18 aprile 2017

La Mostra dei testi pittorici di Federico Monzani

di Antonio Saccà

Considero Federico Monzani un umorista della pittura. I suoi quadri concepiscono una situazione, la disegnano, la colorano, e questa è pittura, ma il più delle volte ciò che viene rappresentato fa sorridere a prima vista, in quanto è un'invenzione personale e divertente, e questo è umorismo. La tecnica è ribadita, un fondale vuoto, spesso verdino e figurine di animali o di tondini umani bambineschi. E scatta l'invenzione: umoristica, dicevo, e anche delicata.
Un coniglio che ascolta musica con le cuffie sugli orecchi allungati; un tondino umano che offre un fiorellino ad un panno rosa(i tondini sono piccoli fantasmi); assai divertente una gallina con una montagnola di uova covate tra cui si scorge appena l'unico che contiene un pulcino, sovrastato; la mucca vicina ad una pompa di benzina con le mammelle piene a dare latte quasi fosse un distributore; e il gioiellino: la civetta su di un trespolo con molte tazzine di caffè per tenersi sveglia... Colpisce la barca con una enorme vela a forma di nave, un gioco prospettico robusto; affettuoso il saluto di un ragazzo al cavallo con uno  spazio tra il ragazzo ed il cavallo che dà il senso del distacco... La Mostra dei testi pittorici di Federico Monzani: Altre Forme. Altri Luoghi, organizzata da Egidio Eleuteri, si è tenuta a Roma nella raffinata dolceVita GALLERY, in via Palermo, 41.

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