5 aprile 2013

Leadership femminile in una Nuova Era: creare e vivere nella cultura della Pace


di Flora Grassivaro
Dopo gli appuntamenti in Francia, Spagna e Germania lo scorso novembre è stata l’Italia a ospitare la
decima edizione del convegno europeo promosso dalla Federazione delle Donne per la Pace nel Mondo. L’evento si è svolto a Roma dal 23 al 25 novembre u.s. in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne. Un centinaio di rappresentati e ospiti della WFWP sono giunte nella capitale da una ventina di nazioni europee con il desiderio e la determinazione di poter creare un network al femminile per riscoprire il valore della dignità e il ruolo delle donne dal punto di vista di un cambiamento nella famiglia e nella società.
La suggestiva cornice romana è stata scelta dopo aver ottenuto, per l’occasione, il patrocinio del Comune di Roma, della SIOI (Italian Society for International Organization) e della Global Women’s Peace Network. La conferenza di apertura intitolata “Leadership femminile e prevenzione della violenza domestica” si è tenuta presso la sede del Parlamento Europeo a Roma, nella Sala delle Bandiere e ha visto come relatori la Dott.ssa Zhannat Kosmukhamedova che ha focalizzato l’attenzione sulla tema della prevenzione in particolare alla lotta all’HIV portando la sua esperienza di oltre quindici anni nello sviluppo e nell'attuazione di politiche e programmi di prevenzione e cura. Ha preso poi la parola Mrs. Aisha Abdul Latif, avvocata consulente per il servizio d’immigrazione nel Regno Unito. Nonostante la giovane età, il vigore con cui presentava la situazione femminile legata alla questione dei diritti umani ha affascinato il pubblico per la chiarezza e l’intensità del contenuto. Abbiamo avuto l’onore di ospitare l’intervento dell’ex ambasciatrice della Repubblica Macedone nel Regno Unito, Mrs. Marija Efremova che ha toccato nella sua relazione i punti cruciali su cui una donna deve confrontarsi quando decide di intraprendere la carriera politica. La relazione presentava le occasioni, le vittorie e l’impegno, ma anche i dubbi, le incertezze, il timore di dover sovrapporre la propria carriera agli impegni di madre e moglie. Dall’attenta analisi dell’Ambasciatrice è emerso che nonostante sia incrementata la rappresentanza politica al femminile, il numero di ambasciatrici donne è ancora molto esiguo. Tra gli ospiti, un gradito ritorno dell’On. Antonio Stango, Presidente della Federazione di Helsinki - Italia per i Diritti Umani che da qualche tempo segue con entusiasmo e collaborazione le attività della WFWP. Mrs. Maria Gabriella Mieli, presidente uscente della WFWP - Italia ha poi introdotto il discorso finale tenuto da Mrs. Carolyn Handschin, vice presidente della WFWP International. Mrs. Handschin ha rilevato quanto sia prezioso il ruolo della donna in questa società e quanto sia importante incrementare il contributo femminile per il conseguimento di una nuova cultura di pace.

La mattinata di sabato 24 ha visto come moderatrice Mrs. Elisabeth Riedl segretario generale della WFWPI Europa che ha introdotto le relatrici, tutte molto preparate e coinvolgenti. Mrs. Brigitte Wada, presidente della WFWP francese ha presentato la sua esperienza in un importante convegno a fianco dei più autorevoli politici della sua nazione. Nonostante Brigitte sia una persona riservata, sforzandosi di vincere la propria timidezza, è riuscita a esporre a livello parlamentare l’ideale della WFWP ricevendo il plauso dell’assemblea. Il suo consiglio è stato dunque di non tralasciare le opportunità che si possono presentare e di affrontarle imparando controllare l’insicurezza e l’emotività, certi che potrebbe essere una grande occasione per presentare l’ideale della federazione e creare nuove collaborazioni. Mrs. Rita Seewald presidente tedesca della WFWP ha ricordato come proprio a Roma, nel 1950 fosse stata approvata la Convenzione per la protezione dei diritti Umani e delle libertà Fondamentali e, sempre a Roma, ma nel 1957, nel Palazzo dei Conservatori, fossero state poste le basi per la nascita dell’Unione europea. La relatrice ha poi spiegato l’etimologia della parola “Europa” traducendone il significato in “la donna con una visione lungimirante” ed enfatizzando la necessità di una maggior consapevolezza e partecipazione femminile nel processo di creazione della società europea. Ha poi proseguito ribadendo che la dignità è un elemento innato nella natura umana che trascende la sessualità, la nazionalità, l’età, l’abilità, la condizione sociale. La Commissione Europea, nel 2010, in occasione della giornata mondiale della donna ha stilato una “Women’s charter” dichiarando “la coesione economica e sociale, la crescita sostenibile e la competitività e il come affrontare la sfida demografica dipendono dalla vera parità tra donne e uomini”. La relatrice ha poi presentato un rapido excursus sul significato di “vivere la propria dignità” avvalorato da alcuni pensieri di Kant, Shiller e Ghandi. Vivendo la nostra dignità possiamo generare il cambiamento del ruolo della donna nell’area familiare, politica, economica e in tutti gli aspetti della nostra vita. A complemento dell’intervento della presidente WFWP tedesca la responsabile spagnola Mrs. Marcia de Abreu ha posto l’accento alcuni punti fermi della visione della Federazione delle Donne: gli esseri umani sono stati creati dall’Essere Originale (Dio) e sono co-creatori di loro stessi nascendo e sviluppando un potenziale capace di formare carattere e spirito. Nei secoli il valore della donna non è stato riconosciuto e ancor oggi persiste la stessa situazione in alcune zone del nostro pianeta. Il concetto di dignità è connesso alla consapevolezza e alla realizzazione del valore della persona. Così le donne hanno un importante ruolo che si può sviluppare in due direzioni: individuale e sociale. Individuale, sviluppando interiormente quelle caratteristiche materne che si esprimono nella tenerezza, nell’amore e nella cura. Nella seconda scelta, a livello sociale, le donne possono insegnare al mondo a vivere per il bene degli altri. Molte sono state le relatrici che si sono susseguite nelle giornate del 24 e del 25 novembre. Tra queste interessanti sono stati gli interventi di Mrs. Marcia Lewinson, Chief Executive di WAITS, Woman Acting in Today’s Society, che ha proposto un’analisi e una strategia di relazione con media, VIP ecc. Molto incisiva la testimonianza di Mrs. Margaret Aberdeen: “Una voce per le vittime della violenza domestica". Margaret è una donna che è stata capace di superare le sfide durissime che la vita le ha inflitto: tra cui la violenza domestica sfociata con la tragica perdita del bimbo che portava in grembo e la diagnosi di un tumore al rene e al cervello. Nei giorni di convegno romano non poteva certo mancare la cerimonia di gemellaggio, che è una prerogativa della WFWP e che è stata l’occasione per allacciare rapporti più vicini e personali tra le partecipanti sia italiane sia europee. Hanno presenziato al convegno, con grande entusiasmo delle rappresentanti europee, Mrs. Song, Chairwoman della WFWP Europa e la presidente Mondiale della WFWP Mrs. Lan Young Moon. Al termine dei lavori sono stati consegnati i diplomi di “Ambasciatrici di Pace” a coloro che in rappresentanza della propria associazione o personalmente si sono distinte per il loro impegno nella società, per lo sviluppo della pace. Tra queste, commossa, ha ritirato il riconoscimento Suor Leonora Gomez, Passionist Sister of St. Paul of the Cross che ha voluto esprimere il suo ringraziamento nominando le donne della WFWP “donne di Pace”e affermando che il loro operato è il segno e la testimonianza della presenza di Dio che è il Padre di pace e unità. I giorni del convegno si sono dimostrati un importante appuntamento di condivisione, di programmazione e di determinazione ritrovandoci unite nell’importante compito di educare il mondo a una nuova cultura del cuore.

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