Da troppo tempo sui mass media si leggono notizie sulla rapida escalation di violenze fisiche o verbali verso il mondo femminile, soprattutto quello che avviene nell’ambito della famiglia!
Di Franco Previte
A suo tempo è stata ricordata la “Giornata Internazionale per
l’eliminazione delle violenze contro le donne “, dove è inderogabile per ogni
connivenza sociale e civile riflettere su questo ormai deplorevole e pietoso
fenomeno che quasi giornalmente avviene in l’Italia.
Infatti avvengono “fattacci” a danno delle persone in
condizione genetica di varie sindrome, di ritardo mentale, di disabilità
fisica, di estrema depressione, ma tutti, esprimono una menomazione funzionale,
una infermità, una debolezza caratteriale.
Anche se l’espressione di una conforme e forte dignità
umana, diventata oggi la parola corrente, essa indica l’essere insita nell’uomo
il cui fine è la promozione e la difesa della stessa, di ogni uomo, dal
concepimento alla morte naturale, promuovendo una cultura della vita che dia un
fondamento di amore all’intera società “per la sua realizzazione nella
dignità”, come osserva giustamente Papa Francesco.
L’eliminazione della violenza contro le donne sancisce
l’importanza di taluni valori fondamentali etici e sociali da ricordare da
chiunque, cristiano o meno, perché dare scandalo è contro il valore della
civiltà, è contro la morale, è “contrario al rispetto dell’integrità corporea
della persona umana” (477 Compendio Catechismo Chiesa Cattolica) e della
civiltà giuridica.
La dignità umana è un grande
capitale da salvare e questa violenza si potrebbe ritenere
un disordine della mente, comunque sta offuscando il vivere quotidiano.
Quei “gesti” non sono la strada sociale che
risalta i valori della giustizia, della solidarietà, della equità, delle pari
opportunità, “qualità” che
dovrebbero guidare il cittadino attento ed onesto, oggi purtroppo, avviato sulla
strada dell’egoismo, della permissione più sfrenata e di un relativismo aberrante.
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