15 settembre 2016

Un Calcio per la Pace

di Giorgio Gasperoni
Il gruppo ricevuto dai Capi di Stato di San Marino

 L’Eccellentissima Reggenza della Repubblica di San Marino ha ricevuto venerdì 2 settembre alle ore 12:30 un gruppo misto di ragazzini israeliani e arabi israeliani. I ragazzini sono stati accolti dai Capitani Reggenti con molto calore ed hanno enfatizzato che lo sport in generale e il calcio in particolare sono degli strumenti importantissimi per promuovere la pace. Il Segretario di Stato Giuseppe Morganti ha introdotto il gruppo ai Capitani Reggenti prendendo spunto da molte storie delle recenti olimpiadi per mostrare la bellezza dello spirito umano.
Soggiorneranno nella prima settimana di settembre qui a San Marino invitati dalla Universal Peace Federation. Il progetto è sostenuto dalla Federazione Sammarinese Giuoco Calcio, saranno ospitati e coinvolti nelle strutture della FSGC con arrivo giovedì 1 e ripartenza giovedì 8 settembre, con allenamenti insieme per costruire fiducia reciproca da parte della delegazione (mista) di 19 persone: 
14 giovani: 5 ragazzini ebrei, 5 mussulmani e 4 arabi cristiani. 4 adulti: 2 Allenatori e 1 coordinatore e un parlamentare arabo israeliano, giornalista sportivo radiofonico) provenienti dall’area israelo-palestinese.
Si svolgeranno incontri amichevoli con squadre giovanili locali; l’implementazione viene fatta tramite il programma 
“Come diventare un Vero Campione”.

Come può il calcio contribuire a costruire la pace? 
Educare al vero senso dello sport - Il calcio aiuta i giovani a sviluppare i valori del lavoro di gruppo e del fair-play.
Promuovere il Benessere - Il calcio promuove una mente e un corpo sani e aiuta a sviluppare forza fisica positiva. 

Dare una direzione positiva ai giovani - Il calcio porta gioia e ispirazione e incanala l’energia dei giovani verso scopi positivi. 

Risolvere i conflitti e prevenire la violenza - Il calcio dà un’opportunità ai giovani palestinesi e israeliani a conoscersi come futuri leader delle rispettive nazioni.
 È necessario però un ambiente favorevole e neutrale affinché questo vero e proprio processo di riconciliazione tramite lo sport possa iniziare. 
L’Italia e San Marino sono viste sia da Israele che dalla Palestina come nazioni favorevoli, terreno d’incontro, senza pregiudizi e non di parte. Questo progetto s’inserisce nell’ambito delle iniziative per la Pace in Medio Oriente e in quanto tale avrà ampio risalto nell’ambito della Commissione Economica e Sociale delle Nazioni Unite.  

Obiettivi del Progetto 
Portare squadre miste (Israelo-Palestinesi) giovanili – a cominciardalle under-12, a giocare partite amichevoli di calcio con controparti sammarinesi e avere l’opportunità di allenarsi insieme. Permettere ai ragazzi d’incontrarsi e costruire in libertà coesione di squadra e amicizia (aspetto davvero complesso da attuare oggi in Israele tra israeliani e palestinesi). Dare ai ragazzi un’occasione speciale, un momento emotivamente unico: l’incontro con la nostra tradizione calcistica e, compatibilmente con gli impegni sportivi, con importanti figure di riferimento.

Video TG news: vedi Qui

Sport news: vedi Qui





























Nessun commento:

Posta un commento