28 marzo 2017

La nostra attitudine di fronte al cambiamento climatico

Estratto di una relazione presentata alla Conferenza internazionale sulla leadership dal 12 al 16 febbraio 2016 a Seul, Corea

Dr.ssa Sun Jin Moon*
Presidente UPF International

[…]
Sono davvero grata del fatto che stiamo parlando di cambiamento climatico in questa occasione veramente speciale. Ognuno di voi è un dono di interesse sincero, preoccupazione ed impegno a preservare e proteggere tutte le forme di vita su questo pianeta. Questo è il dono essenziale che possiamo offrire al mondo in questo momento. Perciò vi ringrazio profondamente, dal profondo del mio cuore.
Per tutta la loro vita, i miei genitori si sono dedicati alla costruzione di un mondo di pace duratura, un mondo in cui tutte le persone e la creazione potessero vivere consapevolmente insieme e in armonia, cooperazione e mutua prosperità. Hanno sempre insegnato che per raggiungere la pace, ogni individuo, prima di tutto, deve cambiare la propria coscienza e diventare una persona giusta e di cuore sincero, le cui azioni sono guidate da principi morali e spirituali. 
In secondo luogo, la famiglia deve essere sana, stabile e amorevole, perché la famiglia è la scuola d’amore. È all’interno della famiglia che si apprendono le virtù essenziali dell’amore, bontà, compassione, cura, fede e responsabilità. Il comportamento giusto e decoroso dei figli è costruito grazie all’esempio integro e amorevole di ciascuno dei genitori.
Inoltre, tutti gli esseri umani devono sviluppare maggiore consapevolezza e sensibilità nel modo di pensare, parlare e agire, non solo nei confronti degli altri membri della famiglia umana, ma anche verso tutti gli essere viventi e il mondo intorno a noi. Siamo tutti dei doni preziosi di vita creati da Dio.
In altre parole, per i miei genitori l’amore per la creazione è una componente essenziale della loro visione spirituale, morale e teologica. Non possiamo immaginare di raggiungere la pace senza avere un rispetto amorevole per il mondo che ci circonda, il nostro ambiente. Infatti, secondo le religioni del mondo, gli esseri umani sono creati con la responsabilità di prendersi cura della Terra, di esserne buoni amministratori, e di vedere la Terra, includendovi tutte le cose della natura e tutti gli esseri viventi, come espressione di Dio.
Alcuni dei miei primi ricordi da bambina riguardano l’amore dei miei genitori per il mondo naturale. Loro hanno passato molto tempo ad esplorare la natura, viaggiando da Kodiak (Alaska) alla foresta amazzonica e alla regione del Pantanal (Sud America), dalle acque della Valle del fiume Hudson a quest’area intorno al lago di Cheon Pyeong, in Corea. La natura era come la loro seconda casa. Ho passato molti giorni d’estate con loro su una barca da pesca.
Adesso, guardandomi indietro, non provo altro che ammirazione per il loro amore verso la natura, come sacro dono di Dio e conserverò questi ricordi per sempre. Tuttavia, ciò che addolora il mio cuore è il fatto che molte delle nostre future generazioni non potranno mai avere queste esperienze, a meno che non cambiamo il nostro modo di vivere oggi.
Nell’autobiografia di mio padre, “La mia vita per la pace, lui prega l’umanità di svegliarsi, affermando:
L’egoismo umano sta distruggendo la natura e la competizione, incentrata sulla ricerca della via più breve al successo economico, è la ragione principale per cui l’ambiente naturale è stato rovinato. Non possiamo permettere che il pianeta sia danneggiato ulteriormente.
Gli uomini di fede devono porsi in prima linea nell’impegno rivolto a salvare la natura. La natura è la creazione di Dio e il Suo dono all’umanità. Dobbiamo attivarci alla svelta per risvegliare la gente, affinché comprenda quanto la natura sia preziosa e quanto urgente sia la necessità di riportarla allo stato di ricchezza e libertà, di cui godeva al tempo della creazione. (p. 345) 
Sapeva che quando le risorse naturali vengono viste semplicemente come merci, e non più come qualcosa di sacro, le conseguenze sono lo squilibrio, la sofferenza, il conflitto e la guerra. Ci avvertiva:
Dobbiamo smettere di farci la guerra e costringere le persone a soffrire. È perverso cominciare una guerra e sperperare centinaia di miliardi di dollari. È giunto il tempo di “trasformare le nostre spade in vomeri e le nostre lance in falci”. […] Mi riferisco all’equalizzazione degli standard di vita nel mondo. Quando qualcuno monopolizza una tecnologia e la sfrutta a proprio esclusivo beneficio, l’equilibrio del mondo viene offeso. […] ci vorrà sacrificio da parte di chi ha le disponibilità materiali e le conoscenze maggiori. La costruzione di un mondo di pace non potrà compiersi con singole azioni caritatevoli o offerte: solo l’amore sincero e il sacrificio continuo saranno capaci di creare un mondo pacifico. Dobbiamo essere pronti a offrire tutto quello che abbiamo. […] il mondo potrà essere completamente unito solo quando ci saranno sia la comunicazione fisica che la comunicazione del cuore. (p. 377)
Come sapete, virtualmente tutte le religioni insegnano il rispetto per la natura. Per tutta la storia, i più grandi maestri e tradizioni spirituali hanno guardato alla Terra, tutte le cose e tutte le persone come sacre. Inoltre, le religioni insegnano che gli esseri umani sono dotati non solo di benedizioni, ma anche di responsabilità, specialmente nel prendersi cura della Terra, il nostro pianeta; il che significa essere buoni amministratori della Terra e di tutto ciò che si trova in natura.
[…] 
Perdendo la nostra connessione con Dio, il nostro Genitore Celeste, perdiamo la connessione con il mondo intorno a noi. Questa è la nostra triste realtà, mentre dobbiamo affrontare così tante conseguenze disastrose del nostro abuso gli uni degli altri, e della Terra. Abbiamo perso il nostro centro, abbiamo perso la prospettiva.
Tutt’intorno a noi vediamo gli effetti disarmanti del cambiamento climatico: surriscaldamento del pianeta, innalzamento del livello dei mari, estinzione di massa della vita animale, mancanza di cibo e fluttuazione estrema delle condizioni climatiche, persino un aumento di nuovi “super insetti”, virus e malattie. Questi tragici sviluppi sono esacerbati da un consumo energetico non sostenibile, e una produzione di cibo altrettanto insostenibile e innaturale.
Il nostro mondo non è in equilibrio, a causa del modo in cui viviamo, spesso inconsciamente, senza una consapevolezza più ampia del fatto che tutte le forme di vita vanno rispettate e onorate, per il bene del mondo intero, e non solo per nostra convenienza. Se apriamo veramente gli occhi, allora vedremo che il nostro cibo, la nostra acqua, la nostra aria, le nostre terre, i nostri corpi e gli elementi base per la vita vengono inquinati a un ritmo allarmante. Stiamo persino inquinando lo spazio con i cosiddetti “rifiuti spaziali”! 
Allo stesso tempo, osserviamo molti altri indicatori del fatto che gli esseri umani sono “sbilanciati”; ad esempio, dal consumo eccessivo di cibo che conduce all’obesità e malattie croniche, e dall’altro canto scarsità di cibo, povertà e altre malattie in altre parti del mondo. 
Abbiamo perso il contatto con la natura, mentre gli OGM proliferano e animali sono trattati in modo inumano e orribile. Questi prodotti alimentari “artificiali” dovrebbero mantenere in salute la nostra famiglia umana? No! Piuttosto, causano ancora più malattie e ci costringono a rivolgerci sempre più spesso a cure costose a base di prodotti chimici e droghe, e in questo modo il circolo vizioso prosegue. C’è una nuova generazione di bambini che potrebbe non sopravvivere ai propri genitori. Quello che sta succedendo al nostro mondo, alle nostre famiglie, e a tutto il creato è devastante!
Per recuperare la nostra salute, abbiamo bisogno di cambiare radicalmente il nostro approccio alla vita.
Mi piace il concetto di salutogenesi, che significa “l’origine della salute”. Abbiamo perso la strada verso una vera salute, come individui, famiglie, società, come pianeta. Cerchiamo salute e felicità, ma ci troviamo a rincorrerci verso livelli sempre più alti di stress, malattia e insicurezza.
È ora di una chiamata a un risveglio globale. L’umanità deve cambiare!
[…]
Da quando mio padre è asceso al cielo tre anni fa, ho accompagnato mia madre in vari tour di discorsi in tutto il mondo, nel suo tentativo di portare consapevolezza del bisogno di prenderci cura della creazione di Dio.
Mia madre ha fondato il Premio per la Pace Sunhak, per onorare chiunque pratichi una vera gestione e un vero rispetto per ogni forma di vita nel pianeta, persone che hanno dedicato la propria vita per il bene delle generazioni future. La vita, per come la conosciamo noi, è condivisa e sostenuta dalla nostra Madre Terra. Se abusiamo e distruggiamo il nostro pianeta, minacciamo la nostra stessa esistenza e quella delle generazioni future.
… Per questo la visione dell’UPF e del Premio per la Pace Sunhak sottolineano l’importanza del rispetto verso il mondo naturale, il pianeta, gli oceani e tutti gli esseri viventi. Apprezzo anche il lavoro delle Nazioni Unite e della Convenzione delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico, che si sono mosse direttamente per cercare di mitigare l’impatto del cambiamento climatico.
[…]
Durante la cerimonia inaugurale del Premio per la Pace Sunhak, tenutasi nell’agosto 2015, Pres. Anote Tong ha parlato dell’impatto devastante che l’innalzamento del livello del mare sta avendo sulle piccole isole come le Isole Marshall, le Maldive, Vanuatu, e la sua bella, ma minacciata, isola di Kiribati. Pres. Tong ha parlato del problema dei “rifugiati del cambiamento climatico”. Nel discorso dato in quell’occasione, ha detto:
Come cittadini globali responsabili di questo pianeta che chiamiamo casa, è nostro obbligo morale assicurarne la conservazione. Per il bene dell’umanità, andiamo avanti tutti insieme.
Dobbiamo fare tutto ciò che possiamo per restaurare il nostro pianeta, e restaurare noi stessi.
[…]
Spesso sentiamo parlare di “volontà politica”, riguardo situazioni che richiedono impegno su vasta scala e un’azione decisa. Anche quando le politiche sono corrette, se manca la volontà politica, i risultati non si avvicineranno all’obiettivo.
Per questo è così importante prendere spunto dalle grandi tradizioni morali e spirituali per avere ispirazione, guida, e una direzione chiara in questo tempo. … L’enciclica di Papa Francesco dell’anno scorso, “La nostra casa comune”, è un esempio di come la religione può guidarci a riportare l’equilibrio nelle nostre vite… Spero che questa International Leadership Conference darà un contributo sostanziale agli sforzi per prevenire, evitare e mitigare gli effetti del cambiamento climatico. C’è speranza. 

* Sun Jin Moon si è laureata all’Università di Harvard, negli Stati Uniti, e serve come presidente della UPF International.

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