di Giorgio Gasperoni
La regola d'oro si trova nelle Scritture di quasi tutte le religioni. È spesso considerata la più concisa regola di etica. Come si potrebbe spiegare il non fare agli altri quello che non vorresti sia fatto a te? Leggete la seguente storia.
LA VOLPE E LA CICOGNA
Una volpe furba invitò una cicogna a cena. Quando la cicogna arrivò, la volpe apparecchiò mettendo un piatto piano con la pietanza preferita dalla cicogna – zuppa di pesce. Una cicogna è un uccello che pesca con un lungo, stretto e appuntito becco. Quando la cicogna inclinò il suo becco nella zuppa, non riuscì a fare entrare niente nel suo becco perché il piatto era troppo piano. Ci riprovò, mentre la furba volpe rideva di lei. Alla fine, ci rinunciò e la volpe velocemente leccò la zuppa deliziosa con la sua lingua. La cicogna andò a casa con lo stomaco vuoto.
Il giorno dopo, la cicogna invitò la volpe a cena. Sorpresa dell’invito, accettò con piacere. La cicogna era conosciuta per essere una brava cuoca. La cicogna aveva catturato un pesce, e lo adagiò in una brocca alta con un collo stretto.
Quando la volpe arrivò, lei gli mise di fronte la brocca e disse, “Buon appetito!”
Il pesce aveva un odorino molto gustoso, e la volpe cominciò a sbavare, ficcò il suo naso nella brocca ma per quanto ci provasse, il collo della brocca era troppo stretto per il suo muso. Si arrabbiò, e più volte cercò di mettere il suo naso e poi la sua zampa nella brocca. Ma non funzionava.
Intanto la cicogna osservava con calma la volpe e non riusciva a tenere il suo becco chiuso dalle risate. Fu gentile e fece in modo che la volpe non la sentisse ridere di lei. La volpe era molto arrabbiata e scocciata, e alla fine ci rinunciò.
La cicogna con grazia immerse il suo lungo e stretto becco nella brocca, afferrò il pesce, lo tirò fuori e ingoiò la cena della volpe con piacere. La volpe affamata se ne ritornò nella sua tana. Quel giorno imparò una lezione importante!
Ripreso da "DECAMERONE di BOCCACCIO"
Iniziativa dell'Educazione del Carattere / UPF
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