Gentile
Signor Ministro,
faccio seguito per quanto inviato il 2 aprile e mi
permetto di ricordare se ritiene necessario verificare se è vero, che nel
nostro sistema sanitario si stanno verificando anomalie o quanto meno voci che
circolano tra i cittadini che riguarderebbero gli ambienti ospedalieri, dove
logiche di convenienza ci allontanerebbero dalla solidarietà e dal rispetto per
l’individuo.
Infatti quel “budget del ricoverato”, come l’ho
“battezzato” nella Petizione inoltrata ai due rami del Parlamento,
determinerebbe una situazione drammatica ed inquietante in quanto per ragioni
di risparmio, finito quel “quid“ spettante ad ogni degente, il malcapitato,
soprattutto se malato cronico, handicappato o disabile verrebbe dimesso e
rimandato a casa.
Nella migliore ipotesi verrebbe trasferito nelle RSA (Residenze
Sanitarie Assistite), sempreché ci sia il posto disponibile visto che sono
quasi sempre al completo.
Quindi, in ultima analisi, ci sarebbe il rientro a
casa con quale prospettiva di assistenza e cura si desidera sapere.
Se questo dovesse avvenire, il paziente verrebbe
condannato a lenta sia essa breve o lunga agonia, che possiamo considerare una mascherata
eutanasia “fuori” dalla logica di ogni legge.
Secondo un possibile terribile “progetto”, tutto da verificare e sempreché il Signor
Ministro della Salute si decida a rispondere, la sanità avendo risorse
modeste, deve stabilire delle priorità come quelle di concentrazione della
spesa orientata solo sui giovani e sui malati acuti.
Questa cultura, che non ho nessuna remora a definire
maltusiana, genetista, eutanasia mascherata se si sviluppa comporta una
situazione gravissima in quanto ingenera nell’opinione pubblica convinzioni
devastanti sul piano sociale e diseducative per i giovani, portati a credere
che gli anziani altri non sono che un peso inutile.
Sussiste, quindi, una palese contraddizione con gli
sforzi della ricerca scientifica per l’allargamento della speranza di vita.
La sanità italiana, che occupa tra i Paesi Europei
l’ultimo posto, deve la propria situazione deficitaria agli sprechi ed al mal
utilizzo delle risorse finanziarie.
E’ una sanità molto malata, come vede Signor Ministro
della Salute!
Il nostro vuol essere una “esposizione alle comuni
necessità ” (art.50 Costituzione) un richiamo forte al Parlamento Italiano, al
quale abbiamo indirizzato una Petizione col n.911 al Senato della Repubblica e col
n.787 alla Camera dei Deputati per meno parole e più fatti, ma soprattutto per
conoscere la verità.
Quid est veritas?
Se quanti sono insensibili e non sanno dare una degna
risposta a ciò, non vogliano ripetere il comportamento del proconsole romano
che trascurò di attendere le parole di giustificazione che erano sulle labbra
di Gesù che disse “est vir qui adest”.
Si, è l’uomo che sta innanzi ed attende una risposta
precisa basata sulla verità.
Grato per una cortese risposta, porgo migliori saluti
e fervidi Auguri per una Santa Pasqua.
di Franco Previte
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