17 marzo 2017

Le Democrazie Liberali

di Giorgio Gasperoni

Le democrazie occidentali hanno avuto un denominatore comune, dei valori etici universali? Possiamo dire che il motore propulsivo lo hanno trovato nei valori promossi dal Giudaismo, dal Cristianesimo e dall’Islam.1
In effetti, fino alla seconda metà del ventesimo secolo le democrazie liberali hanno operato dentro un quadro di riferimento di valori morali condivisi generati da tali culture.
Con queste profonde tradizioni condivise dalle società occidentali, qualsiasi legge che contraddicesse quei principi fondamentali erano inimmaginabili fino a poco tempo fa.
In questi ultimi decenni, ad ogni modo, una visione più edonistica e materialista è emersa, la quale è sostenuta da Élite all’interno del sistema giudiziario, dei Media e delle Istituzioni Educative. Hanno avuto successo nell’indirizzare i partiti politici principali lontano da quei valori di base condivisi. Siamo entrati nella fase del “politicamente corretto”. Questo ha prodotto una seria disconnessione fra l’establishment e i cittadini ordinari. Molti vivono male la dissoluzione dei valori tradizionali e il senso di comunità. Il quesito che consapevolmente o inconsapevolmente molti si pongono, è quale debba essere il centro morale a livello politico: formare una società coesa, proteggere le libertà spirituali e politiche per tutti i cittadini.
Molti individui, con una mentalità tradizionale, e le comunità di base sentono quanto sta succedendo e stanno cominciando a reagire, nel tentativo di invertire la tendenza culturale. Gruppi populisti stanno dimostrando che se i partiti principali non trovano dei valori condivisi anche su posizioni differenti, cesseranno di funzionare come elementi centrali e non rappresenteranno la popolazione nel suo insieme.
In termini storici, il secolarismo radicale, è un fenomeno marginale che è diventato "mainstream" e ha fatto deragliare i maggiori partiti. Tale radicalismo in ultima analisi non si adatta con il carattere prevalentemente “religioso” della storia e della società umana.
Il sistema giudiziario2 negli USA e nelle altre nazioni occidentali, ha contribuito notevolmente alla rivoluzione contro l’etica universale. I giudici hanno modificato la protezione costituzionale del libero esercizio "della" religione in una libertà "dalla" religione. La loro interpretazione della Costituzione non è più ancorata sia alle parole o al significato originale della Costituzione. Invece, le loro opinioni spesso rappresentano le loro opinioni personali, quasi del tutto scollegate nel patto morale di alleanza tra Dio e l'umanità, su tematiche sociali contemporanee.
Più la nostra classe politica spinge verso una visione materialista ed ignora i valori universali condivisi, tanto più deraglia da questo sistema di valori condivisi. Non si può più parlare di “politica” come la si conosceva.
La rabbia ha sostituito la compiacenza, in parte, a causa della consapevolezza che i politici tradizionali hanno fallito e, in parte, perché la società è in crisi. La vera domanda, ovviamente, è che tipo di leader emergerà per superare la politica disfunzionale dell'Occidente contemporaneo.
il populismo contemporaneo è una reazione contro un regime di valori "politicamente corretto". Esso è guidato da malcontento populista conto lo sradicamento laicista radicale della comunità e dei valori tradizionali.
Quali sono gli effetti di tutto ciò? Un effetto molto visibile è la forte polarizzazione che si è venuta a formare nella società.
In primo luogo, non pensate che la polarizzazione si riferisca principalmente ai politici che si comportano male. La polarizzazione non è tanto un problema che si riferisce a "loro" ma più a un problema riferito a "noi". Il politologo Larry Sabato, dell'Università della Virginia sostiene: "Molto spesso incolpiamo solo i politici; la polarizzazione in realtà ha le sue radici in noi, l'elettorato”. È vero che gli attivisti del partito sono più polarizzati rispetto agli elettori medi. Ma questo fatto non significa che la polarizzazione è semplicemente o principalmente un fenomeno delle Élite. Non lo è.
Perciò, che cosa è esattamente la polarizzazione e perché è importante comprenderla? Un ex membro TAI, James Q. Wilson una volta disse: “Con polarizzazione intendo... un impegno intenso per un candidato, una cultura o un'ideologia che cataloga le persone in un gruppo separate in via definitiva da persone di un altro, gruppo rivale. Tale condizione si manifesta quando un candidato per una carica pubblica è considerato da un concorrente ed i suoi sostenitori non semplicemente come non adatto, ma come corrotto o malvagio; quando un modo di pensare si presume essere moralmente superiore a qualsiasi altro modo; quando una serie di convinzioni politiche è considerato del tutto corretto e un rivale è totalmente sbagliato.
Sorprendentemente, un sondaggio “Pew” negli Stati Uniti, nel 2014 ha rilevato che il 27 per cento dei democratici e il 36 per cento dei repubblicani attualmente vedono l'altra parte come "una minaccia per il benessere della nazione". In breve, la polarizzazione politica negli Stati Uniti oggi è diventata, per gli standard storici, meno un problema specifico ma più generalizzata.
Essere parte di un gruppo che si definisce, almeno in parte, come essere contro un altro gruppo fornisce agli individui dei precisi benefici psicologici. Esso contribuisce a creare ed intensificare le amicizie nel gruppo e fornire un senso di appartenenza.
Che cosa deve essere fatto? 
Prima di tutto, dobbiamo formulare un sistema di valori condiviso, adatto alla riconciliazione e all'unità tra i popoli. La nostra visione deve essere orientata verso questo sistema di valori.
Nel confronto tra prospettive opposte di valori, il nostro scopo principale deve essere quello di perseguire la libera unificazione fondata sui principi di libertà e di democrazia.
Nessuna forma di democrazia può essere realizzata al di fuori di questi principi, perché la libertà è un diritto sacro e inalienabile, donato da Dio. Le Democrazie Liberali dovrebbero essere fondate su tali principi; ma in questo momento stanno mostrando la loro principale debolezza: la mancanza di un pensiero guida.
Questo vuoto è stato prodotto dall'abbondanza materiale e da un confuso senso dei valori, che ha causato l'emergere dell'umanesimo secolare, un sistema basato non su Dio, ma sull'uomo. Ecco perché l'intelletto umano è diventato il centro del sistema, che tende così a muoversi alla ricerca della soddisfazione dei propri desideri egoistici e verso l'autocompiacimento.
Le ricche società democratiche non hanno una grande visione del mondo. L'andamento è molto individualistico, non c'è senso di patriottismo, nel senso di amore per la propria nazione e impegno per il benessere comune. Tutto è centrato solo e sempre sull'individuo e a causa di ciò la ricerca della soddisfazione dei desideri fisici è diventata estrema: droga, alcolismo, pornografia, tutto senza principi morali.
Il mondo democratico insomma è arrivato a un punto morto, non ce la fa a cambiare in modo corretto e non ha una chiara visione del futuro.
Non sono la politica, né l'economia, né il potere potranno risolvere i problemi del mondo, perché anche se sono attività rivolte al benessere manca l'asse centrale che è la relazione tra l’Essere Supremo e l'Uomo. Ma la politica, l'economia, la sovranità potranno essere ristrutturate, sulla base del sorgere di uomini che sapranno realizzare famiglie dove questo asse fondamentale sia veramente il centro.
La religione3, tuttavia, come fonte di valori nella sfera pubblica, che influenza le politiche sociali, è assolutamente legittima. Limitare l'espressione dei valori religiosi nella vita pubblica e nelle istituzioni e sostituirli con il materialismo secolare, viola la separazione tra religione e Stato come sarebbe ironicamente installare una nuova religione di laicità, spurgando così gli autentici valori religiosi dalle istituzioni e politiche sociali.
Oggi ciò che occorre al nostro mondo per salvarsi è un grandioso risveglio spirituale. L'umanità deve equipaggiarsi di una visione del mondo basata su principi che affermano questa realtà. Sulla base di questo risveglio verso valori più alti, la natura dei rapporti tra le nazioni deve essere trasformata. Fino ad ora la forza motrice dello sviluppo economico è stata spesso il desiderio di profitto, ma è giunto il tempo in cui le nazioni sviluppate guardino al di là delle proprie motivazioni di interesse.
A livello dei rapporti internazionali si deve applicare il principio dell'amore altruista e le nazioni più progredite del mondo devono sentire di essere state benedette da Dio allo scopo di aiutare gli altri, ed essere disposte a sacrificarsi per i paesi sottosviluppati e liberarli dalla miseria.
Unendosi, le nazioni sviluppate possono lanciare una crociata straordinaria per sconfiggere i tre grandi flagelli dell'umanità: la fame, la malattia e l'ignoranza. Oggi, nessuna nazione è un'isola, nessuno può prosperare senza interagire con gli altri. La sopravvivenza e la prosperità di tutti dipendono da uno spirito di cooperazione. La razza umana deve riconoscere di essere un'unica famiglia.
Affinché una società democratica possa prosperare, dev'essere basata su una condivisione di valori. Quando le persone hanno dei valori in comune, possono più facilmente avere fiducia recipro¬ca, cercare soluzioni ai problemi sociali e vivere insieme armo¬niosamente. La democrazia può funzionare solo quando persone di diversi partiti politici condividono abbastanza valori da poter vivere sotto questo o quel governo senza sentire di dover ini¬ziare a un'insurrezione armata. Allo stesso modo il pluralismo della religione e della cultura esiste nel mutuo rispetto fonda-to su una comune base di valori.
Tuttavia la società occidentale si sta allontanando sempre più da questa condivisione di valori. I giovani, quando non hanno veri valori cui richiamarsi, corrono i seri rischi della droga, dell'alcol e del crimine; le persone, più in generale, cessano di aver fiducia nel proprio prossimo e vivono nella paura. Se questa tendenza dovesse continuare, l'Occidente, cosi come lo conosciamo, non potrebbe sopravvivere.
Quali sono allora alcune delle cause del declino dei valori della società attuale? Una causa, seppure in se stessa non sia un fatto negativo, è l'espansione a un livello mondiale della consapevolezza umana. I sistemi di valore sono stati finora insegnati da una particolare religione e inculcati attraverso una particolare cultura; ma in un mondo in cui tutte le culture e le religioni si stanno mescolando, essi risultano parziali. Ciò che è necessario, quindi, è una visione di fondo che sappia rispet¬tare i diversi valori di ogni singola religione e cultura e sappia armonizzarle in una società imparziale nei loro confronti. Il dialogo e il confronto interreligioso è estremamente necessario come viene riportato in un’altra sezione del giornale.

1, 2, 3, Rabbi Dr. Shimon Cowen è il Direttore dell’Istituto per il Giudaismo a Melbourne, Australia.

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