17 aprile 2012

Notizie sulla Birmania

Sommario:
-  Myanmar: Cameron e Suu Kyi, ''Sospendere sanzioni contro regime''
-  Birmania, ok dal Senato alla mozione pro San Suu Kyi
-  Birmania, Suu Kyi incontra presidente, 23 aprile l'ingresso in Parlamento
-  Borsa Tokyo: aiuta Birmania ad aprire la sua prima piazza finanziaria



Myanmar: Cameron e Suu Kyi, ''Sospendere sanzioni contro regime''
ASCA/AFP - 13 Aprile 2012
Yangon - Primo leader occidentale a far visita nel paese da decenni a questa parte, il primo ministro britannico David Cameron si è unito oggi alla leader dell'opposizione birmana, Aung San Suu Kyi, per chiedere all'Unione Europea la sospensione delle sanzioni contro il Myanmar.
''Se davvero vogliamo avere l'occasione di far crescere la libertà e la democrazia in Birmania, dobbiamo rispondere quando sono loro a prendere della iniziativa'', ha detto Cameron davanti alla residenza sul lago dove Suu Kyi ha trascorso agli arresti domiciliari gran parte degli ultimi 22 anni. ''Per la salvezza di un paese che sta conquistando la libertà dopo decenni di dittatura e che sta cercando di rafforzare la propria economia dopo anni di terribile povertà, vale la pena correre questo rischio''.
La Ue ha già cancellato alcune restrizioni contro il regime all'inizio dell'anno e i Ministri degli Esteri dei 27 paesi decideranno i nuovi passi da intraprendere nella prossima riunione prevista per il 23 aprile.
Secondo Suu Kyi, una sospensione delle sanzioni ''rafforzerebbe i riformisti, non per la sospensione, ma per il fatto che le sanzioni potrebbe essere reintrodotte se il processo di riforma non dovesse andare avanti senza ostacoli''.
 A febbraio, la Ue aveva rimosso il divieto di viaggio nei confronti di 87 funzionari del Myanmar, incluso il presidente Thein Sein, ma aveva mantenuto il congelamento dei loro beni.
 Le altre sanzioni decise dal blocco europeo includono l'embargo sulle armi, sul commercio delle gemme e il congelamento dei beni di circa 500 persone e 900 societa'.

Birmania, ok dal Senato alla mozione pro San Suu Kyi
Libero News - 12 aprile 2012
Palazzo Madama ha approvato all'unanimità la mozione presentata da senatori di diversi Gruppi parlamentari sulle riforme democratiche in Myanmar. La prima firmataria, Albertina Soliani (PD), ha sottolineato l'importanza storica del recente risultato elettorale che ha segnato l'affermazione e il ritorno in Parlamento del Premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi. Quanto accade in Myanmar dimostra come l'affermazione della democrazia costituisca un obiettivo da perseguire ovunque con grande impegno.
In tal senso, il Senato chiede al Governo di impegnarsi "a intensificare gli scambi diplomatici ed i rapporti politici con il Myanmar; a sostenerne il processo democratico e l'affermazione di un vero Stato di diritto, anche attraverso il completamento della liberazione di tutti i prigionieri politici; a sostenere, in sede europea ed internazionale, la necessità di giungere alla sospensione delle sanzioni e, in relazione al consolidarsi del processo di democratizzazione e al rispetto dei diritti umani, al loro definitivo superamento; a promuovere in tutte le sedi il sostegno al dialogo tra tutte le diverse componenti della società birmana per favorire una più rapida transizione verso la democrazia; a promuovere iniziative di aiuto umanitario e di cooperazione economica, sociale e culturale a sostegno del popolo birmano".
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Birmania, Suu Kyi incontra presidente, 23 aprile l'ingresso in Parlamento
LaPresse/AP – 11 aprile 2012 
Rangoon (Birmania) - La leader dell'opposizione birmana Aung San Suu Kyi ha incontrato questa mattina il presidente del Paese, a pochi giorni dallo storico ingresso del premio Nobel per la pace in Parlamento. "E' stato un buon incontro", ha commentato la 66enne premio Nobel per la pace, dopo essere tornata a Rangoon dal colloquio nella capitale Naypyitaw. Lo scopo dell'incontro era discutere il processo di democratizzazione, alcune questioni parlamentari e il processo di pace con gruppi ribelli, ha spiegato Nyan Win, portavoce della Lega nazionale per democrazia, partito fondato nel 1988 Suu Kyi.
Quest'ultima combatte da allora per un governo democratico in Birmania, contro l'ex regime militare, e ha trascorso 15 anni agli arresti domiciliari a causa delle sue attività e delle sue posizioni politiche. Il suo partito ha boicottato le elezioni generali a novembre 2010, stravinte dai militari, sostenendo che fossero segnate da brogli elettorali e non rispettassero i principi democratici. L'ex generale e primo ministro uscente Thein Sein è diventato presidente cinque mesi dopo, avviando riforme con cui allentare la tensione politica, dopo quasi cinquant'anni di repressione militare. Un incontro storico tra la Suu Kyi e Then Sein si è già tenuto lo scorso agosto, quando i colloqui aprirono la strada al ritorno in politica del partito Nld. La legge fu emendata e la Lega ha quindi potuto partecipare alle elezioni suppletive di questo mese.
Il partito della Suu Kyi ha ottenuto 43 dei 45 seggi, diventando la presenza più importante dell'opposizione nel Parlamento. La leader vi siederà per la prima volta come rappresentante del popolo birmano quando si aprirà la prossima sessione, prevista per il 23 aprile. Il risultato del voto è stato visto come una pietra miliare nella storia del Paese e ha anche rappresentato una svolta a livello internazionale. Il suo buon esito ha infatti allentato le pressioni sul Paese, portando gli Stati Uniti e l'Europa a eliminare sanzioni che aveva imposto all'ex regime, tra cui limiti in investimenti e servizi finanziari.
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Borsa Tokyo: aiuta Birmania ad aprire la sua prima piazza finanziaria
Corriere della Sera – 12 aprile 2012
La Borsa di Tokyo aiuterà la Birmania ad aprile la sua prima piazza per gli scambi azionari da qui al 2015, per dare un impulso agli investimenti del Paese dopo le recenti riforme. La Borsa di Tokyo e una filiale di Daiwa Securities hanno concluso un accordo su questo tema con la Banca centrale della Birmania. "Attraverso la creazione di una Borsa in Birmania, crediamo di poter contribuire alle transazioni di capitali in sviluppo nel Paese", ha detto in una nota la Borsa di Tokyo. Le aziende giapponesi e occidentali stanno valutando il potenziale di mercato della Birmania, dove il contesto politico e' cambiato radicalmente dopo decenni di autoritarismo.

Ripreso da Burma News

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