21 maggio 2019

Ulteriori riflessioni su “IL PROFESSORE, la Morte e la ragazza”


Gran pubblico e argomenti seri durante la presentazione del romanzo: “IL PROFESSORE, la Morte e la ragazza”, di Antonio Saccà (Armando Editore), presso la Dolcevita Gallery, via Palermo, 41, Roma. Ne hanno discusso Francesca Puglisi, responsabile culturale de Il Tempo, il giornalista Massimo Nardi e lo stesso Autore. Si tratta di un vero e proprio romanzo, complesso, politematico  quando un professore, ritiratosi dall'insegnamento, cambia vita non avendo la quotidianità culturale e diventa più attento alla società, scoprendola degradata, mescolata, feroce,
notava Puglisi, mentre incombe su di lui il terrore della morte, notava Massimo Nardi... Saccà ha rilevato come il suo libro coniuga drammaticamente la asperità dei problemi quotidiani che la società accentua invece di aiutare il  cittadino con i grandi problemi esistenziali (Dio, la morte, l'enigmaticità dell'esistenza), notando come i meschini problemi quotidiani invadono a tal punto l'esistenza  da impedire alla mente di pensare le questioni fondamentali della vita, si che ormai vi è una società terra-terra, una società senza scopi di civiltà. Hanno letto eccellentemente brani del testo Sabrina Tutone, Massimo Anzalone, Riccardo Moccia.

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