6 luglio 2013

Etica e valori nello sport: a Monza un convegno senza luoghi comuni

Matteo Speziali, direttore del giornale on line MB News

Un successo. Non perché abbiamo fatto il tutto esaurito ma perché al convegno sullo "Sport e l'Etica", voluto dall'UPF, si sono centrati gli obiettivi della solidarietà, dell'integrazione, dello sport e dell'etica (appunto, ndr) attraverso il racconto di tante voci diverse ma che "cantavano" tutte nella stessa direzione senza i soliti luoghi comuni, anzi.
Me la sono cavata anche a fare il moderatore tra autorità, ospiti illustri, tra i tanti c'era anche Gianfelice Facchetti, il figlio del giocatore della "Grande Inter", ma per il semplice motivo che è stato facile trovarsi a proprio agio tra "amici". Eppure con alcuni era la prima volta che ci si vedeva, forse la seconda. Ma era ben chiaro nella testa di tutti che si era lì per parlare di Sport e di Etica, visto che il 28 di aprile partirà l'edizione 2013 del Trofeo della Pace (interetnico e multi-sport), mettendo a nudo anche quegli aspetti di cui purtroppo se ne parla troppo poco.
Come per esempio che in campo nessun atleta pensa che il compagno di squadra o l'avversario sia differente perché ha il colore delle pelle diverso dal suo o perché pratichi e creda in un'altra religione. Conta se sia o meno leale. Questo conta sul campo, ma anche nella vita. Tutto il resto appartiene alla sfera delle brutte notizie, dell'ignoranza e non dello sport. Men che meno all'etica.
E così in una serata, giovedì 11 aprile, in cui tempo è volato, si sono susseguiti, intensi come una serie di rigori alla finale dei mondiali di calcio, gli interventi di Silvano Appiani, Consigliere Delegato allo Sport del Comune di Monza, Dino Dolci, ex Assessore del Comune, atleta e allenatore e già Vicepresidente dell'Associazione Nazionale Allenatori di Calcio, Paolo Monti, Presidente del Comitato brianzolo della UISP, l'Unione Italiana Sport per Tutti, che da alcuni anni condivide e collabora con il Trofeo della Pace, Mario Beretta, allenatore con esperienza decennale in Serie A, tra le altre Parma, Chievo e Siena, con quest'ultima squadra ha ottenuto il miglior risultato sportivo del Siena Calcio, Luca Franchini, giocatore professionista nato nelle giovanili dell'Inter, ha anche giocato una partita in prima squadra, ora al Monza, fresco di laurea in filosofia, Mauro Sarasso, Consigliere della UPF e Coordinatore del Tavolo Genitori dell'Associazione delle Scuole Provincia Varese e quello di Gianfelice Facchetti, attore e regista di teatro oltre che essere noto per essere un giornalista della mitica Gazzetta "rosa", quella dello Sport. E poi c'era Carlo Chierico, il presidente della UPF di Monza, organizzatore della serata.
Tra i tanti momenti è stato interessate sentire l'intervento di Susan Abou, di origine egiziana, 21 anni , studentessa di medicina alla Bicocca, per la pallavolo. Tra il pubblico c'era invece "The African Football", la squadra campione in carica del torneo di calcio. Seduto una fila più avanti c'era il medico Salvatore Arcidiacono, che visita gratuitamente i giocatori, altrimenti non ci sarebbe nessun "Trofeo della Pace".
Ha chiuso la serata un disponibilissimo Gianfelice Facchetti, che oltre a portare una critica al mondo dei mass media, che ama più vendere le brutte notizie che quelle belle (ma non ci rassegniamo a questa cosa, ndr) ha presentato il suo libro "Se no che gente saremmo", che ripercorre gli insegnamenti di suo padre, il grande dell'Inter, con aneddoti intensi e inediti, che sto leggendo e che fin dalle prime righe mi sento di consigliarvi.

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