7 febbraio 2016

Onestà con se stessi

di Giorgio Gasperoni
Qualche tempo fa avevo scritto su ‘Cos’è l’onestà’ (lhttp://www.vocidipace.it/2012/04/che-cose-lonesta.html). 
Ora vorrei esaminarla più nel particolare, verso se stessi. Le persone oneste tendono ad essere oneste prima di tutto con loro stessi. Possiedono la capacità di ascoltare cosa sta realmente succedendo dentro di loro – cosa stanno pensando e provando e perché si comportano in quella determinata maniera. Riconoscono quali sono le loro motivazioni profonde. C’è una piccola contraddizione tra quello che pensano, quello che provano e quello che dicono e fanno. Hanno il senso d’integrità personale e completezza. Hanno una chiara coscienza e autostima.
A volte possiamo dire che sono “un uomo di parola” o “la sua parola è il suo vincolo”.
A volte ci vergogniamo o siamo spaventati dai nostri pensieri e sentimenti. Evitiamo di guardare onestamente al nostro interno perché farlo, sarebbe troppo doloroso. Guardando noi stessi potrebbe significare dover cambiare, cosa che sarebbe altrettanto dolorosa. È più facile immaginare che ogni cosa vada bene, o se ci sono problemi fingere che non siamo da biasimare. È una tentazione riempire il nostro tempo con molte distrazioni in modo da non dover affrontare noi stessi. 
Un’altra maniera in cui possiamo essere disonesti con noi stessi è giustificare il nostro cattivo comportamento. Quando facciamo qualcosa di sbagliato, piuttosto che ammetterlo spesso, ce ne usciamo con ogni sorta di ragione perché non è veramente sbagliato dopo tutto, o almeno non così tanto. Per esempio: 
“Non è un grande problema se spendo il resto della spesa dal negozio di generi alimentari per un nuovo DVD. Mia madre non si dispiacerà se lo farò. Non lo noterà neppure”.
“Posso rimanere fuori più tardi di quanto i miei genitori mi hanno permesso. Dirò solo loro che gli autobus sono passati a orari irregolari e che sono rimasti bloccati nel traffico. Loro mi credono sempre e in ogni modo non sto facendo nulla di realmente sbagliato”. 
“È tutto a posto se dico a Margaret del problema di Linda. Siamo tutti amici e questo non ferirà davvero Linda. Lei probabilmente l’avrà già detto da sola a Margaret”.
Questo tipo di auto-giustificazioni è chiamato razionalizzazione. La razionalizzazione ci permette di fare o dire qualcosa che contraddice quello che sappiamo è giusto perché ci libera (almeno al momento) dalla colpa che dovremmo sentire se fossimo onesti con noi stessi. Quando facciamo questo, anche se non feriamo gli altri, danneggiamo noi stessi perché perdiamo il nostro senso d’integrità personale. Sappiamo nel profondo che non siamo veri e sinceri né con noi stessi né con gli altri.
Onestà nelle relazioni personali
L’onestà genera fiducia e forma una base per delle salutari relazioni ai livelli personale e sociale – nell’amicizia, nel matrimonio, nelle relazioni tra genitore e bambino e altri legami intimi. 
I pettegolezzi, le voci e le maldicenze sono fonte di ferite conosciute da molti studenti delle scuole superiori. Questo tipo di chiacchiere possono rovinare la reputazione di una persona e distruggere la sua amicizia così come devastare l’auto-stima di una persona. I pettegolezzi creano un’atmosfera di sfiducia e meschinità mentre causano dolore alla persona che bersagliano. 
“Un giorno dopo la scuola ero con un gruppo di amici. Tutti loro cominciarono a parlare di un altro amico del nostro gruppo che non era lì. All’inizio era divertente ascoltare quello che stavano dicendo. Innocuo, pensavo, ma poi qualcosa mi colpì – ‘Come mi sarei sentito se avessero parlato di me?’ Pensai che mi sarei sentito malissimo e che non mi sarei mai più fidato di nessuno di loro. Poi mi sono domandato: ‘Forse parlano di me allo stesso modo quando non sono con loro’. - un ragazzo di 16 anni studente di  scuola superiore.
I pettegolezzi e le bugie possono velocemente distruggere anche una relazione duratura ed intima. Ma a volte è dannoso allo stesso modo quando un lato nasconde semplicemente qualcosa all’altro.
La madre di Gina le chiedeva sempre, dove fosse andata quando usciva con la sua amica il sabato sera. La madre fu scioccata e si sentì ferita scoprendo che sua figlia aveva mentito a proposito del luogo in più di un’occasione. Alla fine chiese a Gina: “Come ti sentiresti se io ti mentissi a proposito del luogo in cui vado ogni volta che esco di casa?”
“Ma questo è diverso!” protestò Gina.
È diverso? Se i nostri genitori ci mentono, ci sentiremmo feriti perché ci fidiamo di loro e li amiamo. Crediamo che siano lì per noi, in piena onestà, per aiutarci e guidarci, perché ci amano davvero tanto. Ma perché l’amore e la fiducia possano permanere in una relazione, entrambi i lati dovranno essere onesti e degni di fiducia, un solo lato non basta.
Quando siamo ancora giovani, è importante comprendere le ripercussioni negative persino delle piccole bugie. Potremmo mentire perché pensiamo che sia una via di uscita in una situazione difficile. Tuttavia, le conseguenze possono essere durature e potrebbe essere difficile restaurare la fiducia che si è spezzata.
Nelle nostre relazioni personali l’onestà è una virtù che deve essere contemplata. “Hai mai pensato veramente al livello di fiducia e verità fra te e le persone alle quali sei più legato? Senti che i tuoi amici e la tua famiglia sono fondamentalmente onesti con te? Quanto ritieni che questo sia importante? Se scoprissi che qualcuno che ami ti ha mentito, come ti sentiresti”?
Possiamo dire che l’onestà realizza le seguenti cose:
Consente alle persone di vivere nella realtà piuttosto che nelle delusioni
Mantenere il funzionamento della società umana
Forma una base per le relazioni personali
Dà alle persone un senso interiore di libertà
Ricompensa le persone con un sentimento d’integrità
A volte affrontiamo situazioni nella vita che rappresentano per noi una vera sfida. A volte ci vuole molto coraggio per riuscire a mantenere la nostra onestà. Ma una persona integra non può vivere di menzogne, non importa quali siano le circostanze. Non può mentire o immaginare che qualcosa sia diversa dal modo in cui è realmente, sentendosi bene con se stessa. Ama la verità e valuta la sua integrità personale anche a costo della sua stessa vita. Non può fare altro che parlare contro le ingiustizie. Rifiuta di partecipare alle menzogne e alle finzioni. In un mondo in cui le bugie e l’ingiustizia sono luoghi comuni, un simile tipo di persona potrebbe non essere popolare perché non è spaventata davanti al fatto di essere onesta e retta.
Onestà e sensibilità
Ci può essere un momento in cui non dovremmo essere completamente sinceri? Immagina che la tua sorella minore abbia fatto un completo disastro mentre la sua intenzione era di preparare qualcosa di speciale da mangiare per te. Il sapore è orribile. Dovresti essere completamente sincero con lei? Oppure, poiché tu sai che lei ha cercato con difficoltà di fare qualcosa per te e tu le vuoi bene, non le diresti: “Grazie. Ha un sapore delizioso”?. L’onestà è una virtù tra molte e non dovrebbe diventare in se stessa un principio assoluto. Deve essere tenuta in equilibrio con le altre qualità come ad esempio la cortesia, la lealtà, la riservatezza, la sensibilità e la pazienza. Ci sono semplici norme di comportamento che l’ “essere onesto” non dà diritto di violare. 
La vera onestà è un’espressione di amore e perciò mostra rispetto per la persona così come per la relazione. Permette l’apertura e previene i segreti e le barriere che potrebbero ostacolare la crescita del cuore. L’onestà che non esprime cura e interesse non è autentica.
L’onestà non è una scusa per essere scortesi. È possibile essere allo stesso tempo sia onesto sia sensibile. In qualche occasione possiamo dire cose che un’altra persona non vorrebbe sentire. La gentilezza non significa tenere le nostre labbra chiuse in queste circostanze. Piuttosto, significa prendersi cura in modo sufficiente delle altre persone e dell’integrità della relazione per esprimere la verità in una maniera rispettosa. Dire la verità non significa lasciare uscire di bocca senza riflettere tutto ciò che è nelle nostre menti. La discrezione, la sensibilità e la tempestività nel tempo sono indispensabili. 
In realtà, quando puoi essere sia onesto sia sensibile, le persone saranno in grado di accettare quello che stai dicendo in un modo più facile. Il fatto di conoscere qualcuno molto bene (come tua madre, padre, sorella, fratello o amico) non ti da l’autorizzazione di essere crudele. L’amicizia richiede una certa abilità “artistica” per potersi relazionare bene con gli altri. Potresti aiutare gli altri a vedere le cose importanti che hanno ignorato, ma la maniera in cui lo fai è determinante. Se tu puoi essere sensibile, i tuoi amici apprezzeranno probabilmente genuinamente la tua onesta.

Rielaborato da ‘L’iniziativa dell’Educazione del Carattere dell’UPF’

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