di Antonio Saccà
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Il mio conoscente iraniano da giorni, lo sento, mi vuole interrogare su questioni ardue, teme di spiacermi, lo capisco, dice: vorrei sapere, avrei da parlare, e si ferma. La domanda, ora che è venuta fuori, questa: Gesù, per i cristiani, spartisce le umane sofferenze con i sofferenti o le rimedia? “Ci indica di aver pietà di chi soffre”, risposi. Pensò, muto, ma scuoteva la testa. “Che c’è, non la convinco?”. “Lei mi ha dato una spiegazione, ma io credevo che Gesù togliesse le sofferenze agli uomini non che desse l'esempio agli uomini ad aver pietà l'uno dell'altro. Questo è soltanto umano non all'altezza del Figlio di Dio!”
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Il mio conoscente iraniano frequenta musulmani e mi dice che se scoprissero che lui non è credente lo estranierebbero dalla comunità. “Sono molto credenti, i musulmani?”, chiedo. Non è sicuro che lo siano, è certo che vogliono apparire credenti. E molti sono fanatici. “Perché sono fanatici?”. “Perché spesso sono poveri e la sola loro speranza è il Paradiso”. “Anche per i cristiani, c'è il Paradiso!”.
Ride. “Vuole confrontare il Paradiso musulmano con il Paradiso cristiano! Che c'è nel Paradiso cristiano?”. “La gloria di vedere Dio, penso, non me ne intendo!” Se la ride il mio conoscente iraniano: “Nel Paradiso musulmano scorrono latte, miele, c'è tanta acqua limpida e fresca, una benedizione per chi vive nei luoghi caldi, e soprattutto settantadue vergini che accolgono il martire della fede...”. “E chi è il martire della fede?”. “Chi muore per uccidere gli infedeli”. “E chi sono gli infedeli?”. “Lei!”. “Mi ucciderà?”, e sorridiamo tutti e due.
Il conoscente iraniano mi fa considerare che i cristiani dovrebbero rendere più entusiasmante il Paradiso. Certo, avere donne vergini lo esalterebbe, ma non è da cristianesimo, e del resto sarebbe una replica. Ma che potrebbe eccitare l'attrazione del Paradiso cristiano? Fare il bene in Terra ha fine sulla Terra. Il bene, in Paradiso esiste clamorosamente. Non risolvo. E intanto quelli, i musulmani, con il loro Paradiso corporeo, soddisfattivo, conquistano fedeli e martiri, e noi preghiamo e perdoniamo chi si conquista il Paradiso uccidendoci... Non avevo immaginato questa contorsione, che loro ritengono di conquistare il Paradiso uccidendo noi infedeli e noi preghiamo e perdoniamo chi ha conquistato il Paradiso... ammazzandoci!
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Chi sa se qualche uomo politico comprende che oggi un partito moderato deve essere estremista.
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Il martire musulmano è colui che uccide l'infedele, il martire cristiano è colui che si fa uccidere.
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Il cristiano uccide ma affidando questo compito al potere temporale.
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