3 aprile 2025

Uniti nella Diversità: Il Ruolo delle Religioni nella Costruzione della Pace

La conferenza interreligiosa sulla pace e la fratellanza umana, intitolata "Cooperazione interreligiosa - fondamento per la fraternità umana e la cultura per la pace", ha evidenziato l'importanza del dialogo tra le diverse religioni come base per costruire una società coesa e pacifica. Durante l'incontro, si sono alternati interventi che hanno sottolineato il ruolo cruciale delle donne nei processi di mediazione e la famiglia come modello sociale. I relatori hanno condiviso messaggi di pace dall'Islam e dalla tradizione ebraica, enfatizzando la responsabilità individuale nel promuovere il rispetto e la comprensione reciproca. 

In particolare, la componente cristiana ha richiamato l'importanza della fratellanza e della solidarietà, sottolineando che le religioni devono essere strumenti di pace e non di conflitto. Inoltre, il rappresentante buddista ha enfatizzato la necessità di superare le divisioni e di riconoscere l'umanità comune che ci unisce, invitando tutti a scegliere di essere costruttori di pace. Questa sinergia tra le diverse tradizioni religiose ha messo in luce la ricchezza della diversità e l'urgenza di lavorare insieme per un futuro di armonia e giustizia.

Convegno sulla Cooperazione Interreligiosa e Fraternità Umana

di Redazione

“Cooperazione Interreligiosa: Fondamento per la Fraternità Umana e la Cultura per la Pace”, è il tema del convegno che si è svolto nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, presso il Senato della Repubblica a Roma, martedì 4 febbraio 2025.

L'incontro è stato organizzato su iniziativa del Senatore Pier Ferdinando Casini, da Universal Peace Federation (UPF Italia), in occasione della Settimana Mondiale dell'Armonia Interreligiosa e della Giornata Internazionale della Fratellanza Umana.

Moderato da Raffaella Di Marzio, direttrice del Centro Studi LIREC, il convegno si è aperto con i saluti del senatore Pierferdinando Casini, che ha posto l’accento sull’importanza di promuovere valori di pace e dialogo interreligioso in un contesto globale segnato da divisioni e conflitti. Ha ricordato il significato di questa ricorrenza, che celebra la firma del Documento sulla Fratellanza Umana da parte di Papa Francesco e del Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad al-Tayyib, un passo fondamentale verso la costruzione di una società più giusta e solidale.

Tageldin Ibrahim Hamad, direttore dell'ufficio delle relazioni con le Nazioni Unite dell'UPF, ha letto il messaggio del segretario generale delle Nazioni Unite del 2024, evidenziando l'urgenza di contrastare discriminazioni e intolleranza. Ha esortato a riconoscere l'umanità che ci accomuna, ricca di diversità, uguale in dignità e diritti e unita nella solidarietà, ricordando che insieme possiamo tracciare un percorso verso un mondo più pacifico, inclusivo e giusto per tutti.

Carlo Zonato, presidente di UPF Italia, ha enfatizzato il ruolo essenziale della cooperazione interreligiosa nella costruzione di una cultura della pace, richiamando l’attenzione sui valori universali condivisi da tutte le religioni. Ha citato i fondatori di UPF, il Rev. dott. Sun Myung Moon e la dott.ssa Hak Ja Han Moon, mettendo in risalto i loro insegnamenti sulla necessità di rispetto e collaborazione tra le diverse tradizioni religiose.

Imam della Grande Moschea di Roma, Nader Akkad ha evidenziato come il dialogo interreligioso rappresenta uno strumento essenziale per superare le divisioni e favorire la pace, facendo riferimento al Documento di Abu Dhabi, che condanna la violenza perpetrata in nome della religione e sostiene la dignità e i diritti di tutti gli esseri umani.

Francesca Baldini, giornalista e coordinatrice della rete italiana Donne di Fede in Dialogo, di Religions for Peace, ha sottolineato il ruolo fondamentale delle donne nei processi di pace e mediazione, evidenziando il loro contributo al dialogo interreligioso. Per l’oratrice l’obiettivo del dialogo è stabilire amicizia, pace, armonia e condividere valori ed esperienze morali e spirituali in un clima di verità e amore.

Giuseppe Calì, presidente di Family Federation for World Peace and Unification, Europa Sud, ha posto l’accento sull'importanza della fratellanza umana e della cooperazione interreligiosa, sostenendo che la vera fraternità non può esistere senza il concetto di famiglia. Ha descritto l'istituto famigliare come il modello di tutte le relazioni sociali evidenziando come i principi di amore e rispetto siano fondamentali per costruire una società più unita.

Il rabbino della Comunità Ebraica di Roma, Rav Ariel Di Porto, ha richiamato l’attenzione sulla responsabilità individuale di ciascuno nella costruzione della pace, affermando che ogni azione, anche la più piccola, contribuisce alla riparazione del mondo. Ha esortato a contrastare la strumentalizzazione della religione per scopi divisivi, proponendo invece di considerarla come un potente strumento di riconciliazione e guarigione.

Luis Miguel Perea Castrillon, Vescovo della Chiesa Anglicana d’Europa, ha parlato dell'importanza della responsabilità individuale nella promozione della fraternità e della pace e della necessità di riconoscerci in ciò che ci unisce: la buona volontà e il desiderio di progredire insieme, riconoscendo l'altro come un vero fratello. Ovviamente, ha spiegato, questa cosa non è facile e non è scontata ma possibile.

Thenzin Khentse, monaco buddhista di tradizione tibetana, ha evidenziato che nonostante le paure e le difficoltà del mondo contemporaneo, l'umanità ogni periodo storico ha sempre trovato la resilienza necessaria per perseguire ideali di pace e giustizia. L'arte di amare, ha poi ricordato, si comunica attraverso gli sguardi, il contatto fisico e la presenza, ancor prima che con le parole.

All'incontro ha partecipato Jacques Marion, copresidente di UPF Europa e Medio Oriente, il quale ha osservato che nel suo paese, la Francia, ogni edificio istituzionale riporta tre parole essenziali: libertà, uguaglianza e fraternità. Queste parole sono un simbolo della nazione, ma mentre la lotta per la libertà e l'uguaglianza è molto sentita, la fraternità spesso non riceve la stessa attenzione.

L’evento ha rappresentato un’importante occasione di confronto e dialogo tra le diverse fedi, riaffermando la necessità di un impegno comune per edificare un futuro di pace e armonia.

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