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Myanmar: Cameron e Suu Kyi, ''Sospendere sanzioni contro regime''
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Birmania, ok dal Senato alla mozione pro San Suu Kyi
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Birmania, Suu Kyi incontra presidente, 23 aprile l'ingresso in Parlamento
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Borsa Tokyo: aiuta Birmania ad aprire la sua prima piazza finanziaria
Myanmar: Cameron e Suu Kyi, ''Sospendere sanzioni contro regime''
ASCA/AFP
- 13 Aprile 2012
Yangon
- Primo leader occidentale a far visita nel paese da decenni a questa parte, il
primo ministro britannico David Cameron si è unito oggi alla leader dell'opposizione
birmana, Aung San Suu Kyi, per chiedere all'Unione Europea la sospensione delle
sanzioni contro il Myanmar.
''Se
davvero vogliamo avere l'occasione di far crescere la libertà e la democrazia
in Birmania, dobbiamo rispondere quando sono loro a prendere della
iniziativa'', ha detto Cameron davanti alla residenza sul lago dove Suu Kyi ha
trascorso agli arresti domiciliari gran parte degli ultimi 22 anni. ''Per la
salvezza di un paese che sta conquistando la libertà dopo decenni di dittatura
e che sta cercando di rafforzare la propria economia dopo anni di terribile povertà, vale la pena correre questo rischio''.
La
Ue ha già cancellato alcune restrizioni contro il regime all'inizio dell'anno
e i Ministri degli Esteri dei 27 paesi decideranno i nuovi passi da
intraprendere nella prossima riunione prevista per il 23 aprile.
Secondo
Suu Kyi, una sospensione delle sanzioni ''rafforzerebbe i riformisti, non per
la sospensione, ma per il fatto che le sanzioni potrebbe essere reintrodotte se
il processo di riforma non dovesse andare avanti senza ostacoli''.
A
febbraio, la Ue aveva rimosso il divieto di viaggio nei confronti di 87
funzionari del Myanmar, incluso il presidente Thein Sein, ma aveva mantenuto il
congelamento dei loro beni.
Le
altre sanzioni decise dal blocco europeo includono l'embargo sulle armi, sul
commercio delle gemme e il congelamento dei beni di circa 500 persone e 900
societa'.
Birmania,
ok dal Senato alla mozione pro San Suu Kyi
Libero
News - 12 aprile 2012
Palazzo
Madama ha approvato all'unanimità la mozione presentata da senatori di diversi
Gruppi parlamentari sulle riforme democratiche in Myanmar. La prima firmataria,
Albertina Soliani (PD), ha sottolineato l'importanza storica del recente risultato
elettorale che ha segnato l'affermazione e il ritorno in Parlamento del Premio
Nobel per la pace Aung San Suu Kyi. Quanto accade in Myanmar dimostra come
l'affermazione della democrazia costituisca un obiettivo da perseguire ovunque
con grande impegno.
In
tal senso, il Senato chiede al Governo di impegnarsi "a intensificare gli
scambi diplomatici ed i rapporti politici con il Myanmar; a sostenerne il
processo democratico e l'affermazione di un vero Stato di diritto, anche
attraverso il completamento della liberazione di tutti i prigionieri politici;
a sostenere, in sede europea ed internazionale, la necessità di giungere alla
sospensione delle sanzioni e, in relazione al consolidarsi del processo di
democratizzazione e al rispetto dei diritti umani, al loro definitivo
superamento; a promuovere in tutte le sedi il sostegno al dialogo tra tutte le
diverse componenti della società birmana per favorire una più rapida
transizione verso la democrazia; a promuovere iniziative di aiuto umanitario e
di cooperazione economica, sociale e culturale a sostegno del popolo
birmano".
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Birmania,
Suu Kyi incontra presidente, 23 aprile l'ingresso in Parlamento
LaPresse/AP
– 11 aprile 2012
Rangoon
(Birmania) - La leader dell'opposizione birmana Aung San Suu Kyi ha incontrato
questa mattina il presidente del Paese, a pochi giorni dallo storico ingresso
del premio Nobel per la pace in Parlamento. "E' stato un buon
incontro", ha commentato la 66enne premio Nobel per la pace, dopo essere
tornata a Rangoon dal colloquio nella capitale Naypyitaw. Lo scopo
dell'incontro era discutere il processo di democratizzazione, alcune questioni
parlamentari e il processo di pace con gruppi ribelli, ha spiegato Nyan Win, portavoce
della Lega nazionale per democrazia, partito fondato nel 1988 Suu Kyi.
Quest'ultima
combatte da allora per un governo democratico in Birmania, contro l'ex regime
militare, e ha trascorso 15 anni agli arresti domiciliari a causa delle sue
attività e delle sue posizioni politiche. Il suo partito ha boicottato le
elezioni generali a novembre 2010, stravinte dai militari, sostenendo che
fossero segnate da brogli elettorali e non rispettassero i principi
democratici. L'ex generale e primo ministro uscente Thein Sein è diventato
presidente cinque mesi dopo, avviando riforme con cui allentare la tensione
politica, dopo quasi cinquant'anni di repressione militare. Un incontro storico
tra la Suu Kyi e Then Sein si è già tenuto lo scorso agosto, quando i colloqui
aprirono la strada al ritorno in politica del partito Nld. La legge fu emendata
e la Lega ha quindi potuto partecipare alle elezioni suppletive di questo mese.
Il
partito della Suu Kyi ha ottenuto 43 dei 45 seggi, diventando la presenza più
importante dell'opposizione nel Parlamento. La leader vi siederà per la prima
volta come rappresentante del popolo birmano quando si aprirà la prossima
sessione, prevista per il 23 aprile. Il risultato del voto è stato visto come
una pietra miliare nella storia del Paese e ha anche rappresentato una svolta a
livello internazionale. Il suo buon esito ha infatti allentato le pressioni sul
Paese, portando gli Stati Uniti e l'Europa a eliminare sanzioni che aveva
imposto all'ex regime, tra cui limiti in investimenti e servizi finanziari.
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Borsa
Tokyo: aiuta Birmania ad aprire la sua prima piazza finanziaria
Corriere
della Sera – 12 aprile 2012
La
Borsa di Tokyo aiuterà la Birmania ad aprile la sua prima piazza per gli
scambi azionari da qui al 2015, per dare un impulso agli investimenti del Paese
dopo le recenti riforme. La Borsa di Tokyo e una filiale di Daiwa Securities
hanno concluso un accordo su questo tema con la Banca centrale della Birmania.
"Attraverso la creazione di una Borsa in Birmania, crediamo di poter
contribuire alle transazioni di capitali in sviluppo nel Paese", ha detto
in una nota la Borsa di Tokyo. Le aziende giapponesi e occidentali stanno
valutando il potenziale di mercato della Birmania, dove il contesto politico e'
cambiato radicalmente dopo decenni di autoritarismo.
Ripreso da Burma News
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