinità.
La WFWPI si propone quindi come movimento di opinione ed ha realizzato negli ultimi anni varie conferenze presso la sede del Parlamento Europeo qui a Roma ed alla Camera, affrontando sempre tematiche attuali per offrire con la collaborazione di esperti, proposte innovative.
Tanti parlano di pace nel mondo, ma questa non si realizzerà mai se non si parte prima da dentro di noi e nella propria famiglia che è la prima palestra di addestramento per imparare a mettere in pratica i più nobili principi quali il rispetto per l’altro, l’accettazione del diverso, la condivisione, il sacrificio del sé per il bene comune. La relazione di coppia è la base sulla quale si costruisce la famiglia ed è la sfida più grande; inutile dire che la figura dei genitori sia fondamentale per i ragazzi che imparano dall’esempio oltre che dagli insegnamenti.
Io credo che l’energia che guida l’universo sia un’energia positiva e costruttiva. Se noi riuscissimo a metterla dentro noi stessi e a condividerla attraverso le nostre unicità, saremo capaci di dare un contributo costruttivo per tutti. Mio marito ed io stiamo seguendo questo percorso insieme da diversi anni ed abbiamo sperimentato quanto la diversità sia una ricchezza, quando viene messa al servizio di un obiettivo più grande.
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