Dichiarazione della UPF per la Giornata Internazionale della Democrazia
L’osservanza di quest’anno si svolge sullo sfondo di una fiducia erosa nelle istituzioni, divisioni sociali sempre più profonde e della diffusione della disinformazione. In risposta, l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite—specie l’Obiettivo 16—sottolinea l’importanza di una governance inclusiva, responsabile e trasparente. Testi fondativi come la Dichiarazione universale dei diritti umani, il Patto internazionale sui diritti civili e politici e le pertinenti risoluzioni del Consiglio dei diritti umani affermano che le libertà di pensiero, di espressione, di riunione e di partecipazione sono essenziali per società giuste e resilienti.
UPF è stata fondata nella convinzione che la democrazia offra un quadro vitale per il pieno sviluppo umano. I suoi fondatori, la dr.ssa Hak Ja Han e il compianto rev. Sun Myung Moon, hanno entrambi subito persecuzioni religiose sia in sistemi autoritari sia in sistemi democratici. Ancora oggi, la dr.ssa Hak Ja Han continua ad affrontare discriminazioni religiose. Queste esperienze hanno rafforzato la loro convinzione che la libertà di coscienza e di credo non sia un privilegio, bensì un diritto universale e una pietra angolare di ogni autentica democrazia. I loro insegnamenti affermano che la democrazia non deve soltanto proteggere i diritti civili, ma anche nutrire la capacità morale interiore di cittadini e leader.
Una democrazia guidata da principi etici alimenta resilienza e coesione. Quando coscienza, empatia e rispetto reciproco plasmano la vita pubblica, le istituzioni democratiche diventano strumenti di pace e progresso. Come ammoniva il rev. Moon, la libertà senza responsabilità conduce alla frammentazione. Coniugata con integrità e spirito di riconciliazione, la democrazia diventa un cammino verso unità e rinnovamento.
In questo spirito, UPF promuove culture del dialogo e leadership etica attraverso l’azione. I nostri programmi globali—tra cui consigli di pace interreligiosi, educazione civica per i giovani e iniziative di diplomazia di secondo livello (track-II)—completano gli sforzi delle Nazioni Unite costruendo ponti tra le divisioni e promuovendo una base etica condivisa. Questi contributi sono in linea con i principi affermati al Summit del Futuro, con la Dichiarazione di Vienna e con il Global Compact dell’ONU, che sottolineano l’interdipendenza tra democrazia, diritti umani e sviluppo.
Affermiamo pertanto che il rinnovamento democratico è inscindibile da una cooperazione multilaterale efficace. Iniziative come la Strategia Gioventù 2030 delle Nazioni Unite e l’Alleanza delle Civiltà evidenziano l’importanza della solidarietà intergenerazionale e della responsabilità condivisa nel delineare futuri inclusivi. In tale contesto, la democrazia deve adattarsi per affrontare sfide globali in evoluzione—crisi climatica, governance digitale, disuguaglianze crescenti—mantenendo saldo il proprio orientamento morale.
UPF invita tutte le persone di buona volontà—cittadini, governi, educatori e leader comunitari—a rinnovare l’impegno per il dialogo, la trasparenza e il rispetto reciproco. La democrazia non si sostiene con la sola procedura: va vissuta quotidianamente attraverso la partecipazione attiva, decisioni informate e la disponibilità a tutelare i diritti altrui come i propri.
In questo giorno, ricordiamo che siamo cittadini di nazioni diverse, e insieme membri di un’unica famiglia umana, unita da un destino condiviso. Insieme dobbiamo assicurarci che la democrazia resti non solo una forma di governo, ma un impegno vivo per il bene comune e per un futuro di pace per tutti.
Dr. Tageldin Hamad
Presidente, Universal Peace Federation
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